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Indire, sito ufficiale

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Il 18 dicembre 2006, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato una Raccomandazione relativa a competenze chiave per lapprendimento permanente. Questo documento, si inquadra nel processo, iniziato a seguito del Consiglio europeo di Lisbona del 2000 e conosciuto come strategia di Lisbona, che ha come obiettivo finale quello di fare dellEuropa leconomia basata sulla conoscenza pi competitiva e dinamica del mondo (...). Per ottenere questo risultato, stata fissata (Consiglio europeo, Barcellona marzo 2002) una serie di obiettivi che devono essere raggiunti per il 2010, attraverso limpegno di tutti gli Stati membri e delle istituzioni europee, costantemente impegnate nel monitoraggio sui progressi fatti e nellindividuazione di ulteriori strategie da adottare.I 13 obiettivi, fanno riferimento a 3 finalit strategiche che coinvolgono tutti i settori dell'educazione e della formazione, nella prospettiva di dare vita a un sistema di apprendimento permanente. Related:  SUSSIDI DIDATTICI

La programmazione educativo-didattica del Consiglio di Classe. Alcune indicazioni e un modello. Erasmo Modica - La programmazione educativo-didattica del consiglio di classe è un documento che annualmente il Consiglio di Classe è tenuto a stilare e in cui vengono dichiarate tutte le azioni che intende intraprendere con la propria classe. Essa ha l'obiettivo di adattare tutte le indicazioni contenute nel P.O.F. dell'Istituto alla classe in questione, facendo riferimento anche a quanto stabilito nei vari Dipartimenti Disciplinari. Tale programmazione deve sempre essere coerente con gli obiettivi dichiarati nel Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituzione Scolastica e deve far sempre riferimento ai profili in uscita presenti nei documenti emanati dal Ministero dell'Istruzione. In linea teorica, i traguardi formativi per gli studenti di ciascun indirizzo in cui si opera, sono già stati elaborati dalle varie commissioni P.O.F. che, partendo dalle Indicazioni Nazionali, hanno avuto cura di contestualizzarle nella realtà territoriale in cui opera l'istituzione scolastica.

Valutare e certificare le competenze nella scuola ...: armonizzare i modelli di certificazione - Curricoli e saperi Un’analisi comparativa del linguaggio utilizzato per la formulazione dei livelli di certificazione delle competenze per il primo e per il secondo ciclo suggerisce qualche interrogativo in ordine ad una prospettiva di continuità e rende necessario probabilmente un intervento armonizzatore. Nel precedente contributo ho mostrato come sia possibile utilizzare il linguaggio della certificazione delle competenze per analizzare le competenze stesse in chiave didattica. Il primo ciclo, com’è noto (CM 3/2015), è chiamato alla sperimentazione di un modello di certificazione che ricalca le orme di quello già adottato dal secondo ciclo. Eppure il legislatore, rispetto al modello del DM 9/2010, ha apportato qualche ritocco di lifting e di sostanza, com’è possibile constatare dalla tabella comparativa (in rosso gli elementi di sostanza). Qualche osservazione sulle differenze sostanziali. Infine. In conclusione. ***Immagine in testata del Corriere del mezzogiorno

Stili di Apprendimento, stili cognitivi, stili di insegnamento: spunti utili per la didattica In questo post raccogliamo una serie di risorse che hanno a tema gli stili di apprendimento, gli stili cognitivi, le teorie dell'intelligenza che consideriamo un argomento molto importante nei contesti di insegnamento -apprendimento. Si tratta di 6 slides di Paolo Manfredini, riassuntive ma chiare ed esaustive sull'argomento. Interessante è l'ultima slide dove si presenta un prospetto a proposito di percezione, memoria e ragionamento. Interessante è anche la teoria triarchica dell'intelligenza proposta da Sternberg. Stili di apprendimento e sviluppo dell'intelligenzaSi tratta di un file di 23 pagine di Francesca Pedone.

Il tormentone della certificazione delle competenze Il tormentone della certificazione delle competenze[1] di Giancarlo Cerini Necessità di scelte coerenti Forse con troppa leggerezza si è affrontato in questi anni un tema affascinante, ma delicato e controverso, come è la “certificazione delle competenze”. In Italia il tema è sorto nel decennio scorso in relazione alla riforma degli esami di maturità (in cui si richiede di certificare le competenze dei maturandi in uscita) ed agli sviluppi dell’autonomia, con l’emergere dei temi del successo formativo, del curricolo e della personalizzazione dei percorsi formativi. Da ultimo va ricordato anche la previsione normativa contenuta nel decreto legge 137/08, poi convertito con modifiche marginali nella legge 169/08, di utilizzare il voto in decimi oltre che per valutare apprendimenti e comportamenti (nel primo ciclo), anche per “certificare” le competenze. Tra autonomia delle scuole e modelli nazionali Perché certificare? Il valore formativo della certificazione Tra standard e personalizzazione

Didattica della storia | Bibliostoria In questa pagina troverete delle interessanti risorse sulla didattica della storia1. Leggi i i post che pubblichiamo sull’argomento sul nostro blog (clicca sulla colonnina a destra “Categorie”, “Didattica della storia”). 2. ATLANTIDE: STORIE DI UOMINI E DI MONDI Sito della trasmissione di LA7 dedicata a uomini ed avvenimenti che hanno cambiato il corso della storia. BIGnomi Progetto curato da RAI.tv e ospitato sul sito medesimo. CORREVA L’ANNO Portale del programma televisivo in onda su Rai3 dedicato al XX secolo. HISTORY CHANNEL Sito del canale televisivo Sky tematico interamente dedicato alla storia. MELAstudio Web TV realizzata dall’Università degli Studi di Bologna. RAI SCUOLA Sito del canale tematico realizzato da Rai Educational in collaborazione con Rai Teche. RAI STORIA Sito del canale tematico di RAI EDUCATIONAL in onda sul digitale terrestre. SUPERQUARK Sito della trasmissione televisiva SuperQuark, popolare magazine televisivo di scienza, natura e tecnologia. 4. Mi piace:

Facciamo una mappa insieme! Ho già parlato di mappe per la visualizzazione della conoscenza in questo post e in quest’altro, ma non mi sono mai soffermata sul loro iter di realizzazione, sulle fasi necessarie per passare dal testo scritto alla mappa vera e propria. Premetto che le mappe che faccio realizzare in classe sono una via di mezzo tra quelle mentali e quelle concettuali (presentano una struttura a rete come quelle concettuali ma, come quelle mentali, non contengono preposizioni verbi o altro nei collegamenti); dunque non prendete questo post per una guida rigorosa: voglio solo raccontarvi il mio metodo con un esempio pratico. Ipotizziamo di dover fare una mappa partendo da un testo di storia dell’arte, ad esempio questo documento sul Colosseo preso dal sito della Soprintendenza di Roma. Ecco il testo in questione. Download (PDF, 774KB) Leggiamolo con attenzione ed evidenziamone gli aspetti fondamentali, quelli che potrebbero servirci se volessimo fare un riassunto. Download (PDF, 911KB)

Chi ha creato Superman: la storia di Joe Shuster e Jerry Siegel - Lo Spazio Bianco Speciale: Superman: speciale 75° anniversario Joseph Shuster nacque in Canada, nella città di Toronto, il 10 Luglio 1914. La sua famiglia, non proprio benestante, nel 1924 si trasferì a Cleveland, nello stato americano dell’Ohio; questo semplice trasferimento, seppur non lontanamente associabile a un evento epocale (quasi lo stesso clima e poco più di 400 km di distanza, che sono davvero poco in una nazione come l’America), è un qualcosa che inciderà molto sul corso della vita di Joe e, senza voler esagerare, anche sul corso della storia (del fumetto, della cultura nordamericana). I genitori di Joe erano l’ebreo olandese Julius e la sua moglie russa Ida, anch’essa ebrea. Veduta aerea di Toronto negli anni Trenta. Jerome Siegel condivide con l’amico Joe l’anno di nascita, il 1914, ma è nato e vissuto sempre a Cleveland. The Reign of the Super-Man, apparso su Science Fiction. Shuster e Siegel al tavolo da disegno. La copertina del primo numero di Action Comics (1938).

Materiali didattici per la scuola secondaria Isole Misteriose, Robinson Crusoe: l'isola che non c'era una realt - GlobalGeografia Robinson Crusoe: l'isola che non c'era è una realtà Quanti di noi hanno sognato almeno una volta nella vita di ripercorrere l'avventura del protagonista del film "Castaway", costretti dalle circostanze a vivere un'esperienza survival, abbandonati su un'isola deserta? Il romanzo "Robinson Crusoe" non è unicamente il frutto della fantasia dello scrittore Daniel Defoe, ma si ispira a una vicenda realmente accaduta. La storia vera si svolge a Mas a Tierra, nell'arcipelago di Juan Fernandez, circa 670 Km ad ovest della costa cilena. Il gruppo, composto da tre isole, scoperto nel 1574 dal navigatore Juan Fernandez nel giorno di Santa Cecilia (22 novembre), venne battezzato senza molta fantasia dallo scopritore spagnolo "Islas Santa Cecilia". Siamo nel 1704, in pieno Oceano Pacifico, tu Alexander Selkirk, incarnazione dei nostri sogni avventurosi di solitudine, sei un giovane corsaro scozzese di 24 anni, dal carattere orgoglioso e combattivo. Map Data Map

Stalin Il suo vero nome è Iosif Vissarionovich Dzhugashvili, ma il mondo lo conosce come Stalin: in russo, “d’acciaio.” Un soprannome che esprime la durezzadi una figura chiave del Ventesimo Secolo. Stalin nasce il 18 dicembre 1879 a Gori, in Georgia, uno degli Stati che compongono l’impero russo. In quegli anni l’impero è governato dallo zar Nicola II Romanov: operai e contadini vivono in condizioni drammatiche. E’ l’inizio del suo cammino verso il potere indiscusso. Ma questo sviluppo straordinario è accompagnato da una politica autoritaria e violenta. Dopo la sconfitta di Hitler, nel 1945, l’Unione Sovietica siede al tavolo dei vincitori insieme alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti.

Un Lapbook di gruppo! Come ben sapete un Lapbook è una cartelletta piena di minibooks. Di solito viene realizzato da ogni alunno, che poi lo conserverà per studiare e ripassare… Tuttavia questa settimana ho provato a creare qualcosa di più complesso, un Lapbook di gruppo. Nella mia quarta stiamo affrontando le antiche civiltà, così, dopo aver realizzato il Lapbook (personale) sui Sumeri ci siamo trovati a studiare Babilonesi, Ittiti e Assiri… argomento che il libro tratta in 8 pagine e che è carente di molti dei punti presenti nel Lapbook sulle civiltà: molti minibooks sarebbero rimasti incompleti, così è nata l’idea di creare un unico Lapbook. Purtroppo però il modello che avevamo non si prestava a raccogliere le informazioni di 3 civiltà, si sarebbe sicuramente creata molta confusione. I bambini si sono divisi in 5 gruppi e ogni gruppo ha preso in esame una parte del testo (già letto e analizzato insieme). I gruppi erano così suddivisi: – gruppo 1: linea del tempo – gruppo 2: la città di Babilonia Mi piace:

STORIA - III media Mappe concettuali dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale - Mappa n°1)1940: L'Italia dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna1943: Armistizio, 8 settembre Italia divisa in due: - Repubblica di Salò (al Centro-Nord, con i tedeschi) - Regno d'Italia (a sud, con gli Alleati) (periodo dal 1940 al 1943) -Mappa n°2) La fase più drammatica della guerra per l'Italia: dal 1943 al 1945.La Resistenza: i partigiani, la resistenza civile, il Comitato di Liberazione Nazionale (CLN); La risposta tedesca: le rappresaglie, drammatiche vendette nelle quali erano coinvolti civili innocenti. Il 25 aprlile 1945: i partigiani riuscirono a scacciare i tedesci dalle città del Nord, mentre gli Alleati conquistavano il Nord Italia. (periodo dal 1943 al 1945)

Le mappe concettuali CHE COSA SONO Una mappa concettuale è una versione, piuttosto elaborata, del tradizionale "schema"; essa si presenta come un insieme di bolle contenenti brevi caratterizzazioni di concetti e collegate tra loro. Una differenza evidente dagli schemi tradizionali sta nel fatto che la mappa concettuale deve rispondere a requisiti "formali" un po' più stretti. Si tratta però della differenza meno importante; la differenza principale sta infatti nell'uso che si fa delle mappe concettuali. Riflessioni Nel lessico comune possiamo incontrare diversi termini che vengono occasionalmente utilizzati in modo indifferente per cui è opportuno precisare alcuni termini: rifacendoci a "Sistemi/strumenti di rappresentazione mentali della conoscenza" (Bargero): SINTASSIUna mappa concettuale rappresenta graficamente una rete di relazioni tra concetti. Normalmente, i collegamenti presenti nella mappa sono del tipo "da padre a figli"; da un nodo superordinato ad uno o più nodi subordinati. Secondo Ausubel: 6.

apprendimento cooperativo, cooperative learning, unità di apprendimento, insegnanti, Abilidendi, formazione e consulenza, scuola, comunità, competenze sociali

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