- Sindrome di Rett. In questa sezione vengono presentate due diverse descrizioni della sindrome.
La prima è schematica e molto sintetica. La seconda è stata realizzata attraverso presentazioni in Power Point ( A.A. 2010/11 ppt1, ppt2; A.A. 2009/10) preparate per le lezioni del corso Disabilità cognitive (Prof. Renzo Vianello, Facoltà di Psicologia, Università di Padova). Denominazioni alternative. La sindrome è stata descritta per la prima volta da Andreas Rett nel 1966. Incidenza/Prevalenza. Aspetti genetici. Quadro clinico. Aspetti somatici, accrescimento fisico e sviluppo motorio. Università degli Studi di Catania. Le difficolt di apprendimento nei bambini con disabilit intellettiva. Che cos'è la disabilità intellettivaLa disabilità intellettiva è un disturbo con insorgenza nell’età evolutiva che include compromissioni intellettive e adattive negli ambiti della concettualizzazione, della socializzazione e delle capacità pratiche.
In accordo con il DSM-5, per poter formulare la diagnosi di disabilità intellettiva devono essere soddisfatti i seguenti criteri: deficit delle funzioni intellettive, come il ragionamento, la soluzione di problemi, la pianificazione, il pensiero astratto, il giudizio, l’apprendimento scolastico o l’apprendimento dell’esperienza. Questo deficit deve essere confermato sia dalla valutazione clinica che da prove di intelligenza individualizzate e standardizzate;deficit del funzionamento adattivo che si manifesta col mancato raggiungimento degli standard di sviluppo e socio-culturali per l’indipendenza personale e la responsabilità sociale. I disturbi che frequentemente emergono nella personalità di un bambino con disabilità intellettiva sono: - Home. Studi sulla metacognizione: lo sviluppo dei modelli. L'articolo "Studi sulla metacognizione: lo sviluppo dei modelli" parla di:MetamemoriaModello di Borkowsky et al.Conoscenza e controllo metacognitivo A cura di: Gianluca Lo Presti INDICE: Studi sulla metacognizione: lo sviluppo dei modelliSommario Teoria della mente Metamemoria Modello metacognitivo di Borkowsky e Muthukrishna Conoscenza e controllo metacognitivo Bibliografia Sommario Lo scopo del lavoro è quello di compiere una sintesi chiara ed esaustiva dei modelli metacognitivi.
Inizieremo con la "teoria della mente" di Premack e Woodruff. Di notevole rilevanza è il modello di Borkowsky e coll., il quale presuppone che alla base delle capacità metacognitive siano presenti relazioni funzionali fra motivazione, cognizione, stati personali e situazionali. Omero fa emergere in Ulisse la figura di un eroe con la sua ricca esperienza, la brama di conoscenza e la forza di resistenza alle fatiche. Oggi potremmo indicare tutte queste funzioni, ma non solo, con il termine: metacognizione. Il training metacognitivo - Centro Nous. Che cos’è il training metacognitivo?
Quali sono gli obiettivi del trattamento? Gli interventi improntati alla didattica metacognitiva permettono l’auto-regolazione dei processi mentali e l’auto-monitoraggio delle varie fasi di un compito o di qualunque situazione problematica. Sono strutturati al fine di potenziare le abilità cognitive, migliorare l’efficacia dei processi mentali e favorire l’autonomia negli apprendimenti. L’obiettivo iniziale del training metacognitivo è far sì che i processi cognitivi escano allo scoperto, divengano presenti alla coscienza del bambino. Egli si renderà consapevole della miriade di attività mentali che si verificano anche in contemporanea (memoria, attenzione, emozioni, ecc.) e della possibilità di modificarle attivamente. Attraverso il training metacognitivo l’alunno apprenderà a rendersi consapevole del proprio personale funzionamento cognitivo, auto-osservando l’andamento dei propri processi mentali (per es.
Gestire le proprie risorse cognitive.
Didattica metacognitiva, come imparare ad imparare - Crescita-Personale.it. Nel 1976 John Flavell conia il termine metacognizione come l’insieme delle conoscenze che abbiamo dei processi cognitivi e delle regole che li gestiscono.
Cioè tanto più riflettiamo sul modo in cui siamo soliti ragionare e svolgere compiti cognitivi, tanto più aumentiamo il nostro bagaglio meta cognitivo. La didattica metacognitiva, che in Italia trova in Cesare Cornoldi uno dei massimi esperti, riguarda l’applicazione delle pratiche meta cognitive in ambito didattico. Differenza tra apprendimento significativo e apprendimento meccanico. Circle time: ecco le regole per introdurre a scuola il "cerchio magico" Oggi parliamo di uno strumento che ci piacerebbe vedere applicato più spesso in classe: stiamo parlando del circle time.
In una scuola che giudica, che valuta, che riduce a numeri e lettere (perché spostare l’attenzione da una pagella di voti ad una di competenze significa questo, traslare i numeri in parole), che fatica ad includere, è uno strumento prezioso. COME USARE LA STRATEGIA DEL CIRCLE TIME A SCUOLA. Il Circle Time rappresenta una tecnica importante per l’educazione psicoemotiva nella classe, durante la quale tutti gli alunni si riuniscono per discutere un argomento o un problema proposto da uno o più di loro o dall’insegnante.
CIRCLE TIME Appartiene alla tipologia dei gruppi di discussione, precisamente si tratta di un piccolo gruppo a bassa gerarchia (l’insegnante ha il compito di facilitare la discussione, ma nessuna funzione autoritaria) , di tipo formale (luogo, tempo e norme che regolano la discussione restano costanti), con l’obiettivo primario di creare un clima collaborativo e amichevole tra i membri (ad.da Francescata D., Putton A., Cudini S., Star bene insieme a scuola.
Strategie per un’ed ucazione socio-affettiva dalla materna alla media inferiore, NIS, 1986). Con tale tecnica, l’insegnante svolge il suo ruolo di counselor in relazione all’intero gruppo classe con finalita’ educative.