https://www.youtube.com/channel/UCTGi9L8UbkhVuni6jWQpyHQ
Related: RISORSE DIDATTICHE • Didattica innovativa e inclusiva • app didattica onlineStoria della Repubblica Italiana in sette mappe. Uno strumento per la programmazione didattica - Novecento.org Il mondo contemporaneo Periodizzare è formulare l’interpretazione fondamentale di un dato fatto storico. Dal punto di vista didattico, periodizzare è individuare i quadri fondamentali di una programmazione. Neoassunti a.s. 2018/19 - Approfondimenti Dalle Nuove misure per dare impulso alle competenze chiave e alle competenze digitali, al Framework Digicomp 2.1; #perchè e #come la Tecnologia1 per apprendere. Federica Pilotti Questo breve intervento vuole essere sia una riflessione sul concetto di “Tecnologia” sia una guida operativa su come sviluppare, valutare e progettare la competenza digitale a scuola.Il titolo mi impone di chiarire cosa intendiamo oggi con Tecnologia per metterci d’accordo e proseguire insieme. In maniera chiarissima il prof. Quindi una cosa è chiara per noi docenti, la Tecnologia non è più solo uno strumento, perché essere strumento presuppone la possibilità di scegliere di utilizzarlo o no: oggi questa scelta non c’è più. #perché
La scuola senza voti, ecco i tool della nuova didattica La valutazione degli apprendimenti nella didattica del XXI secolo si trova a fare i conti con un passato ingombrante e dalla forte connotazione storica e dall’altro con le nuove tendenze della scuola digitale, che puntano a valorizzare e potenziare le competenze, piuttosto che i contenuti. In questo breve contributo si vuole scoprire come i docenti possono modificare le prospettive della valutazione, dalla docimologia alle competenze, fino alla valutazione autentica e alle rubriche, anche grazie al supporto di software specifici. A livello normativo i documenti che governano la valutazione sono numerosi: vale la pena citare l’articolo 1, comma 2, del DPR 122/2009, dove si legge “La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche”. Scuola digitale, l’abbandono del voto
Coding - Toolbox - Coding - Toolbox Il modo più rapido per realizzare le proprie idee è dare istruzioni ai computer e ai tanti oggetti "smart" che aspettano solo di essere programmati per fare cose sempre nuove. La programmazione è una straordinaria palestra per esercitare in modo costruttivo la creatività e sviluppare il pensiero computazionale. Sempre di più si sta diffondendo nelle scuole italiane la pratica del "coding", l'uso intuitivo e interdisciplinare dei principi base della programmazione a supporto della didattica. Rai Cultura racconta il coding a scuola in 20 puntate condotte da Alessandro Bogliolo, coordinatore di Europe Code Week, campagna di alfabetizzazione promossa dalla Commissione Europea per la diffusione del pensiero computazionale. Insegnanti e alunni iniziano giocando insieme con noti strumenti di coding e finiscono per familiarizzare con i principali elementi della programmazione applicandoli in classe durante le normali attività didattiche. Le puntate per insegnanti sono suddivise in quattro parti:
Studenti, computer e apprendimento Il MIUR ha pubblicato di recente il documento di commento ai dati OCSE PISA 2012: "Studenti, computer e apprendimento: dati e riflessioni". Il testo formula un bilancio e avanza alcune riflessioni sul futuro. Merita soffermarsi su questo e quelle, infatti il primo presenta alcune informazioni importanti e sorprendenti, mentre le seconde ci dicono verso dove andremo. I paladini dell’informatizzazione saranno imbarazzati da alcuni dati che il testo riporta, come il seguente: Paesi in cui a scuola gli studenti dichiarano di usare limitatamente PC e tablet, come la Corea e Shanghai-Cina, vedono i propri studenti ottenere livelli molto elevati nel digital reading (cfr. p. 6), significativamente superiori a quelli ottenuti da studenti che spendono molte più ore al computer (per esempio quelli di Svezia, Danimarca e Australia). Un altro dato merita poi di essere richiamato.
Flipped Classroom. Un’introduzione per l’insegnante che vorrebbe, ma può? Se siamo soddisfatti del nostro modo di fare scuola; se pensiamo che i nostri studenti riescano a raggiungere gli obiettivi di apprendimento che l’istituzione ed noi come docenti dobbiamo far perseguire; se pensiamo che ciò che stiamo insegnando loro (principalmente contenuti, e competenze standard) avrà una ricaduta positiva nel loro futuro lavorativo e di cittadini; se pensiamo che i nostri studenti in classe ci seguano entusiasti, senza annoiarsi, e che imparino con profitto ed interesse, allora non abbiamo bisogno della FC: la Flipped classroom è un’inutile complicazione! La scuola di oggi è quella di 50 anni fa Mi piace molto la rappresentazione che M.
SCUOLA/ Digitale, studenti e prof: evitiamo di usarlo senza capirlo Ricerche, esperienze e nuove proposte sono state al centro degli incontri nell’area “Cdo for innovation” promossi dalla Compagnia delle Opere all’interno del Meeting di Rimini 2019 per tuffarsi, con uno sguardo critico, nel mondo dell’innovazione e dell’intelligenza artificiale. Tra questi l’incontro “A scuola di digitale. Il digitale a scuola” promosso da Disal, Diesse e CdO Opere educative, che si è svolto giovedì 22 agosto davanti ad un foltissimo pubblico di dirigenti scolastici, docenti, operatori di scuola, genitori nella Fiera di Rimini. A confrontarsi sul tema Pier Cesare Rivoltella, docente di tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento all’Università Cattolica di Milano, e Luca Botturi docente in media ed educazione presso il dipartimento formazione e apprendimento della Supsi di Locarno in Svizzera.
Didattica a distanza - Nuovo Coronavirus Questa pagina è un ambiente di lavoro in progress per supportare le scuole che vogliono attivare forme di didattica a distanza nel periodo di chiusura legato all'emergenza coronavirus. I dirigenti scolastici, secondo quanto previsto dal Dpcm dell'8 marzo 2020 , attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza, con particolare attenzione alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Da questa sezione è possibile accedere a: strumenti di cooperazione, scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole, webinar di formazione, contenuti multimediali per lo studio, piattaforme certificate, anche ai sensi delle norme di tutela della privacy, per la didattica a distanza.
D.S.A./BES: 50 software gratuiti per intervenire con efficacia Raramente si trovano docenti motivati e attivi come quelli del terzo circolo di Sanremo. La loro collaborazione porta ad una proficua condivisione di buone pratiche, auspicabile in ogni contesto scolastico. Questa volta mettono a disposizione un CD (prodotto nell'A.S. 2007/2008, decisamente avanti con i tempi!) con 50 software per l'intervento con alunni con D.S.A. o, in generale, con bisogni educativi speciali. Il lavoro è stato approvato dall'Associazione Italiana Dislessia ed è stato premiato come vincitore dal MIUR nell'ambito del progetto Innovascuola. Cliccando qui, invece, si giunge ad una sezione dedicata alla presentazione del prodotto, con le istruzioni per l'uso, la scelta dei programmi, l'introduzione al lavoro etc...
Disposizione dei banchi in classe: 8 idee per rinnovare lo spazio didattico Come si può cambiare la disposizione dei banchi della propria classe e rendere l’apprendimento più coinvolgente e, perché no, divertente e stimolante? Lo spazio, inteso come “contenitore fisico e materiale in cui si realizza l’insegnamento” è un elemento da non trascurare: è importante scegliere la disposizione dei banchi, la posizione della cattedra e l’uso delle pareti, in funzione anche della materia di insegnamento e del tipo di didattica che si vuole attuare. Ecco quindi le 8 disposizioni dei banchi che potete sperimentare nella vostra classe: FERRO DI CAVALLO Questa disposizione si rivela utile per lezioni frontali e discussioni in classe, perché permette di vedersi tutti in volto. È una buona soluzione anche per lezioni che prevedono l’utilizzo di LIM, perché permette di focalizzare l’attenzione degli studenti sullo strumento tecnologico e agevola l’interazione con esso, con il docente e con i propri compagni.
Come creare una lezione on line con Blendspace (VIDEO) Blendspace è una web app che rende possibile creare lezioni in modo semplice e veloce, raccogliendo e organizzando i materiali in uno spazio virtuale e condividendoli con i propri studenti. Come funziona Blendspace? L'insegnante svolge un lavoro di ricerca e di selezione delle risorse multimediali sul web. Le organizza e le condivide con la propria classe. Seguite le istruzioni nel video tutorial di Vittoria Paradisi. Vittoria Paradisi è docente di lettere e di sostegno, animatrice digitale, attualmente in servizio presso l'Ics "Michelini Tocci" di Cagli (Pesaro e Urbino), formatrice e appassionata sperimentatrice di strumenti didattici digitali e di nuove tecnologie come le flipped classroom.
Winpenpack: un coltellino svizzero di software pronti all'uso e gratis Ciò che andiamo a vedere adesso rappresenta una soluzione ad una serie di problemi spesso sottovalutati in contesto informatico: avere a portata di mano utility e applicazioni pronte all'uso per svariate funzionalità. Spesso a scuola ci capita di utilizzare pc su cui non abbiamo autorizzazione ad installare applicazioni o molto pi spesso ci capita di imbatterci in situazioni paradossali in cui vorremmo avere per le mani l'applicazione giusta ed anche gratuita.WinPenPack è un kit di centinaia di applicazioni portabili che possono essere utilizzate senza doverle installare sul pc ma eseguendole direttamente da una memoria esterna. L'obiettivo di WinPenPack è semplice: avere tutto in una pendrive pronto all'uso e utilizzabile su qualsiasi PC windows. Si presenta con un kit di installazione di circa 2 GB e necessita di una pendrive dedicata. Sono centinaia le applicazioni in esso contenute e suddivise per categorie. Le singole app portable sono comode anche da utilizzare in autonomia.
Traslocare gli studenti su un'aula virtuale: l'esperienza Nel primo episodio della quarta stagione di “Black mirror” un geniale inventore di videogame crea un gioco ad accesso esclusivo, ispirato a Star Trek. Goffo e remissivo nella noiosa vita reale, il protagonista si costruisce un’identità saggia e coraggiosa come comandante di una nave spaziale, che vaga nello spazio alla ricerca di avventure. Dopo aver rubato il dna dei colleghi d’ufficio meno amichevoli, li clona con una speciale stampante, per farli diventare i membri del suo equipaggio. I duplicati digitali si ritrovano così in un ambiente straniante, frutto della fantasia moralista e sociopatica del creatore: sono privati della loro identità sessuale, nonché di qualsiasi possibilità di ribellarsi alle crudeli volontà del comandante.