Moto rettilineo uniforme. Lezione del professor Aldo Di ... Moto rettilineo uniforme: formule e legge oraria. Il moto più semplice è il moto rettilineo: si tratta di un punto materiale confinato a muoversi su di una retta. Introduciamo dunque un sistema di riferimento Ox su questa retta, che sarà, per ovvi motivi, monodimensionale. La coordinata x si misura in metri a partire dal punto O, che occupa la posizione di coordinata x=0. Indicheremo invece con t,t1,t2,… i vari istanti di tempo, che misureremo in secondi.
Supponiamo ora che a un certo istante, diciamo t1=0 s, un punto materiale posto su questa retta sia nell’origine, cioè occupi la posizione x1=0 m; all’instante t2=2 s invece il punto si trovi ad occupare la posizione indicata dalla coordinata x2=20 cm. Ne deduciamo che il punto materiale si è spostato. Ma di quanto? Intuitivamente, la velocità è il rapporto tra lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo. Chiamiamo spostamento la differenza tra la posizione finale e la posizione iniziale: Δx=x2−x1=xfinale−xiniziale Δt=t2−t1=tfinale−tiniziale Errori tecnici o di contenuto? Equilibrio dei corpi. Formula per il calcolo del valore atteso, della semidispersione massima, dell'errore statistico e percentuale.
Ogni misurazione di una grandezza fisica prevede errori sistematici ed aleatori. Gli errori aleatori possono essere ridotti mediante l’impiego di alcuni strumenti statistici. Supponiamo di voler effettuare la misura di un aspetto di un’esperienza fisica. Per poter ridurre l’influenza degli errori casuali è necessario poter effettuare molte misure della stessa quantità: è quindi necessario che l’esperienza fisica della quale vogliamo misurare un aspetto sia riproducibile a piacimento, sempre nelle medesime condizioni. Assicuratici di questo, possiamo proseguire, ed effettuiamo un certo numero N di misure. Indichiamo con x1 il risultato (sbagliato) della prima misurazione, con x2 il risultato della seconda, eccetera, sino ad xN. Definizione Si chiama media aritmetica o valor medio la quantità Xm=ˉX=x1+x2+⋯+xNN cioè la somma complessiva delle misure, diviso il numero delle misurazioni effettuate. Definizione (quantità da misurare)=Xm±Ea Er=EaXm E%=Er⋅100 % Errori tecnici o di contenuto?
Accelerazione di gravità. Accelerazione di gravità sulla superficie terrestre[modifica | modifica wikitesto] L'accelerazione gravitazionale si indica con la lettera g e la sua unità di misura è il metro al secondo quadrato. Sulla superficie terrestre il valore esatto di g varia a seconda del luogo, in particolare della latitudine e dell'altitudine: per questo motivo è stato anche introdotto un valore convenzionale per g, pari a 9,80665 m/s²,[1] dalla terza CGPM nel 1901. Si tratta di un valore medio che approssima il valore dell'accelerazione di gravità presente al livello del mare a una latitudine di 45,5°. Tale valore viene a volte rappresentato con g0, quando g viene invece usato per rappresentare l'effettiva accelerazione di gravità locale. L'accelerazione di gravità g è talvolta usata come unità di misura non-SI. Il simbolo è scritto g minuscolo[2] per distinguerlo dalla costante gravitazionale G che compare nella equazione di Newton e fu calcolata per la prima volta da Henry Cavendish. dove:
Attrito statico e dinamico (Dario Polli) Spostamento - Fisica e realtà. FISICA: forze, parte 1. Grandezze scalari e grandezze vettoriali - I vettori. Spostamento (fisica) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Spostamento di un punto in uno spazio monodimensionale (retta), bidimensionale (piano) e tridimensionale (spazio). Date due posizioni e dello stesso punto, lo spostamento è dato da: in quanto: Utilizzando i versori, il vettore spostamento si può ricavare componendo il vettore. Ovvero abbiamo che la differenza tra due coordinate lungo un asse di riferimento (ad esempio x) denota un segmento .
Per un vettore di lunghezza e lungo il verso mi dà il vettore spostamento , come la composizione delle posizioni Analogamente in uno spazio a tre dimensioni: Lo spostamento risulta così indipendente dalla traiettoria effettivamente percorsa per muoversi fra i due punti. Rappresentazione dell'indipendenza dello spostamento dal cammino percorso Lo spostamento non è mai tangente alla traiettoria, tranne che nel semplice caso di traiettoria rettilinea.
Sappiamo che la velocità media è il rapporto tra lo spostamento, , e l'intervallo di tempo impiegato per compierlo t= s/v.