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Come organizzare attività di cooperative learning: il Jigsaw ~ Schoolkit - accompagnamento innovativo del PNSD

Come organizzare attività di cooperative learning: il Jigsaw ~ Schoolkit - accompagnamento innovativo del PNSD
Letto: 39265 volte Schookit prodotto da: Comunità scolastica In un tweet: Attività in gruppo coopertivo con esperti e argomenti divisibili in parti#Jigsaw #cooperativelearning Azione #15 – Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali applicate Competenze 29 aprile, 2016 Introduzione A cura dell’animatrice digitale Daniela di Donato @Dandiddi Destinatari: Docenti curricolari, docenti specializzati, Animatore digitale e Team dell’innovazione. Tipologia di scuola a cui è diretto: tutte le scuole di ogni ordine e grado Descrizione. E’ una tecnica ideata dallo studioso di apprendimento sociale Elliott Aronson, alla fine degli anni Settanta. Network e partnership (max 50 parole): Come e quali soggetti interni alla scuola o esterni puoi coinvolgere per svolgere questa attività? Specifica da dove si parte e dove finisce il processo che descrivi. Come procedere Scegli l’argomento Il docente sceglie un argomento, che deve poter essere diviso in parti, e lo annuncia alla classe. Materiali utili Related:  Didattica

Come preparare una classe al cooperative learning ~ Schoolkit - accompagnamento innovativo del PNSD Letto: 68931 volte Schookit prodotto da: Comunità scolastica In un tweet: Il cooperative learning è una modalità di apprendimento in gruppo, con interdipendenza positiva tra i membri, strutturata per raggiungere un comune(...) Azione #31 – Una galleria per la raccolta di pratiche Formazione 6 maggio, 2016 Introduzione Autore: A cura dell’animatrice digitale Daniela di Donato @Dandiddi, dandido@gmail.com Destinatari: Docenti curricolari, docenti specializzati, Animatore digitale e Team dell’innovazioneTipologia di scuola a cui è diretto: dalla terza elementare in poi Descrizione. Network e partnership: Come e quali soggetti interni alla scuola o esterni puoi coinvolgere per svolgere questa attività? Come procedere 1Pianificare attività che facilitino una relazione studente-studente La classe tradizionale è incentrata sulla relazione studente-docente o studente-compito. 5Far lavorare gli studenti a coppie Il primo aggregato di studenti è la coppia. Costi e risorse Link Utili for.indire.it Valutazione

Imparare a cercare su Google in 5 mosse Il comandamento numero uno dell’insegnante che lavora con la Rete dovrebbe essere: “Non darò per scontata la capacità di cercare informazioni su Internet“ Il peccato collegato al suddetto comandamento affonda le sue radici in due fattori: si crede che chiunque sappia utilizzare un motore di ricerca; noi stessi crediamo di saperlo utilizzare correttamente. Non è assolutamente un compito da sottovalutare. “Provare ad ottenere informazioni da Internet può essere come provare a bere un bicchiere d’acqua da un idrante“ Senza nessuno che insegni loro come fare ad operare una ricerca, i nostri alunni saranno tanti stolti in fila per dissetarsi con un idrante che getta fuori sempre più acqua. Magari, prima di illustrare i cinque punti, potreste far vedere in classe questo video, che spiega in maniera semplice e chiara il funzionamento di Google. Infine un’ultima cosa: qui di seguito trovate i principali operatori di ricerca di Google.

“Aula 3.0”. Un esempio di lezione: il Futurismo Il progetto ”Aula 3.0” fa diventare la classe flessibile, trasformandola in un laboratorio attivo di ricerca. La progettazione e l’attuazione di una classe flessibile implicano la correlazione di alcuni elementi fondamentali: l’organizzazione dello spazio fisico puntando su arredi funzionali agli studenti e alla didattica; l’uso delle nuove tecnologie della comunicazione; l’applicazione di metodologie innovative basate sul dialogo e sulla collaborazione tra insegnanti e studenti. Pochi mesi fa gli studenti dell’ITS “Luca Pacioli” di Crema, entrando nella propria classe, si sono trovati di fronte a una sorpresa: l’aula è priva di banchi e di cattedra; la classica lavagna nera (con i gessetti) è sparita. Lo sbalordimento è stato quello di trovarsi di fronte a un’aula arredata con tavoli colorati di forma circolare, scomponibili, adatti a essere utilizzati per il lavoro di gruppo. E ci sono anche i carrelli con le stampanti wireless multifunzione. Le sorprese non sono finite.

02 DOCENTI (COME AIUTARE ALUNNI DSA, LINEE GUIDA TUTTE LE MATERIE, USO DI LIM, IPAD) - dislessia-passodopopasso2 Search this site 2015 DOTT. DELL'ACQUA MIUR- PDP BES, SOFTWARE GRATUITI, REGISTRAZIONE LEZIONI ECC. — video Occhio alla didattica per competenze: l'educazione diventa addestramento e i contenuti si perdono «La conoscenza si propaga per contatto fra esseri umani, e sono i contenuti che ne assicurano il travaso da una generazione all’altra. (…) Da alcuni decenni è di moda credere che per insegnare, poniamo, la matematica o la storia, non basta conoscere bene queste discipline, ma è indispensabile praticare qualcos’altro, che le supera e le contiene: la didattica della matematica, la didattica della storia». Parola di Salvatore Settis, archeologo di fama mondiale. L’articolo, pubblicato il 15 marzo scorso sul Fatto Quotidiano ha fatto rumore, perché controcorrente rispetto all’onda di piena della “didattica per competenze”, tanto di moda negli ultimi decenni. «La didattica», afferma Settis, «tende così a diventare (…) una sorta di super-disciplina che pretende di superare o contenere tutte le altre. In favore della riflessione didattica Contro Settis si scaglia Antonio Brusa, Professore di Didattica della Storia all’Università di Bari. La conciliazione possibile Se vincono le “competenze”

Educational Transformation through Technology at MIT - TEAL In the late 1990s, educational innovations in teaching freshman physics, specifically a method called interactive engagement, were delivering greater learning gains than the traditional lecture format. These innovations were not lost on Professor John Belcher, teacher of first-year physics at MIT and one of the three principal investigators on the Technology Enabled Active Learning (TEAL) project. Belcher was grappling with the mismatch between traditional teaching methods and how students actually learn. Despite great lecturers, attendance at MIT's freshman physics course dropped to 40% by the end of the term, with a 10% failure rate. Even though MIT freshmen had good math skills, they often had a tough time grasping the concepts of first-year physics. In the TEAL project, Belcher teamed up with Co-Principal Investigators Peter Dourmashkin and David Litster to reformat the teaching of freshman physics at MIT with a new mix of pedagogy, technology, and classroom design. Leadership Video

Mirada Mirada is a convergence of perspectives focused on advancing the art and science of storytelling. We built our studio as a perpetual idea machine, a story engine, to engage broader audiences in better ways — and the highest level of this engagement comes from pioneering hybrid narrative experiences. Sometimes the experience illuminates the inherent story values of a brand. Sometimes it leads audiences to uncharted places. Sometimes it's just an incredible idea that needs to be realized, because it just does. We seek out these imagination-adrenaline rushes because they are the purest expressions of our core principles: mutual inspiration; inventing immersive story worlds; synthesizing archetypal oral tradition with modern technique; forcing arguments; cross-pollinating epiphanies; and fearlessly pursuing the horizon. John Fragomeni

Creare e Gestire Lezioni, Quizzes, Discussioni con i Video Un repertorio Didattico Pronto per l'Uso L'enorme quantità di video pubblicati sul web offre enormi opportunità dal punto di vista educativo. La visione in presenza o online di video a supporto del processo didattico, è solo la più elementare e ovvia di queste. Accanto alla possibilità di realizzare da soli e a partire da zero i propri video, vi è anche quella di sfruttare i video già presenti in rete e che costituiscono un repertorio didattico dall'enorme potenziale, basterebbe poterli modificare e adattare alle esigenze di docenti e studenti, per poterli utilizzare con profitto nel processo formativo. Il Problema: come Modificare i Video trovati sul Web per Integrarli nel Processo Formativo? Immaginiamo di avere individuato, tra i filmati pubblicati nei vari social network dedicati alla condivisione di video, alcuni che sono particolarmente indicati per la nostra attività di insegnamento, Quali opportunità ci si aprirebbero se potessimo renderli interattivi? 1. Recensioni Zaption Zaption

Classe Capovolta - FC e EAS - Esempi di flipped In questo spazio sono stati inseriti alcuni esempi di lezioni in modalità flipped sperimentate da alcuni docenti e condivise in rete. di seguito troverete una lezione svolta da me in una classe gweb nel 2012.ESEMPIO DI FLIPPED LESSONSCONTESTO: questa lezione è stata sviluppata con gli alunni della 3^ API settore chimico biologico dell'ISIS Ponti di Gallarate. ARGOMENTO: Spettrofotometria in assorbimento atomico. FASE 1: Ogni ragazzo dovrà accedere al mio sito www.smauro.it, che è libero senza alcun account, per visionare la lezione, generalmente si tratta di un video o di una semplice presentazione multimediale, tutto questo entro una data prestabilita.SMU (Supporto multimediale usato): per questa fase è necessaio disporre di un sito ma va anche bene una piattaforma tipo Moodle o Kairos dove è possibile appendere il materiale da visionare, potrebbe bastare anche un cloud ma con molti limiti di organizzazione dei materiali. (Qr_code_generetor)

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