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Scritture tutto d’un pezzo. – Laboratorio di parole Tra me e loro non so dire chi fosse più agitato questa mattina. Il primo “scrittotuttodunpezzo”, ragazzi! Mica pizza e fichi! Lo scorso anno di carne al fuoco ne abbiamo messa parecchia: scrivere prima di scrivere, curva a campana, diamante della scrittura, tecniche di scrittura, strategie di revisione, libri letti, book talk, annotazioni di lettura, recensioni che più creative non si può… Parecchia carne al fuoco sì, ma cotta un po’ alla volta ed in tempi distesi: proprio come fanno gli scrittori. Oggi si è trattato di far mente locale e di provare a lavorare in tempi concentrati: di progettare, scrivere, revisionare, rileggere e copiare un pezzo nelle classiche tre ore del compito di italiano.
Orientarsi sotto le stelle «Quando sollevi lo sguardo verso il cielo stellato, il mondo prodigiosamente si trasforma.» Percorso didattico di “Orientamento narrativo” Laboratorio sull’albo illustrato “UNA SPLENDIDA NOTTE STELLATA” di Jimmy Liao Il laboratorio ha lo scopo di aiutare i ragazzi, attraverso la narrazione poetica e potente di Jimmy Liao e delle sue immagini, a ritrovare nel testo alcune delle inquietudini tipiche dell’adolescenza, a sapersi dunque rivedere in un libro, a ricercare in esso se stessi e una parte della propria vita. In adolescenza il percorso di riconoscimento della propria identità è fondamentale e spesso faticoso se non addirittura doloroso.
Il taccuino dello scrittore e del lettore Le nostre annotazioni! Prima di ogni annotazione scriviamo sempre: Luogo, data S (=scritto a scuola) oppue C (=scritto a casa) #hashtag (# + categoria dell'annotazione, ad esempio #spicchidivita, per conversazioni interessanti "captate" in giro). Il taccuino dello scrittore Il taccuino nel processo di scrittura Il taccuino si utilizza in tutte le fasi del processo: nella prescrittura per fare quello che Murray definisce “Collect and plan” Storyboard di Laura - I media L’officina di lettura, il reading workshop e un taccuino blu Premessa: metodi, modelli e strumenti, una falsa questione Competenze vs conoscenze, lezione frontale vs flipped class, learning by doing vs didattica tradizionale: e se la smettessimo una volta per tutte di fare i guelfi e ghibellini? Di inneggiare alle tecniche e agli strumenti o di demonizzarli tout court? Continuo a pensare che ciascuna lezione sia una relazione con gli studenti, una traduzione del sapere in sapere da conoscere, e quindi essa non possa dipendere solo dagli strumenti o da categorie pedagogiche. Dobbiamo riappropriarci del contesto e degli obiettivi concreti legati al nostro mandato istituzionale: non esiste un metodo efficace o non efficace a prescindere, ma contesti diversi, strumenti diversi e obiettivi diversi, con buona pace di certi facili dibattiti tra innovatori e tradizionalisti. Proverò a dimostrarlo con un esempio concreto, con la mia sperimentazione di quest’anno alla scuola secondaria di primo grado, partendo da lontano.
Il taccuino dello scrittore: must have. – Laboratorio di parole “Il taccuino è un luogo dove raccogliere idee, spunti, riflessioni, appunti. Permette di sperimentare in libertà, provare tecniche, riflettere sulla scrittura, sui libri e sul mondo. È dove scrittura e lettura si incontrano.” Jenny Poletti Riz. Il taccuino è spazio libero, è rampa di lancio, è un abbraccio, è una chiave potente per leggere e scrivere il mondo. Lo scorso anno i miei primini ed io ci siamo messi in cammino sul sentiero della Scrittura.
Storia di una comunità di insegnanti affamati e folli - Scuola Aumentata Di solito le mie sono storie di studenti. Ma questa volta vorrei raccontare una storia di insegnanti. Di insegnanti e social media. Che accoppiata pericolosa, si penserà… E magari si immagineranno le solite lamentele sulle condizioni della scuola e terrificanti post in sindacalese.