La flipped classroom non è una moda! | docentiattenti
Il fatto che ultimamente se ne parli così tanto potrebbe indurre a pensare che si tratti solo di una delle stravaganti tendenze in ambito educativo che di tanto in tanto approdano qui da qualche paese straniero dove – peraltro – il sistema scolastico risulta profondamente diverso dal nostro come altrettanto diversa è la società e le persone che la compongono. Ebbene, questa volta non è così! E’ vero, la flipped classroom viene dall’America, dagli Stati Uniti per la precisione, e l’hanno “inventata” una decina di anni fa due insegnanti di chimica di un liceo del Colorado, Jonathan Bergmann e Aaron Sams. Preoccupati dall’alto tasso di assenteismo tra i loro alunni, ma soprattutto stanchi del tradizionale ciclo “lezione frontale + verifica” ripetuto monotonamente nelle loro classi – peraltro con una materia notoriamente poco “seducente” come la chimica – Sams e Bergmann si sono interrogati su come “vivacizzare” le proprie lezioni e rendere più attivi e partecipi i propri studenti. Mi piace:
A lezione di scuola innovativa
Dall’apprendimento collaborativo al debate, dal volontariato al fablab, dagli spazi costruiti per il benessere degli studenti ai libri autoprodotti: l’innovazione a scuola non passa solo attraverso la didattica ma si costruisce attraverso tanti strumenti, a volte anche banali, da adattare alla realtà dei ragazzi. “L’obiettivo è superare la scuola basata sulle competenze più basse, la comprensione e l’analisi, per arrivare a sviluppare qualità come empatia, collaboratività, creatività, autoimprenditorialità, le soft skill che sono poi quelle che oggi non riesce a trovare il mondo del lavoro”. A parlare è Lorenzo Newman, responsabile education di Ashoka, la rete transnazionale di imprenditori sociali, che ha scelto le prime cinque scuole d’eccellenza italiane in fatto di innovazione. Con l’obiettivo ambizioso di avviare un cambiamento dal basso del sistema scolastico attraverso il riconoscimento di una didattica innovativa in una logica di condivisione dei metodi e degli strumenti.
Tomorrow's Learning Today: 7 Shifts To Create A Classroom Of The Future
Tomorrow’s Learning Today: 7 Shifts To Create A Classroom Of The Future by Terry Heick For professional development around this idea or others you read about on TeachThought, contact us. Let’s take a look at this vague idea of the ‘classroom of the future.’ This is all subjective, but it’s worth talking about. Below are some ideas that are truly transformational–not that they haven’t been said before. And the best part? But therein lies the rub: Tomorrow’s learning is already available, and below are seven of the most compelling and powerful trends, concepts, and resources that represent its promise. The Challenge of Implementation It’s challenging enough to manage a traditional learning environment where the curriculum is handed to you, and meetings are set, and you’re simply there to manage; adding more ingredients to the mix seems like asking for trouble. None of it is really complicated—it just requires new thinking. Tomorrow’s Learning Today: 7 Shifts Of Future Learning 1. 2. 3. 4. 5.
Gli strumenti cloud per il cooperative learning
L'apprendimento cooperativo poggia sulla possibilità di utilizzare insieme un determinato strumento al fine di produrre dei contenuti in gruppo. L'uso degli strumenti cloud sicuramente rappresenta più di ogni altro un modo per mettere in pratica questa strategia didattica in molti contesti. Molti strumenti cloud consentono di scrivere contenuti a più mani, condividerli, elaborarli insieme anche stando i luoghi diversi o da postazioni diverse. Google drive consente di condividere dati ma soprattutto di editarli attraverso una vera e propria suite di applicazioni tutte funzionanti su browser. Un altro esempio di utilizzo è Prezi, uno strumento per realizzare presentazioni multimediali sempre con editor on line via browser. Tutti questi strumenti possono essere utilizzati anche con una proiezione generalizzata su LIM o con semplice proiettore.
About Us
There is a lot of video on YouTube. To give you an idea of how fast it is growing in two days of uploads it would take more than a decade to view all the video. YouTube also boasts over 700,000 educational videos in its EDU channel. While this leads to a lot of opportunity it can also be very overwhelming. We made creating a class on Teachem so simple it only take 30 seconds to get started. We believe teachem can do the same for teaching as blogging did for publishing. Best of all, it's free.
Dieci usi dello smartphone nelle mie lezioni
Non volevo scrivere questo articolo, perché mi sembra di dare più importanza al mezzo che al fine, ma mi pare che sia urgente fare un po’ di chiarezza su quella che sta passando come la morte dell’istruzione, per non dire la fine del mondo: l’apertura del MIUR verso l’uso del cellulare per scopi didattici. Che poi mi viene pure da ridere… io faccio usare il cellulare da anni e con ottimi risultati raccontandolo ampiamente in questo blog, ma all’improvviso tutti diventano esperti di didattica e sono pronti a proclamare ai quattro venti che lo smartphone rende stupidi e manipolabili (digitandolo compulsivamente sul loro cellulare). E allora vi racconto dieci utilizzi efficaci dello smartphone che ho sperimentato durante le ore di disegno e storia dell’arte, giusto per parlare di cose concrete. 2 – Leggere un articolo dal blogSpesso interrompo la presentazione per andare online a cercare un articolo del blog scritto apposta per approfondire un argomento.
54 Flipped Classroom Tools For Teachers And Students -
54 Flipped Classroom Tools For Teachers And Students by TeachThought Staff The flipped classroom has continued to enjoy momentum years after its introduction, speaking to its flexible nature, and to the need for a real change in thinking in how we think of time and space in education. Technology has been, more than anything else, the catalyst for the flipped movement. With YouTube now nearly as ubiquitous as the television in many homes, access to video content is more seamless than ever. Further, teachers have taken advantage of not just video channels but a collective video literacy to realize the potential of flipping the classroom. Below is a list 54 flipped classrooms tools for teachers and students–both equally important because in a flipped classroom, both teachers and students are consistently interacting with technology, often independently and asynchronously. 54 Flipped Classroom Tools For Teachers And Students
La prof domani non interroga: c’è il brainstorming! – Education 2.0
La prof domani non interroga: c’è il brainstorming! Capita spesso di dover assistere in classe ad un calo drastico dell’attenzione proprio nel momento in cui si comincia ad interrogare e ad effettuare una verifica delle abilità sui contenuti appresi dopo lo studio a casa. Eppure i docenti prima di iniziare la verifica orale di uno o due studenti, ricordano alla classe quanto ascoltare un compagno durante l’interrogazione potrebbe essere un modo per ripassare o per chiarire contenuti non appresi. Quello che accade in classe durante la classica interrogazione è quindi un coinvolgimento parziale: solo chi è sottoposto alla prova è davvero coinvolto o al massimo gli studenti seduti nelle prime file. La partecipazione e l’interesse sono infatti inversamente proporzionali alla distanza dello studente dal punto in cui siede il docente che cercherà in ogni modo di mantenere vivo l’interesse. Altro problema è quello di ciò che si verifica durante la classica interrogazione. Figura 1 (Fig.1-3).
IOSMOSI, connecting children. Imparare nuove lingue, condividendo la cultura con milioni di bambini
Quando il collaborative learning gaming è kids friendly. iOsmosi sembra un gioco, ma in realtà è una piattaforma di e-learning per bambini dai 3 ai 10 anni. Per iniziare serve un tablet o un pc connessi ad Internet, e al grido Conosci, gioca, impara! l'avventura prende il via. E si parte alla scoperta di nuovi mondi, usanze e tradizioni attraverso la condivisione della propria lingua. Si inizia selezionando la propria lingua e quella che si vuole imparare, la data e l'orario di inizio, con un'interfaccia e dei cartoon intuitivi, pensati appositamente per ridurre le interferenze dell'insegnante. Imparare da bambini per osmosi. Venuti al mondo, approcciamo alla lingua non mediante rigide regole grammaticali, ma grazie all'ascolto e al dialogo con genitori e altri grandi: praticamente per “osmosi”. Vuoi saperne di più?