Tecnologie e CLIL (Content and Language Integrated Learning) in un percorso internazionale di formazione online per docenti – BRICKS. A INDIRE, Roma, l.cinganotto@indire.it b ITI Giordani Striano, Napoli, danielacuccurullo@gmail.com scarica la versione PDF del lavoro L’uso pervasivo delle tecnologie nella didattica quotidiana, divenuto ormai elemento imprescindibile nella progettazione del docente di ogni disciplina, ha inevitabilmente comportato un ripensamento delle modalità di insegnamento delle lingue straniere, nonché dei contenuti disciplinari in lingua straniera secondo la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning).
Il contributo descrive una iniziativa di formazione gratuita online in contesto internazionale promossa dalle autrici tra il mese di gennaio e febbraio 2016, che ha riscosso l’adesione di circa 5.000 docenti e formatori di tutto il mondo. CLIL e tecnologie La metodologia CLIL è entrata a far parte degli ordinamenti scolastici italiani con la Riforma del secondo ciclo, che l’ha resa obbligatoria in tutti i licei e istituti tecnici.
Week 1 (10-17 Gennaio, 2016) Brainstorming Surfing the net. Position Paper Glocus Scuola2.0. Progetti internazionali. Il progetto COACH BOT sperimenta una metodologia di e-learning innovativa che combina la tecnologia degli agenti conversazionali con un percorso didattico modulare creato ad hoc.
Il corso sperimentale di COACH BOT è rivolto a professionisti dell'assistenza sanitaria domiciliare, quali personale medico, infermieri, operatori sanitari e medici, che costituiscono il target group del progetto. Durante la partecipazione al programma, i corsisti sono supportati dell’agente conversazionale (virtual coach).COACH BOT, coordinato dal Consorzio FOR.COM. e gestito da un partenariato proveniente da sei diversi paesi (Italia, Danimarca, Regno Unito, Romania, Slovenia e Svizzera), prevede la sperimentazione del corso di formazione tra professionisti selezionati in ciascun paese partner. Il corso si focalizza su tematiche diverse, che spaziano dal campo medico a quello legislativo, etico e sociale.
Contatti: progettieuropei@forcom.it. Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione. Le scuole e in generale le istituzioni educative sono quanto di più conservatore esiste nella società.
La società cambia rapidamente, ma le scuole e il modo in cui i ragazzi imparano a scuola sono rimasti gli stessi per secoli. Per questo molte persone pensano che il concetto di scuola, così come l'abbiamo concepito fino ad ora, sia arrivato alla fine. Rete Animatori digitali e Team Innovazione dell'Umbria. Perché gli animatori digitali delle scuole devono “fare rete” La Regione Umbria ha avviato con gli animatori digitali delle scuole l’attuazione di un Programma biennale per lo sviluppo della cultura e delle competenze digitali attraverso l’incentivazione di progetti openness, sotto il coordinamento del CCOS (Centro di Competenza per l’Openness) istituito dalla Regione Umbria – ai sensi della l.r. n.11/2006 – per lo studio, la promozione e la diffusione di prassi e tecnologie sui temi open source, open data ed open gov, conformemente agli standard aperti internazionali.
Le azioni sull’openness sono considerate dall’Agenda digitale dell’Umbria un veicolo essenziale per la crescita sia delle competenze digitali specialistiche che della cultura digitale in generale (compreso l’e-leadership). Per avere un effetto strutturale sull’innovazione didattica nelle scuole è infatti necessario coordinare sul territorio gli sforzi e massimizzare gli effetti delle varie azioni del PNSD, del PON Scuola e dei POR regionali. Scuola digitale, la rete delle community è la risposta al gap formativo. Il 2016 è stato per la Scuola (digitale) un anno determinante, perché, seguendo le previsioni del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), molte delle azioni previste sui diversi capitoli (strumenti, competenze e contenuti, formazione, accompagnamento) sono state impostate, e così anche sono stati affrontati i punti chiave del PNSD.
In particolare, l’anno scolastico 2016/17 è stato il primo avviato con i nuovi piani di offerta formativa, in cui si è vista anche l’impronta chiara degli animatori digitali (la cui istituzione è forse l’azione che ha riscosso i maggiori consensi). È, in altri termini, un piano che si propone di proiettare la scuola nel pieno della trasformazione digitale della nostra società, ed è quindi, come naturale conseguenza, un piano che deve tener conto di agire in un sistema complesso come la scuola.
Un processo complesso che però può avere successo solo se sviluppato collettivamente, capillarmente, in un approccio a rete. Risorsa-libro.