Mobilegeddon, ecco come cambia la ricerca di Google. E' stato battezzato cosi, Mobilegeddon.
Si tratta di uno degli eventi più importanti per il motore di ricerca Google. Al suo interno vediamo cambiamenti importanti agli algoritmi di ricerca, da oggi i risultati più popolari saranno quelli maggiormente ottimizzati per il mondo mobile. Gli esperti di SEO, sponsor e pubblicità ne saranno al corrente da molto tempo, oggi è arrivato finalmente il momento di cambiare, e il processo di innovazione è guidato – non per caso – dal leader del settore, Google.
Ciò che cambia, prima di tutto, è l’algoritmo di ricerca adottato da Google, la nuova versione è più intelligente, più fiscale, ma nettamente anche più indirizzata verso l’innovazione e il progresso tecnologico. Il mondo del web ha avuto diversi mesi di tempo per apprendere al meglio le finalità dell’operazione, studiare il da farsi e, soprattutto, provvedere ad adattare i propri siti web. Gli operatori europei si preparano a bloccare la pubblicità di Google - Androidiani.com. Come sappiamo, la pubblicità online è la principale fonte di guadagno per Google, specialmente in ambito mobile: non è casuale la recente la notizia che a Mountain View abbiano deciso di dare priorità nelle ricerche ai siti ottimizzati per dispositivi mobili (ne abbiamo parlato in questo post) ma gli operatori europei sembrano pronti a una clamorosa offensiva.
Secondo quanto riferito dal Financial Times, un anonimo operatore europeo avrebbe infatti installato sulle proprie reti un software in grado di filtrare e impedire la visualizzazione di ad forniti Google e altri provider. Il software, sviluppato dalla startup israeliana Shine, dovrebbe essere attivato entro fine anno. Il mistero dell’operatore misterioso sembra però essersi già risolto: tra i finanziatori di Shine c’è infatti Horizons Ventures, proprietà di Li Ka-shing, CEO di Hutchison Whampoa che, come sappiamo, possiede il network 3.
Google indicizza anche i commenti su Facebook. Questa mattina Riccardo Mares mi scrive su Skype che i contenuti inseriti in un iframe sono indicizzabili e che se se metti un iframe con link dentro, ci clicchi, la pagina che riceve il link si trova come referer la pagina parent e non l’iframe.
Riccardo mi cita anche un post di Giacomo Pelegatti Test SEO su iframe e JavaScript: risultati definitivi. Tutto molto interessante. Perché il gigante Google non sfonda in Cina. L’analisi di Simone Pieranni, fondatore e direttore del sito China-files, apparso sul numero di gennaio di Formiche.
Il gruppo californiano non ha avuto affatto vita facile nel Paese della Grande muraglia, soprattutto dopo il suo tentativo di aiutare gli internauti contro la censura, tanto che ieri Google ha rimosso dal suo motore di ricerca la funzione che avvertiva che la parola che si stava cercando poteva essere sensibile per la Cina e quindi la ricerca veniva bloccata. La decisione della società di Mountain View di interrompere il servizio sarebbe nata alla fine di un lungo e tormentato braccio di ferro con le autorità cinesi, cominciato lo scorso giugno. Ma la diatriba tra Google e il sistema cinese di censura su Internet non è recente e spinse il gigante informatico a spostare i suoi server a Hong Kong nel 2010.
Google cede ai diktat di Pechino. Alla fine anche Google ha capitolato e ha rimosso da ieri dal suo motore di ricerca in Cina la funzione che avvertiva che la parola che si stava cercando poteva essere sensibile per la Cina e quindi la ricerca veniva bloccata.
Lo scrivono i media cinesi. La decisione della società di Mountain View di interrompere il servizio, che aiutava gli internauti contro la censura, sarebbe nata alla fine di un lungo e tormentato braccio di ferro con le autorità cinesi, cominciato lo scorso giugno. Google Play Movies in arrivo finalmente anche in Italia? - TecnoNation. Film, news. Google Now comes to iPhone and iPad with new Search app update. Google Apps Status Dashboard. <div id="aad-nojs">Please enable javascript to see the table containing service performance information.
</div> Apps <div id='aad-nojs'>Please enable JavaScript to see the table containing service performance information. </div> Apps Status Dashboard. Official Google Blog. Google Graveyard. Not every Google product is made of gold.
Google encourages experimentation, and that leads to both success and failure. As the decade progressed and the economy worsened, Google also stopped being quite as experimental with products that didn't have any money making potential. Here's a list of a few of those not so golden products. Google Video, when it was originally introduced, was a competitor to YouTube that let you upload videos and either offer them for free or charge users to view them. If you wanted to view a video you purchased, you had to download the Google Video Player to see it. The service was not a big hit, Google ended up buying YouTube, and they eventually shut off the ability to charge for videos.
Google Support. After the social web, here comes the trust web [01/18/15] Editor’s note: David Cohen is the founder and Managing Partner of Techstars, the #1 ranked Internet startup accelerator in the world.
William Mougayar is an entrepreneur turned angel investor, founder of Startup Management, and currently raising his first fund. “You never change things by fighting the existing reality. To change something, build a new model that makes the existing model obsolete.” – Buckminster Fuller The bitcoin train is really made up of two revolutions in one: money and finance, based on the bitcoin protocol, and exploiting the “currency programmability” aspects; and decentralized applications, based on the blockchain’s distributed technology capabilities. Both are grounded in similar roots (crypto-technology), but they have different branching. Hyperlink. Google Projects.