How To Use Instagram To Recruit: 5 Easy Steps [Infographic] By this point, most of us have come across the term, “social recruiting.” With the rising importance of fostering a successful and sustainable company culture and hiring people who are not only the right professional fit but the right cultural fit as well, employers and human resource professionals have started to turn to the power of social media networks, like Instagram, to help with their recruitment efforts. Instagram is a photo-sharing app that recently surpassed 150 million active users and counting – 70 percent of whom log in to the site at least once a day. That’s a huge pool of potential employees!
A few articles have surfaced about how some companies have started to use Instagram from a recruitment perspective. But the question remains, can you really recruit candidates for a job through Instagram? So where do you start? Do you have an example of using Instagram to aid in your recruitment or employee engagement efforts? Written by Rachel Scott | Infographic by Tara Burt. La nuova UNI 11506 definisce la figura professionale dell’informatico - UNI - ENTE ITALIANO DI NORMAZIONE. È stata pubblicata il 26 settembre scorso una nuova norma per la disciplina delle attività professionali non regolamentate.
Dopo naturopati, osteopati, chinesiologi, fotografi, comunicatori ecc... sono state ora definite le caratteristiche degli operatori del settore delle tecnologie informatiche e della comunicazione (ICT). La norma è la UNI 11506 e definisce i requisiti relativi all'attività professionale delle figure che operano in ambito ICT indipendentemente dalle modalità lavorative e dalla tipologia del rapporto di lavoro, stabilendo i requisiti fondamentali per l'insieme di conoscenze, abilità e competenze che le contraddistinguono. La norma stabilisce prima di tutto le metodologie con le quali descrivere la professionalità e successivamente definisce 36 tipi di competenze generali che sono di riferimento per tutto il settore ICT.
Cerchi un lavoro? Dieci siti che potrebbero aiutarti. 1. Infojobs Secondo il sondaggio dell’Istituto tedesco qualità e finanza (Itqf), è il portale di ricerca lavoro più amato dagli utenti. Basta inserire una parola chiave, la località in cui si desidera trovare l’impiego e la categoria prescelta. Tra gli ultimi servizi aggiunti, la segnalazione delle offerte inserite nelle ultime 24 ore.
Se si effettua una ricerca per parole chiave, i risultati vengono messi in ordine di rilevanza, ovvero a seconda di quanto il contenuto risponde alle parole utilizzate. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
Employability. Lifelong Learning. Casi reali. Mercato del lavoro tra rete e social innovation | Formez PA. Il mercato del lavoro? Sempre più social. Apprendimento e Social media. Social Media. Digital competencies. Trovare il lavoro che piace | Sito di sopravvivenza per chi cerca o vuole cambiare lavoro. Servizi innovativi per il lavoro. Workshop R-Innovare i servizi per il lavoro - Panel Social media: creare e gestire la presenza e i servizi sui social. La discussione e il confronto sviluppatisi nel corso del tavolo tematico dedicato all’utilizzo dei social media nei CPI e nella Pubblica amministrazione hanno fatto emergere diversi spunti di riflessione, relativi ai tanti punti di forza ma anche alle debolezze.
Sicuramente l’utilizzo di social media come Facebook e Twitter, come hanno sottolineato gli addetti ai lavori, sta lentamente cambiando la percezione che i cittadini hanno del settore pubblico e della PA, in quando i social network, con il dialogo che permettono di instaurare con gli utenti, contribuiscono a ridurre le distanze tra l’istituzione e i cittadini, come evidenziato da Martino Campanella del CPI di Martina Franca. I social network si configurano come una strategia comunicativa fondamentale all’interno del mercato del lavoro, come sottolinea Pietro Ruggiero dell’EURES Molise; difficilmente, da un punto di vista organizzativo e di efficacia, se ne può ormai fare a meno. Servizi innovativi per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro - Convergenza | Servizi per l'impiego.
SVEA: Home. I social network come strumenti per trovare lavoro in Europa. Incontro tra Psicologia e Web 2.0 per una gestione innovativa delle Risorse Umane. Indagine conoscitiva sul rapporto tra SN, Imprese, Cittadini e PA in Provincia di Pesaro e Urbino. Www.bollettinoadapt.it/sito_old/home/19561gatti_salta_26_1.pdf. Vol 13, N° 1. Riflessioni sull’efficacia del Social Networking nel supportare le transizioni degli adulti emergenti in differenti sistemi di a. I criteri per le competenze digitali. Di Roberto Scano, Iwa (associazione internazionale per la professionalità nel web) Siamo arrivati al 2014, dopo un anno e mezzo di progetti ed iniziative legate all’agenda digitale, questa agenda che al momento assomiglia più ad un blocco di appunti che ad un’agenda.
Nei piani alti si sta lavorando con esperti nazionali ed internazionali ai grandi temi, arrivando alla (scontata) conclusione che gran parte dei problemi di mancata applicazione dell’agenda digitale sono legati ad una tematica: la cultura digitale. Quando si parla di cultura spesso si commette l’errore di legarla esclusivamente alla formazione tradizionale (i cosiddetti “apprendimenti formali”) oppure a delegarla a chi è anagraficamente più incentivato ad utilizzarla (i cosiddetti “nativi digitali”). La cultura digitale deve diventare invece un principio di vita in qualsiasi ambiente: sociale, lavorativo ma soprattutto deve essere una spinta al miglioramento continuo.
Come identifichiamo le competenze? Lavorare con i social media: competenze e professionismo | Bee Social! Oggi voglio provare a raccontare – in punta di piedi – cosa significa lavorare con i social media, nascondendo tra le righe un po’ della mia esperienza personale. Professionisti o meno, si tratta di un bel lavoro, dinamico, che può essere ascritto a quella categoria di lavori del web o di lavori intellettuali, per usare macro-categorie sociologiche, slegati da attività fisiche e statiche. Una interpretazione corretta ma parziale.
Vediamo quali caratteristiche e quali competenze deve maturare un professionista che ambisce a lavorare con i social media. Fare il Social Media Specialist è sicuramente il sogno di molti, un “bel lavorare”, che ben interpreta – il più delle volte – quell’ozio creativo che muove gran parte della (post)moderna economia della conoscenza. Competenze orizzontali Conoscenza del mezzo. Conoscere tools e piattaforme è molto importante per chi lavora con i social media (e nel web in generale). Competenze verticali Capacità di analisi. Il lavoro si trova con il social network. Come candidarsi - Il Giornale delle Partite IVA. Di Maurizio Carretti - riproduzine riservata «È decisamente interessante – spiega Pulici – il fatto che due aziende su tre riconoscano e utilizzino i social network per valutare profili e per selezionare nuove risorse, e che lo facciano anche indipendentemente dal fatto che esista una procedura formale a livello aziendale.
Il sistema dei social network è molto utilizzato nella ricerca di personale, perché è più rapido e permette di raccogliere una quantità di informazioni di vario tipo; incrociando i canali per la ricerca, infatti, si ottengono informazioni incrociate». A emergere è Linkedin, il più utilizzato nell’offerta di lavoro (96%). Seguono Facebook con il 37,7%, Twitter 18,2%, Youtube 6,5% e i blog con il 5,2%. L'indagine è stata condotta nei mesi di dicembre 2011 e gennaio 2012 e ha coinvolto un campione di oltre 200 selezionatori del personale, tra Hr recruiter, Hr manager e responsabili di area di aziende nazionali.
Ma come trovare lavoro con i principali social network? Lavoro e social networking. Una recente inchiesta di CareerBuilder.com rileva che un datore di lavoro su cinque usa i siti di social networking per la ricerca dei candidati E se il nostro futuro capo stesse cercando proprio il nostro profilo? I contro dei social network...Circa un terzo (il 34%) dei selezionatori che hanno cercato candidati tramite i profili disponibili sui siti di social networking, afferma che i contenuti trovati hanno portato a escludere il candidato dal percorso di selezione. Tra i principali motivi di preoccupazione che hanno portato i selezionatori a scartare candidati non adeguati figurano i seguenti: ...e il loro pro D'altra parte, i profili presenti sui siti di social networking possono offrire a chi è in cerca di occupazione un vantaggio rispetto alla concorrenza.
Il 24% dei responsabili delle assunzioni che hanno cercato i candidati sui siti di social networking dichiara di aver trovato contenuti tali da confermare la propria decisione di assumere un particolare candidato. I social network come strumento di affermazione nel mercato del lavoro. Questa infografica rappresenta efficacemente le dinamiche in corso nel mercato del lavoro dopo il consolidarsi dell’uso dei social network. Queste considerazioni sono rivolte soprattutto a coloro che ritengono che il web sia diventato il veicolo attraverso il quale farsi trovare.
Ma sono rivolte anche a coloro che sottovalutano il ruolo del web nella vita di ogni giorno. Ogni cosa che lasciamo di noi sui social network può essere una positiva traccia per chi cerca figure professionali “intyeressanti”. Potrà anche tradursi in un micidiale ostacolo se non adeguatamente curata. Da questo la raccomandazione a valutare accuratamente i contenuti, anche i più banali che postiamo sui social.
Come potete vedere dall’infografica l’aderenza ai valori aziendali, piuttosto che la nostra capacità innovativa potranno essere considerati da un potenziale “datore di lavoro”. Così come dovete considerare che non va curato solo il profilo “professionale” su Linkedin. Siatene sempre i protagonisti. Trovare lavoro sui i social network: scopri come! | Arealavoro.org. Il mondo dei social network permette, a quanti abbiano una buona padronanza di questo strumento, di poter trovare lavoro con più facilità rispetto a quanti si servano esclusivamente dei canali tradizionali.
In un mondo in cui la concorrenza si fa sempre più serrata e arriva a valicare i confini nazionali, vedremo in che modo si possano aumentare le probabilità di trovare un’occupazione tramite il web. Le difficoltà per chi cerca un impiego Con o senza l’utilizzo dei social network, oggi trovare lavoro è un impiego a sé. Non è una battuta, purtroppo per molti la ricerca di un’occupazione è una vera e propria fatica a tempo pieno, tanto che ci si ritrova ad inviare, quasi a caso, il proprio curriculum vitae, accompagnato da lettere di accompagnamento il più possibile personalizzate in base all'azienda.
Il ruolo dei social network nel trovare lavoro Le possibilità lavorative offerte dai canali convenzionali Perché affidarsi ai social network Come impostare il proprio profilo In bocca al lupo! Mercato del lavoro sempre più social | Occupazione. Kelly Services, società mondiale nella consulenza per le risorse umane, che offre su scala globale servizi di outsourcing, HR, temporary staffing e full-time placement, ha dedicato l’ultimo Kelly Global Workforce Index™ ai Social Media e all’utilizzo dei dispositivi smart. Questa autorevole indagine raccoglie le risposte di più di 120mila persone di 31 Paesi, di cui circa 7mila in Italia e mostra gli effetti dei diversi fattori che impattano sul mondo del lavoro attuale, tra cui le differenze geografiche e la responsabilizzazione dei dipendenti, con un particolare focus sui tre gruppi generazionali principali: Y (19–30 anni), X (31–48 anni) e Baby Boomers (49–66 anni).
Nel dettaglio, l’ultimo capitolo del Kelly Global Workforce Index™ 2013 analizza l’impatto dei social media sulla scelta del lavoro, sulla carriera e sul recruitment in generale. “L’avvento dei social media ha cambiato il modo in cui le persone cercano e valutano offerte di lavoro. Mercato del lavoro sempre più social | Occupazione. Social network non per hobby “Lì si può anche trovare lavoro” Siamo al centro di mille reti: famiglia, amici, colleghi, conoscenti. E poi c’è internet, dove nascono mille altre interazioni, che facilitano la circolazione delle idee e fanno girare l’economia, come racconta un libro, «Due Gradi e mezzo di separazione», (di Domitilla Ferrari Sperling & Kupfer, pagg. 192, euro 17), che sarà presentato venerdì prossimo nel corso della Social Media Week milanese.
L’esperimento Nel 1967 lo psicologo statunitense Stanley Milgram chiese a 160 persone di far arrivare un pacco a una persona distante diverse migliaia di chilometri. I mittenti non avevano l’indirizzo del destinatario: dovevano inviare il pacco a un conoscente, chiedendogli di fare altrettanto e di mandare avanti la catena. Nella maggior parte dei casi bastarono fra i cinque e i sette passaggi per consegnare i pacchi. L’esperimento confermò la «teoria del mondo piccolo»: tra una persona e l’altra esistono al massimo sei gradi di separazione. Facebook Linkedin Twitter Instagram Foursquare. A caccia di un lavoro su internet e social network Italiani tra disoccupazione e reputazione sul web. Cerco lavoro. E lo trovo grazie ai social network - Attualità. La tecnologia non sempre crea lavoro.