Le bufale.
La propaganda. Propaganda nella Germania nazista. La propaganda utilizzata dal Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP) negli anni precedenti e durante la guida di Adolf Hitler in Germania (1933-1945) è stato uno strumento essenziale per acquisire e mantenere il potere, oltre che per l'attuazione delle politiche naziste.
L'uso diffuso della propaganda da parte del nazismo è in gran parte responsabile dell'acquisizione delle sue attuali connotazione negative date alla stessa parola "propaganda"[1]. All'opposizione (1919-1933)[modifica | modifica wikitesto] Il leader nazista ha dedicato ben tre capitoli del suo libro Mein Kampf (1925-26), già di per sé uno strumento di propaganda, allo studio e alla pratica propagandistica[2].
Egli affermò di aver imparato il valore della propaganda quando, in qualità di fante durante la prima guerra mondiale, rimase esposto all'efficace propaganda britannica e all'inefficace propaganda tedesca[3]. Correva l'anno - Processo di Norimberga: P. J. Goebbels. Negazionismo. I siti che ospitano contributi al revisionismo dell'Olocausto sono di diverso tipo: molti sono i siti personali degli storici che se ne sono occupati (Zundel, Mattogno), altri sono siti di organizzazioni estremiste (Holywar.org), altri di istituti o associazioni; alcuni dichiaratamente faziosi e polemici, violenti; altri di una protesta più attenuata alla "storia ufficiale" in nome della libertà d'espressione; altri si propongono la visione più oggettiva possibile, dichiarandosi pronti ad eliminare dal sito qualsiasi contenuto che possa essere ritenuto falso.
Principali caratteristiche delle bufale on line. Allegro ma non troppo (Carlo Maria Cipolla) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il primo saggio descrive una ilare parodia della storia economica e sociale medievale partendo proprio dalla scarsissima reperibilità del pepe in Europa dopo la caduta dell'Impero romano e la temporanea fine dei commerci con l'oriente. Con un racconto ironico, Cipolla narra brevemente la storia economica medioevale, dalla caduta dell'Impero romano, che sarebbe riconducibile all'utilizzo del piombo come metallo per i manufatti casalinghi che portò alla sterilità la classe dirigente romana, la quale non seppe rinnovarsi e quindi opporsi alle orde barbariche, e di come la fine dei commerci con l'oriente abbia causato penuria dell'afrodisiaco pepe nella dieta medievale. Il cretino. Rispettabile se non esauriente trilogia sull'argomento di Carlo Fruttero e Franco Lucentini. Stronzate - H. Frankfurt. "Fake news. Vivere e sopravvivere in un mondo post-verità" di Giuseppe Riva. Professor Riva, Lei è autore del libro Fake news.
Vivere e sopravvivere in un mondo post-verità edito dal Mulino: quando e come nasce il fenomeno delle «fake news»? Per molti lettori, la parola fake-news è solo un nuovo modo per definire la disinformazione che è da sempre presente nella lotta politica. Per esempio, nel suo libro «La Storia Falsa» Luciano Canfora racconta come uno dei primi esempi noti di disinformazione sia la lettera falsa dello spartano Pausania al re dei persiani Serse, realizzata oltre quattro secoli prima di Cristo. Come si produce e quanto rende una fake news (Le iene, 25/02/2018) Come nasce una teoria del complotto e come affrontarla, prima parte - Wu Ming 1. Prima puntata di un’inchiesta in due parti sulle teorie del complotto.
La seconda si può leggere qui. Fuoco sul quartier generale (di YouTube) Il 20 settembre 2018 l’Fbi arriva a Cave Junction, un piccolo centro dell’Oregon occidentale che ha poco più di mille abitanti. Gli agenti cercano uno di loro, William Douglas, 35 anni. Non lo trovano a casa, ma lo intercettano davanti a un emporio, lo arrestano, lo portano via. Come nasce una teoria del complotto e come affrontarla, seconda parte - Wu Ming 1. Seconda puntata di un’inchiesta in due parti sulle teorie del complotto.
La prima si può leggere qui. QAnon alla Casa Bianca Il 31 luglio 2018 una folla entusiasta ha accolto Trump a Tampa, Florida, indossando magliette di QAnon e alzando cartelli con scritto “Noi siamo Q”. Hanno rubato la scena al presidente, e i giornalisti hanno parlato solo di loro. Come nasce una fake news (e perché viene cliccata più di quelle vere) Come nasce una fake news su Twitter?
In che modo viene confezionata per diventare virale? Quali sono gli argomenti e il taglio più adatto per diffonderla? Chi contribuisce a retwittarla? Il Massachusetts Institute of Technology di Boston ha provato qualche tempo fa a rispondere a queste domande con quello che è considerato il più grande e sistematico studio sulle fake news (“The Spread of True and False News Online”), condotto in collaborazione con Twitter: i ricercatori del Mit hanno passato al setaccio oltre 126mila storie, transitate negli account di tre milioni di utenti nell’arco di dieci anni. Dire alla gente quello che vuole credere. Ho deciso che dal 23 gennaio 2018 il mio blog non avrà più banner pubblicitari e sarà sostenuto dalle vostre donazioni che potete inviare qui: Il 19 giugno 2018 La Stampa pubblica un’intervista a Gian Marco Saolini, il bufalaro che si diverte a trollare i media e gli utenti con le sue interpretazioni video: L’autore della bufala sulla Aquarius: “Dico alla gente quello che vuole credere” Gian Marco Saolini, troll di professione: «Il format del “non ve lo dicono, statemi a sentire” funziona sempre.
Basterebbe approfondire un minuto, ma nessuno lo fa» Le migliori copertine del Male, quando in Italia la satira era satira. Il terremoto di Amatrice e le vignette di Charlie Hebdo.
Potenza dei social: tutti (ma proprio tutti) abbiamo detto la nostra in modo democratico e (quasi sempre) civile. Viene spontaneo pensare a equivalenti italiani di Charlie Hebdo, se non per tono, almeno per cattiveria e livello di dissacrazione. E il primo nome che viene in mente è Il Male, rivista satirica edita dal 1977 al 1982.
Ma cosa sarebbe successo ai tempi de Il Male, quando Facebook e compagnia non rappresentavano nemmeno un’ipotesi? Quali sarebbero state le nostre reazioni di fronte alla cattiveria in uscita dalle pagine della più controversa rivista di satira italiana? Forse avremmo allargato le braccia, forse ci avrebbero aiutato a capire che quei francesi di cui sopra, al confronto, sono dei poveri dilettanti. Giuseppe Antonelli: "Così le parole hanno paralizzato la politica" - Il Libraio. Nel saggio "Eloquenza volgare", il linguista Giuseppe Antonelli analizza l'evoluzione del linguaggio della politica, evidenziando come sia scaduto sempre più verso un'eloquenza volgare, rozza e semplificata, che finisce per privare di ogni forza propulsiva la politica stessa Volgare eloquenza (Laterza), il nuovo saggio del linguista Giuseppe Antonelli, saggista, e conduttore radiofonico, è un’appassionata riflessione su come le parole stanno paralizzando la politica: dall’idea di un popolo bue, discende infatti l’uso in politica di una eloquenza rozza e aggressiva.
Dalla Prima Repubblica in poi fra le forze politiche si è generata una corsa verso il basso: le parole, le idee e il dinamismo politico sono ormai intrappolati in questo circolo vizioso regressivo. Nel momento stesso in cui si mitizza il popolo sovrano, sottolinea Giuseppe Antonelli, lo si tratta in realtà come un popolo bue. Leggi anche L’epoca in cui viviamo si definisce post-ideologica. Sbatti il falso in prima pagina. Il reale è falso: se una storia non rientra nella propria visione del mondo è falsa.
Ero su un treno regionale, fermo a una stazione. Un ragazzo disabile in carrozzina, il busto piegato in avanti da un'evidente malformazione, è salito aiutato da tre persone. Lo spazio riservato ai portatori di handicap era occupato da due ingombranti valigie, il controllore ha chiesto a voce alta: "Di chi sono questi bagagli?! ". Un uomo si è alzato per spostarli, lamentandosi del fatto che nel vano apposito non ci stessero, non sapeva dove metterli. Il ragazzo, mentre la sua carrozzina veniva legata con le cinghie, non ha detto niente, negli occhi la stanchezza di chi è abituato a reazioni simili.
Tornando al suo posto l'uomo si è lasciato sfuggire una frase, a bassa voce: "Perché questi non se ne stanno a casa invece di andare in giro? ". La stanza intelligente - David Weinberger. La conoscenza come proprietà della rete Il sapere, prima trasmesso su un supporto rigido e definito come la carta stampata, per la prima volta nell’epoca di internet è alla nostra portata in modo pressoché illimitato. Nella stanza in cui siamo riuniti – internet – dove le fonti non sono certe e nessuno è mai d’accordo su nulla, circola molta più conoscenza di sempre, gestita con capacità superiori a quelle delle nostre singole menti e istituzioni. Eppure, ci dice David Weinberger, internet non ci rende più stupidi; al contrario, questa massa di conoscenza sempre a disposizione ci consente di prendere decisioni migliori di quelle di un qualunque esperto, basta sapere come muoversi al suo interno.
Le regole più elementari per riconoscere una bufala. BUTAC – Bufale un tanto al chilo - Le Guide. BUTAC – Bufale un tanto al chilo - Il manuale dei giovani anti-bufala, parte I. … e delle giovani marmotte, ovviamente! Questa piccola guida in due puntate spera di aiutarvi ad affinare il vostro pensiero critico, cosa già iniziata dal buon Ninth con i suoi pezzi sul Come ragionare bene. Dopo le chiacchiere fatte con alcuni di voi, mi sono reso conto che sia forse necessaria una guida di livello più base, per tutti, dai meno esperti agli acculturati, al mondo dell’informazione digitale. Insomma, i newbie (nuovi arrivati) che si avvicinano all’informazione online (da lettori)! Lo sprone a partire me l’ha dato una lettrice, insegnante di scuola, che ha deciso dall’anno prossimo di aiutare i suoi alunni nell’imparare a distinguere le notizie buone da quelle cattive! BUTAC – Bufale un tanto al chilo - Il manuale dei giovani anti-bufala, parte II.
Benvenuti alla seconda parte della nostra piccola guida! Questa volta studieremo come difenderci, e cosa fare, quando si riceve una bufala. Una frase che ho sempre ritenuto importante nei comandamenti AntiBufala di Paolo Attivissimo è questa: Se avete ricevuto una bufala e l’avete subito mandata a tutti i vostri conoscenti, c’è poco che potete fare. Ci siete cascati: (poco) male, l’importante è non cascarci più. Se volete rimediare al vostro errore, mandate una smentita a chi vi ha mandato l’avvertimento e avvisate tutti coloro ai quali avete mandato l’appello. BUTAC – Bufale un tanto al chilo - Come riconoscere la fuffa.
Con l’hobby che mi sono scelto vedo girare tanta troppa fuffa sulle pagine e sui siti che visito di solito. Ho pensato che una piccola guida al come riconoscere la fuffa e le truffe pseudo-scientifiche sia necessaria, ma non pretendo di saperne più di voi (non è così, ne so poco anche io, solo che amo cercare d’informarmi il più possibile). Vediamo di fare una lista dei segnali più comuni che quello che ci stanno passando come rivoluzione scientifica sia in realtà fuffa: BUTAC – Bufale un tanto al chilo - Le spie rosse della fuffa. Se doveste incappare in una terapia o un prodotto troppo buono per essere vero, consultate questa comoda guida per individuare pseudoscienze, truffe e medicina cialtrona. Ricordate: basta una sola corrispondenza perché possa essere considerata sospetta! Bufale.net. Il Disinformatico - Antibufala, le FAQ. Se state cercando l'elenco delle mie indagini antibufala la pagina giusta è questa, mentre nelle seguenti FAQ antibufala troverete la risposta a queste domande:
Bufalopedia. “Una bufala ci seppellirà?” - I manifesti shock della campagna Fnomceo contro le bufale in tema di salute. Dottore... ma è vero che? - Un sito di qualificata informazione contro le bufale in tema di sanità. Fatti, verità, argomentazioni - Teorie e tecniche del Fact Checking.
Anna Migliorati Fake News, burla o complotto. Orson Welles: "War Of The Worlds" - Radio Broadcast 1938. X-Files (Wikipedia) Il complotto: tra fanta-scienza e fanta-storia - X-Files. "The truth is out there" (La verità è là fuori): 7 Eventi Reali che hanno ispirato X-Files. X-Files è una serie televisiva trasmessa in tutto il mondo in 9 stagioni iniziali più una del 2016. La prima parte della serie, trasmessa fra il settembre del ’93 e il maggio del 2002, ha cambiato la percezione della realtà trasmessa dai mass media e il concetto stesso di “paranormale”. Sirene - Il mistero svelato (Wikipedia) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. “Sirene: il mistero svelato”: la Docu-Fiction che ha sconvolto l’America – Vanilla Magazine.
Mermaids: the body Found - Sirene: il mistero svelato (docufiction) Il documentario ... è una fiction. Documentario ... animato - The Lion King, Roger Allers e Rob Minkoff (1994) Andrea Fontana - #iocredoallesirene (HOEPLI) Andrea Fontana – Tra storytelling e fake news. Il fantastico è il nuovo reale - Andrea Fontana. Andrea FONTANA - Walter White non abita più qui. "Connettersi" nella Post-Verità... Le fake news tra universali cognitivi, blending e nuova consapevolezza individuale - Andrea Fontana - Periscritto.
Anticipare l'epilogo della storia - Minority Report (2002), Steven Spielberg (da un racconto di Philip K. Dick) Minority Report (2002) - Steven Spielberg (Wikipedia) Minority Report è un film del 2002 diretto da Steven Spielberg, liberamente tratto dall'omonimo racconto di fantascienza di Philip K. Dick Rapporto di minoranza. Ma l'assassino è sempre il maggiordomo? - Crime Prediction. Big Data, algoritmi e Smart City: un mondo di storie predette. Post-Verità (Zettel Debate - RAI Play) Orientarsi nell’era della Post-Verità. VAI A >>> ARGOMENTAZIONE. VAI A >>> AND THAT’S THE FUCKING TRUTH! VAI A >>> COMPETENZE DIGITALI E PROCESSI DI APPRENDIMENTO.