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Thron, il sito che cambia a seconda di chi lo guarda

Thron, il sito che cambia a seconda di chi lo guarda
Una tecnologia italiana permette di personalizzare siti, app e newsletter per renderli più adatti a chi li sta consultando Pubblicato Non un sito, ma tanti siti quante sono le persone che lo guardano. Siti in grado di adeguarsi, in tempo reale, agli interessi di ciascun utente, in modo da offrire a ognuno il contenuto più adatto e in linea con le sue aspettative. Nell’era della comunicazione personalizzata, la tecnologia tutta italiana del Predictive Content Recommendation, ideato e sviluppato dalla padovana Thron, appare come una vera e propria rivoluzione. Il concetto è molto semplice: perché un’azienda di scarpe deve far vedere lo stesso modello a tutte le persone che visitano il sito (o ricevono la newsletter)? Già, ma come si fa a cambiare il sito in tempo reale in base al tipo di persona che lo sta consultando? Qualsiasi contenuto caricato viene classificato in base agli argomenti che tratta. Vuoi ricevere aggiornamenti su questo argomento? Segui

http://www.wired.it/economia/business/2016/07/19/thron-sito-personalizzato/

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Digital World- Filter Bubble Digital World, il nuovo programma di Rai Cultura di indagine e riflessione sui cambiamenti legati alle tecnologie digitali. In dodici puntate, Matteo Bordone approfondisce vari temi, puntando l’attenzione sulle principali novità tecnologiche e le ricadute che queste hanno nei diversi settori, dall’informazione alla scuola, dalla società alla finanza, dall’ambiente alla salute. Il titolo della terza puntata è "Filter Buble". Un mondo disegnato intorno a noi, esattamente tarato sui nostri gusti: è quello della “bolla” creata dagli algoritmi che censiscono telematicamente le nostre preferenze, i nostri spostamenti, le nostre scelte. Matteo Bordone, in un viaggio a più tappe, ci spiega cos’è e come agisce la cosiddetta “Filter Bubble”.

Perché La Curation Trasformerà Il Mondo Dell'Educazione: 10 Ragioni C'è un numero crescente di nuove tendenze che stanno rivoluzionando rapidamente il mondo dell'educazione, offrendo nuove opportunità per rivedere e migliorare i ruoli e gli scopi di molte delle istituzioni già presenti (che probabilmente diventeranno presto obsolete e insostenibili agli occhi di chiunque). 1) Un Opprimente Abbondanza Di Informazioni Che Implora Di Essere OrganizzataL'obiettivo non è (e probabilmente non lo è mai stato) di imparare o memorizzare tutte le informazioni che percepiamo. Il solo concentrarsi sul loro vero significato sarebbe già troppo. L'obiettivo in realtà dovrebbe essere quello di "imparare ad apprendere", di capire dove andare a cercare le informazioni a noi necessarie e di imparare a capire quali parti di queste informazioni sono utili per apprendere o raggiungere un certo traguardo.Ecco perché i nuovi digital literacy skills hanno una così grande importanza. Il diploma è un metodo che non funziona più.

Quant'è grande Internet? Ecco qualche numero Qual è la dimensione del web? Per darvi un'idea, ogni secondo nel mondo vengono pubblicati circa 6.000 tweet, vengono fatte oltre 40.000 ricerche con il motore di Google, sono spediti più di 2 milioni di messaggi di posta elettronica. Numeri sfornati da Internet Live Stats, il sito di Real Time Statistics Project. Content Curation per l'Educazione e l'Apprendimento Un percorso sulla didattica per competenze articolato in 6 passi per comprendere cosa sia, come possa essere implementata nella didattica e documentarsi sui temi e problemi che l'approccio per competenze chiama in causa. Ho scelto contributi di autori che per autorevolezza, chiarezza espositiva, ricchezza e completezza delle informazioni, potessero fornire un itinerario introduttivo al tema. Non sempre concordo con tutto quello che viene sostenuto in questi interventi intorno alle competenze, ma penso anche che tutti offrono spunti interessanti e stimolanti. Le risorse sono quelle che io conosco, sono certo che esistano altri contributi interessanti e utili e quando ne verrò a conoscenza li segnalerò.

Fare ricerche in rete: 10 dritte per riuscirci Giusto per fare un esempio: a fine 1999, cercando la parola creatività con Virgilio (Google era appena nato e non era ancora così conosciuto) si trovavano 319 risultati. Nel 2004, cercando creatività con Google se ne trovavano oltre 604.000 (nel caso vi chiedeste come faccio a saperlo: ho conservato i dati). Oggi chi cerca creatività con Google trova 11.400.000 risultati. Content Curation e Didattica Un percorso sulla didattica per competenze articolato in 6 passi per comprendere cosa sia, come possa essere implementata nella didattica e documentarsi sui temi e problemi che l'approccio per competenze chiama in causa. Ho scelto contributi di autori che per autorevolezza, chiarezza espositiva, ricchezza e completezza delle informazioni, potessero fornire un itinerario introduttivo al tema. Non sempre concordo con tutto quello che viene sostenuto in questi interventi intorno alle competenze, ma penso anche che tutti offrono spunti interessanti e stimolanti. Le risorse sono quelle che io conosco, sono certo che esistano altri contributi interessanti e utili e quando ne verrò a conoscenza li segnalerò. Tutte le risorse sono liberamente fruibili e/o scaricabili.

Cos'è l'ignoranza elaborativa? Sei a Catania. Ti ci trovi per la prima volta. Dov’è il bancomat più vicino? Dov’è la farmacia notturna? La democrazione e l'epistocrazia ai tempi dei social network Tutti sappiamo come funziona il sistema democratico. O dovremmo saperlo. Il significato della parola è semplice: il governo del popolo. Il principio, declinato e applicato in maniere leggermente diverse nel mondo, è, semplificando all’estremo: a ogni cittadino corrisponde un voto. Ogni voto ha lo stesso valore. Secondo Jason Brennan, professore della Georgetown University e autore del libro “Against democracy” (Contro la democrazia) il dilemma della democrazia è che concedendo il voto alla massa, il singolo voto non è più significativo, rimane disperso nella marea di voti.

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