Raccomandazione del Consiglio Europeo relativa alle competenze chiave per l'a... Il 23 maggio 2018 il Consiglio dell’Unione Europea ha diffuso la nuova “Raccomandazione del Consiglio relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente“.
Competenze chiave per l'apprendimento permanente e di cittadinanza - Competen... Secondo quanto stabilito dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente, le competenze chiave sono le seguenti:comunicazione nella madrelingua;comunicazione nelle lingue straniere;competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;competenza digitale;imparare a imparare;competenze sociali e civiche;spirito di iniziativa e imprenditorialità;consapevolezza ed espressione culturale.
Tali competenze sono considerate le chiavi di accesso al futuro, in quanto consentiranno ai cittadini di aprire tutte le porte e superare tutti gli ostacoli che incontreranno nella loro vita. Tutte le competenze chiave sono importanti e, per tale ragione, l’ordine di presentazione non ha natura gerarchica. Dall’analisi delle competenze è possibile notare come sia posta particolare attenzione alla comunicazione, in quanto fondamentale per orientarsi nei vari contesti di vita. Asse dei linguaggi. Organi collegiali della scuola - Competenza Matematica e... La scuola italiana si avvale di organi di gestione, rappresentativi delle diverse componenti scolastiche, interne ed esterne alla scuola: docenti studenti e genitori.
Questi organismi a carattere collegiale sono previsti a vari livelli della scuola (classe, istituto). I componenti degli organi collegiali vengono eletti dai componenti della categoria di appartenenza; i genitori che fanno parte di organismi collegiali sono, pertanto, eletti da altri genitori. La funzione degli organi collegiali è diversa secondo i livelli di collocazione: è consultiva e propositiva a livello di base (consigli di classe e interclasse); è deliberativa ai livelli superiori (consigli di circolo/istituto, consigli provinciali). Il regime di autonomia scolastica accentua la funzione degli organi collegiali. Consiglio di intersezione Consiglio di interclasse Consiglio di classe L’elezione nei consigli di classe si svolge annualmente. Riferimento normativo: art. 5 del Decreto Legislativo 297/1994 Collegio dei docenti.
I Dipartimenti Disciplinari: composizione, ruolo del docente responsabile e f... Con l’espressione “dipartimenti disciplinari” si intendono quelle articolazioni del Collegio dei Docenti di una Istituzione Scolastica formate dai docenti che appartengono alla stessa disciplina o alla medesima area disciplinare, preposti per prendere decisioni comuni su determinati aspetti importanti della didattica.
L’istituzione del dipartimento è prevista dal D.L.vo n.297/1994 Testo unico, che all’art. 7 recita: “Il collegio dei docenti si articola in dipartimenti disciplinari e interdisciplinari e in organi di programmazione didattico-educativa e di valutazione degli alunni“. Ciascuna Istituzione Scolastica, generalmente, individua il numero di Dipartimenti Disciplinari da attivare, utilizzando dei criteri che possono essere: In sede di dipartimento disciplinare, i docenti sono chiamati a: Durante le riunioni di dipartimento, i docenti: In un contesto così importante, qual è il ruolo del coordinatore del dipartimento? Modello_piano_lavoro_dipartimento. Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (L. 107/2015) - Competenza Matemati... Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.
Le istituzioni scolastiche predispongono il PTOF entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento. Il PTOF può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre. Il PTOF è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa.
Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità. Il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto. Lo stato giuridico del docente nella scuola dell'autonomia - Competenza Matem... Bias valutativi: i fattori che producono una distorsione della valutazione de... Il processo di valutazione è uno tra i doveri più delicati a cui un docente deve ottemperare e con cui si confronta costantemente durante le proprie attività didattiche.
A volte, per varie ragioni, si valuta in maniera più o meno imprecisa, non curandosi del fatto che questa fase è di grande delicatezza e può generare nello studente un fortissimo malcontento, con conseguenze di una certa rilevanza nel suo rendimento futuro. Il docente, in quanto essere umano, nel processo di valutazione, che deve essere molto attento e il più puntuale e meditato possibile, utilizza le proprie abilità cognitive per stabilire quali siano le decisioni più importanti e proficue da prendere in un dato contesto o quale sia la valutazione più idonea da attribuire alla prestazione di uno studente.
I bias valutativi sono delle distorsioni della valutazione di una situazione educativa (decisione da prendere, voto da attribuire, etc.) indotte da un pregiudizio del soggetto che valuta.