La narrazione come dispositivo conoscitivo ed ermeneutico - M. Striano Pratiche narrative per la formazione Francesca Pulvirenti (a cura di) M@gm@ vol.3 n.3 Luglio-Settembre 2005 maura.striano@unina.it Professore Associato di Pedagogia Generale e Sociale, Dipartimento di Scienze dell’educazione e dei processi cultura li e formativi, Università degli Studi di Firenze; Dottore di ricerca in Scienze dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Perugia; Laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. La narrazione è, come sottolinea Bruner, il primo dispositivo interpretativo e conoscitivo di cui l’uomo -in quanto soggetto socio-culturalmente situato- fa uso nella sua esperienza di vita (Bruner, 1988, 1992). Attraverso la narrazione l’uomo conferisce senso e significato al proprio esperire e delinea coordinate interpretative e prefigurative di eventi, azioni, situazioni e su queste basi costruisce forme di conoscenza che lo orientano nel suo agire. La ricerca narrativa si sviluppa su diversi piani ed a diversi livelli.
Content curation: ricerca, selezione, apprendimento La content curation, secondo Robin Good, esperto in materia, è “l’arte di selezionare il meglio”. Una vera e propria metodologia di ricerca, raccolta, organizzazione e cura delle informazioni, utile a condividere risorse su specifici argomenti. Attività che mi appassiona molto e che, a pensarci bene, ho sempre svolto senza esserne pienamente consapevole… photo credits: Patrick Goethe via unsplash.com Sto parlando, in particolare, dell’abitudine di ritagliare, suddividere e archiviare pagine di giornali, trafiletti, immagini e chi più ne ha più ne metta. Produrre contenuti, infatti, è solo una parte del mio lavoro: prima di scrivere un articolo è necessario uno studio approfondito dell’argomento da trattare. Content curation: aggiornarsi e aggiornare Personalizzare i contenuti Cercare le fonti, selezionare le più valide, suddividerle per tema: un lavoro certosino, che acquista valore se arricchito da ulteriori informazioni e commenti. Content curation: canali e strumenti
Content curation tipologie | whymarghette La cura dei contenuti è una pratica molto diffusa all’interno di una content strategy e del marketing online più in generale, ma può essere utilizzata nel piccolo anche dagli appassionati che vogliono tenere monitorati specifici argomenti. La necessità di dover cambiare un apparecchio tecnologico, ad esempio, potrebbe farci diventare dei piccoli esperti qualora la nostra ricerca non si limitasse solo al prezzo e ai distributori, ma comprendesse anche le caratteristiche dei singoli componenti, le differenze tra i materiali impiegati, la compatibilità con altri sistemi operati, eccetera. Collezionare informazioni accresce nel tempo le nostre competenze sulla materia rendendoci agli occhi degli altri autorevoli in un determinato settore. Questo è solo uno dei vantaggi portato dalla content curation; un altro è attirare traffico al proprio sito o blog. Tuttavia con l’enorme produzione quotidiana di materiali non sempre di qualità, può risultare difficile individuare contenuti di valore.
Storytelling step by step – PNSD Sardegna (#PNSDsar) – Formazione Animatori Digitali inCondividi (Contributo originale di Anna Rita Vizzari) Le sezioni in cui si articola il presente contributo sono le seguenti (cliccando si approda alle singole sezioni): A) Che cos’è e a che cosa serve lo Storytelling. B) Tipologie di “prodotto” di Storytelling. C) Fasi e step dello Storytelling. D) Strumenti utili per lo Storytelling. Lo Storytelling è il procedimento del narrare una storia con obiettivi precisi: Qua ci interessa particolarmente il Digital Storytelling, ossia la narrazione che viene effettuata con strumenti digitali: questa categoria a volte viene considerata di per sé stante e altre volte viene considerata comprensiva di altre fra quelle sotto riportate, il cui nome fa riferimento al medium o allo strumento al quale si ricorre per la narrazione. Quali tipologie di “prodotto” si possono realizzare con il Digital Storytelling? In genere, quando si parla di prodotti legati allo Storytelling si individuano 3 fasi: 1) Pre-produzione, 2) Produzione, 3) Post-produzione.
Penna Blu - Sara Durantini: Cura dei contenuti Questo è un guest post scritto da Sara Durantini. Scrivere sul web non è cosa semplice. Ne ho parlato nel precedente guest post, indicando le linee guida per presentare informazioni il più possibile complete. Ma per essere tale, l’informazione deve essere curata anche sul piano dei contenuti. L’argomento merita un post a sé. Premessa Quando si parla di cura dei contenuti ci si riferisce alla pratica attraverso cui vengono raccolti, analizzati e presentati contenuti informativi. Il discorso coinvolge tanto i blogger e i giornalisti quanto i cittadini che, occasionalmente, vogliono condividere notizie sul web. Operazioni preliminari Gli step da seguire per curare i contenuti: Raccogliere: cercare e ricercare, stilare liste, salvare le ricerche attorno a una notizia o informazione da condividere. Facciamo il punto Riflettiamo La guest blogger Autore: Guest blogger (48 articoli) Questo post è stato scritto da un collaboratore. Lasciami la tua opinione Nome e email devono essere reali.
retapedia / Curating Content for 21st Century Learning <<<Back to NMSTE Landing Page Presenters Susie Bussmann and Sandy Johnson The ever increasing tsunami of digital resources require educators and students be skilled curators of all types of content. Useful tools like Learn.ist, Diigo, Scoop.It, and Twitter combined with skills such as social bookmarking, following, tagging, and sharing, empower users to filter, organize, manage, and curate content. Digital Content Curation (DCC) It's the process of locating, gathering, organizing, and presenting digital content and presences around a specific theme or topic area. Content Curation Tools and Digital Content Curation in Teaching and Learning Teaching with Content Curation (the Journal, (Dec. 18, 2012. 21st Century School Feature). Infographic from eLearning Infographics. Digital Content Curation Strategies Digital Content Curation and 21st Century Learning
Storyboard That: The World's Best FREE Online Storyboard Creator Content Curation Primer Photo by Stuck in Customs What is Content Curation? Content curation is the process of sorting through the vast amounts of content on the web and presenting it in a meaningful and organized way around a specific theme. The work involves sifting, sorting, arranging, and publishing information. A content curator cherry picks the best content that is important and relevant to share with their community. Content curation is not about collecting links or being an information pack rat, it is more about putting them into a context with organization, annotation, and presentation. People and organizations are now making and sharing media and content all over the social web. Content Curation Provides Value from the Inside Out What does that mean for nonprofits and the people who work for them? For some staff members, content curation can be professional of learning. The Three S’s of Content Curation: Seek, Sense, Share Content curation is a three-part process: Seek, Sense, and Share. Getting Started
Curation As An Emerging Skillset | A 5 Step Guide | DK How to become a curation king / queen. Traditionally, a curator researches and puts together a collection which speaks to a narrative and / or serves a larger idea in art galleries and / or museums. In the current digital habitat, all can participate in this activity, so the challenge is honing the skills and leveraging the tools. Why? Because for you and the organisation / company you serve, curation will be at the forefront of: developing new ideas;broadening discussions;navigating and sifting through information to concentrate it into action;celebrating those in specific industries; plusuncovering / creating / deepening relationships to those that matter. How? Here we go: 1. Follow / learn from Tina or Jason or Maria or Shaun or the Open Culture peeps etc—rather just serving individual tastes, these guys are also aiming to inspire, educate, challenge, explode wonder, intrigue, curiosity, in their audience. 2. Online is a noisy place and it’s not simple to find the signal. 3. 4. 5.
DIGITAL STORYTELLING e CONTENT CURATION by Barbara Bevilacqua on Prezi Curation School Library Monthly/Volume XXIX, Number 1/September-October 2012 Curation by Joyce Kasman Valenza Joyce Kasman Valenza, Ph.D., is a teacher librarian at Springfield Township High School in Erdenheim, PA. Email: joycevalenza@gmail.com The Internet firehose analogy rings even truer today, twenty years after Internet access saw its beginning. Human Filters Help Digital curators can prevent oversaturation by filtering and diverting the onslaught and by directing what is worth sharing into more gentle and continuous streams. Blogger, author, and NYU professor Clay Shirky, in Steve Rosebaum’s Mashable post, "Why Content Curation Is Here to Stay" on May 10, 2010, describes the problem with traditional search and identifies the issue of filter failure: Curation comes up when search stops working. Human filters make a difference. Curators make sense of the vast amounts of content that are continually produced. Perhaps Albert Barnes was the ultimate curator for the pre-digital world. Conclusion
applicazione per documentare l'apprendimento Un percorso sulla didattica per competenze articolato in 6 passi per comprendere cosa sia, come possa essere implementata nella didattica e documentarsi sui temi e problemi che l'approccio per competenze chiama in causa. Ho scelto contributi di autori che per autorevolezza, chiarezza espositiva, ricchezza e completezza delle informazioni, potessero fornire un itinerario introduttivo al tema. Non sempre concordo con tutto quello che viene sostenuto in questi interventi intorno alle competenze, ma penso anche che tutti offrono spunti interessanti e stimolanti. Tutte le risorse sono liberamente fruibili e/o scaricabili. Il problema: cosa sono queste competenze? Le definizioni di competenza che vengono generalmente fornite risultano spesso insoddisfacenti perché: non si comprende il carattere specifico della competenza, che: o viene diluito, riducendola a una combinazione di conoscenze, abilità attitudini;o viene specificato come un generico "saper fare", magari in "contesti reali". 1. 1. 2.
22 forme di narrazione per scrittori e storyteller Quanti modi esistono per raccontare una storia? O, meglio, quante forme di racconto possiamo usare per la nostra storia? In ogni progetto narrativo va decisa anche la struttura del racconto – romanzo, racconto propriamente detto, dramma teatrale, storytelling, fino ai progetti transmediali – e le sue caratteristiche. In questo post ho elencato 22 forme narrative che possono essere utili a chi scrive, a chi deve raccontare per lavoro o per puro piacere personale. Libro-gioco o librogame (Gamebook) Un gamebook è un libro a lettura dinamica, potremmo dire, un libro in cui il lettore partecipa alla storia compiendo scelte in modo autonomo e non secondo le consuete regole impostate dall’autore. A differenza di un libro comune, quindi, il lettore non si limita a seguire la traccia delineata dall’autore, ma può far compiere ai personaggi altre azioni. Possiamo oggi parlare di due tipi di libro-gioco: i librogame cartacei e i gamebook digitali. Narrazione ipertestuale (Hypertext fiction) Spin-off
CONTENT CURATION Un divertente esercizio accademico cui si può giocare può essere quello di burlarsi della magica parola "inclusione", un must di chi voglia a qualsiasi titolo affermare una qualsiasi cosa intorno alle politiche scolastiche e alla didattica, si potrebbe anche dire che l'espressione "inclusione" costituisca l'ultima frontiera del "politicamente corretto" nella didattica parlata. Il fatto è che, a fronte di un sempre maggior dispendio di risorse e impegno per includere, il numero degli esclusi si mantiene costante. Pubblico quindi questo testo, che trovai tempo fa in rete, firmato da un certo Franco Margianni, pur non condividendo quanto vi si sostiene e per il troppo cinico sarcasmo e per la polemica inconcludenza. Sospetto anzi che lo stesso nome dell'autore sia uno pseudonimo, dato che non ne ho trovato traccia in rete. D'altronde è pur vero. come diceva quel tale, che burlarsi di qualcosa è il solo modo di affrontarla seriamente. Come reagisce la politica scolastica a questo problema?