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Le incredibili_2_attività_terzo_incontro

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Informazioni base per "Diario di un Maestro" Vittorio De Seta. Diario di un maestro. DIARIO DI UN MAESTRO - La scuola di Vittorio De Seta. Sembra ieri - almeno per chi c’era – eppure lo stacco dall’oggi è di circa quattro decenni. Tanti. E’ il 1973: anno in cui il governo decreta per sei mesi un inutile stato di austerità (tra gli altri provvedimenti cinema e teatri chiudono entro le 23.00, sui palinsesti del piccolo schermo cala il sipario alle 22.45), nascono le prime tv libere nonostante l’opposizione del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni.

Nelle domeniche di quell’anno vengono circuitati sulla tv pubblica (ancora in bianco e nero) sceneggiati che vengono visti da non meno di dieci milioni di telespettatori. Tratto dal romanzo “Un anno a Pietralata” del maestro Albino Bernardini, il film ha una storia che si sviluppa nella scuola elementare di una borgata degradata (il Tiburtino) della capitale. “Io ho dovuto scegliere tra una scuola aderente alla vita e una scuola aderente a questi libri – dice nel film il maestro D’Angelo – e ho scelto una scuola aderente alla vita”. Diario di un maestro - Wikipedia. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Due anni dopo l'uscita in tv, il film raggiunse le sale, scorciato a 135 minuti. Questa versione è stata selezionata tra i 100 film italiani da salvare[1]. §Trama[modifica | modifica wikitesto] In una scuola dell'estrema periferia romana, un giovane insegnante, nuovo dell'ambiente, invece di disinteressarsi della sua aula semivuota, decide di affrontare il problema del mancato rispetto dell'obbligo scolastico non in maniera burocratica, ma cercando per il quartiere i bambini che non frequentano le lezioni e dando a queste un assetto assolutamente atipico, quasi rivoluzionario per i programmi dell'epoca.

§Critica[modifica | modifica wikitesto] Trasmesso negli anni in cui esisteva solo la RAI, lo sceneggiato fu molto seguito e rese assai popolare Bruno Cirino come attore, nonostante la sua riluttanza a utilizzare la televisione come strumento di accrescimento della sua popolarità. §Note[modifica | modifica wikitesto] ^ Rete degli Spettatori. Mario Lodi. QUANDO I MAESTRI S'INCONTRANO di Carlo Ridolfi da NOTE MAZZIANE n. 4 ottobre-dicembre 2012 Il 10 novembre 1871, nel villaggio di Ujiji, sulle sponde del lago Tanganica, nell’Africa orientale, il giornalista inglese Henry Morgan Stanley, partito da Londra nel 1869, incontra il medico, missionario ed esploratore David Livingstone, che non dava più notizie di sé da tre anni, e lo saluta con l’impeccabile e famosissima frase: «Doctor Livingstone, I presume».

Cento anni dopo, nel marzo del 1971, Vittorio De Seta scrive sulle note di lavorazione del suo film Diario di un maestro: «Vado a trovare Mario Lodi, a Piadena. Un uomo straordinario». Noi non lo sappiamo. Nessuno di noi lo può sapere. Ma ci piace immaginare che esistano dei fili invisibili che favoriscono l’intreccio tra vite e persone e anime e menti e sensibilità. Vittorio De Seta nasce a Palermo, il 15 ottobre 1923, da una famiglia calabrese di nobili origini. Scrive: Il primo di questi documentari è Partire dal bambino. Carlo RIDOLFI. Diario di un maestro - Rai.tv - Fiction. Fondazione Gramsci Emilia Romagna | Bologna » Blog Archive Torna in DVD "Diario di un maestro" - Fondazione Gramsci Emilia Romagna | Bologna. “Diario di un maestro” venne caldeggiato e trasmesso dalla RAI nel febbraio del 1973, 290 minuti in quattro puntate domenicali, rilevando uno dei più alti indici di gradimento di sempre.

Fu un esperimento – come dice lo stesso De Seta – che non si proponeva di cambiare radicalmente le vite di quei ragazzi di periferia, ma di esplorare e verificare in che modo il sistema scolastico è capace di interrogarsi. Bruno Cirino, il maestro D’Angelo, è un evidente veicolo fisico della lezione della scuola di Barbiana di don Milani.

Alla fine è lui ad imparare più di qualunque suo alunno, perché scopre quanto possa essere inconsistente efalso recitare una poesia di Pascoli, quando non hai il bagno in casa e il tuo futuro si riassume nella speranza di uscire al più presto da un riformatorio. Al maestro supplente sono andati gli «scarti», gli indesiderati. Non vanno a scuola, i bambini, preferiscono dare la caccia alle lucertole. Clip del film da You Tube: Vittorio De Seta in “Enciclopedia del Cinema” Enciclopedia del Cinema (2003) di Mario Sesti De Seta, Vittorio Regista cinematografico, nato a Palermo il 15 ottobre 1923. Documentarista innovatore nell'uso del colore, nell'abolizione quasi totale della voce fuori campo e soprattutto nell'utilizzo del suono in presa diretta, in un'epoca in cui il cinema italiano praticava quasi esclusivamente la postsincronizzazione.

Nei suoi film ha dimostrato un'acuta e analitica capacità di osservazione e un senso rigoroso della composizione nel rappresentare specifiche dimensioni umane, inserite nel paesaggio socio-antropologico e nel contesto psicoanalitico-esistenziale. Di nobile famiglia calabrese, dopo una decisiva esperienza di prigioniero in un campo di concentramento tedesco tra il 1943 e il 1945 e dopo aver iniziato, e presto abbandonato, gli studi di architettura a Roma, decise di dedicarsi al cinema.

Il cinema di Vittorio De Seta, a cura di A.