Il piano sequenza. Piano sequenza. Dopo aver definito la storia alcuni ragazzi, al di fuori della lezione, sono andati al parco a prendere qualche scatto fotografico e hanno proposto un punto di vista da cui iniziare le riprese.
Il risultato finale che vedete sotto è il frutto di numerosissime prove e lezioni (4 complessivamente) tutte svolte al parco, in cui tutti i ragazzi hanno provato l’inquadratura e tenuto l’asta per l’audio con le cuffie per sentire il sonoro registrato in presa diretta. Ma chi deve essere davanti o dietro la mdp? Alcuni hanno dichiarato di voler essere dietro, altri hanno dato la loro disponibilità. Di prova in prova chi si è dimostrato più disponibile, a suo agio, ha intepretato alla fine uno dei due personaggi in primo piano. Definizione di piano nel cinema. Quel diavolo di piano sequenza di 3 minuti. Progetto piani sequenza. MC magazine 3 - inserto speciale: APPUNTI SUL PIANO SEQUENZA. Un posto particolare tra questi autori occupa P.P.
Pasolini che si è a lungo occupato del piano sequenza anche a livello teorico in Empirismo eretico (1972). Per Pasolini il cinema è rappresentazione di un mondo che è già rappresentazione, è “una scrittura che si sovrappone ad un’altra scrittura” (realtà: caos privo di senso). Il linguaggio cinematografico ha due strati. Sotto il tessuto narrativo e rappresentativo del film, costituito dalla storia raccontata e dal suo messaggio ideologico, vive uno strato primitivo di elementi, di segni che egli definisce “irrazionalistici, onirici, barbarici”.
In ogni film c’è sempre "un sotto film mitico e infantile, che, per la natura stessa del cinema scorre sotto ogni film commerciale”. Il piano-sequenza nella storia del cinema. Alla luce della recente vittoria agli Oscar 2015 di Alejandro González Iñárritu nella categoria “miglior regia” per Birdman, abbiamo deciso di approfondire un aspetto tecnico dell’opera che ha indubbiamente contribuito alla decisione dei giurati.
Senza nulla togliere alle altre competenze registiche che Iñárritu ha espresso in questo film, non si può negare che la decisione di girare quasi tutto il film come un unico piano-sequenza - scelta altamente impegnativa dal punto di vista concettuale e stilistico - sia stata giustamente ricompensata dalla giuria degli Oscar. In un piano-sequenza le maestranze, le comparse, gli attori principali, l’operatore di macchina, il direttore della fotografia e il regista devono essere assai più coordinati rispetto a un film che si avvale del montaggio. Piano sequenza.
Da wikipedia: "Il piano sequenza è una tecnica cinematografica che consiste nella modulazione di una sequenza (un segmento narrativo autonomo) attraverso una sola inquadratura, generalmente piuttosto lunga.
" Oggi proverò a mettere in ordine i film dove sono presenti i più bei piani sequenza della storia del cinema, e posterò in coda anche la clip relativa. 1 - L'infernale Quinlan (The Touch of Evil), USA, 1958, di Orson Welles. La scena iniziale del capolavoro di Welles è fenomenale, qui la tecnica del piano sequenza assume una forma di sublime opera d'arte. 2 - Professione: reporter (The Passenger), Francia/Italia/USA/Spagna, 1975, di Michelangelo Antonioni. A dire il vero non uno dei più riusciti film di Antonioni, trante per il bellissimo famoso lungo piano sequenza finale, che gli vale la piazza d'onoro.
Come confessò nel fantstico libro intervista scritto da Truffaut l'idea alla base di questo straordinario esperimento era di creare un film con un'unica sequenza. Piano sequenza. 10 pianisequenza da ricordare e un intervallo musicale. I piani sequenza dei Figli degli uomini - BadTaste.it. Alfonso Cuaron sta facendo le cose davvero in grande per il suo prossimo film, Gravity, che si preannuncia come un colossale dispendio di mezzi per creare lunghissime sequenze mozzafiato nello spazio.
I figli degli uomini, piano sequenza e immagine della durata. “Per la prima volta, l’immagine delle cose è anche quella della loro durata, è quasi la mummia del cambiamento”.
Dal film I figli degli uomini di Alfonso Cuarón, analisi del piano sequenza Il teorico del cinema André Bazin, riflettendo sull’ontologia dell’immagine cinematografica, individua la dimensione della durata come propria e unica della nuova forma di espressione che condizionerà tutto il ‘900. Se “Per la prima volta, l’immagine delle cose è anche quella della loro durata“, come Bazin afferma, il piano sequenza, figlio di un’idea di cinema moderno, assume una funzione determinante per comprendere tale nesso teorico. ALTERNATIVE AL MONTAGGIO. Si tratta di una scena abbastanza lunga, realizzata con una sola inquadratura dalla macchina da presa.
Se la ripresa avviene con la macchina fissa, si parla di piano sequenza fisso; se invece la macchina si sposta, variando anche campi e piani, si parla di piano sequenza mobile. Lezione di cinema: i piani sequenza. Da quest’anno all’università sto seguendo un corso di cinema e nel secondo semestre abbiamo iniziato a fare lezioni più tecniche, cioè il professore ci sta spiegando i vari tipi di inquadrature, il montaggio e anche la sceneggiatura.
Il piano sequenza stravince agli Oscar. Da Birdman a Hitchcock: 7 famosi "long take" della storia del cinema. La scorsa notte l’Academy, composta dai vertici del cinema hollywoodiano, ha assegnato gli Oscar, il massimo riconoscimento cinematografico internazionale, spesso molto discusso e al centro di polemiche a proposito della velata parzialità e dei gusti “classici” dei giudici.
Quest’anno non sembrano però esserci dubbi sul reale valore dei film vincitori, in particolare della pellicola protagonista della serata, Birdman (o L’imprevedibile virtù dell’ignoranza) che, rispettando le previsioni, ha fatto incetta dei premi più ambiti: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia. Grande vincitore è stato il regista di Birdman, il messicano Alejandro González Iñárritu, già autore di film ormai cult come 21 grammi e Babel. Woody Allen e il piano sequenza.
Iniziare a scrivere un articolo riguardo un signore su cui è già stato detto praticamente tutto, sembra impossibile.
Si fatica a trovare un argomento interessante su cui parlare, che non sia già stato affrontato da altri. Ma soprattutto sembra difficile cercare anche solo di sfiorare dei concetti e delle tematiche trattate nelle sue opere avendo a disposizione così poche righe. Sarebbe un tentativo inutile e presuntuoso. Per questo non faremo niente di tutto ciò.
Quello che ci proponiamo è di illustrare servendoci di pochi esempi alcuni degli utilizzi del piano-sequenza utilizzati da Woody Allen.Piano sequenza:un’inquadratura che coincide con la durata di una sequenza, ovvero una sequenza interamente composta da una sola inquadratura. Prenderemo in considerazione in particolare quattro film: Annie Hall (1977), Manhattan (1979), Husbands and Wives (1992), Match Point (2005). Il piano sequenza: tecnica e magia su schermo. Forse avete già visto il recente, bel video del Sunday Times che in un unico, fluido piano-sequenza evoca diverse icone della cultura moderna (il pensatore di Rodin, Forrest Gump, Mad Men, la creazione di Adamo di Michelangelo, le Iene di Tarantino, i Daft Punk) per annunciare il restyling della propria sezione cultura ed enfatizzarne l’idea-chiave: la connessione tra fenomeni culturali assai diversi.
In sostanza, si tratta di girare un’intera scena senza interruzioni – e dunque senza realizzare e montare inquadrature diverse – muovendo la macchina da presa sul set alla ricerca dell’azione, che così nasce sotto gli occhi dello spettatore: guardatevi quel che riesce a combinare Orson Welles nella scena di apertura de L’Infernale Quinlan. Fuck the Continuity. Ranking The 20 Greatest, Most Celebrated Long Takes. This weekend, “The Raid 2” opens, in all its chop-socky glory, in limited release and will expand in the weeks to come. Continuing on from the original “The Raid,” though by all accounts (ours included) creating fight scenes even more fluid and flabbergasting than its predecessor (which was pretty much all one fight scene), it employs many takes of above-average length to give an extra edge of realism and dynamism to the old ultra-violence.
This approach characterized Gareth Evans' shooting style last time out too and still feels like a refreshing counterpoint to the hyper-kinetic Michael Bay school of editing, which often feels like it’s hiding as much as it’s showing. But if the use of long takes in action sequences is still a relatively novel phenomenon, the cinematic history of the extended take in general is much longer and we thought we’d take this opportunity to choose our favorites.
Un pianosequenza lungo come le coste della Croazia – Club Cinematografico Triestino.