Schoolkit - Materiali e PNSD Materiali e PNSD schoolkit 11 Ways to Use Technology in the Classroom The use of technology in the classroom is becoming more mainstream than ever. From using it as a way to gain resources and inspiration for lessons to leveraging the relationships with others in your Professional Learning Network (PLN) to find pen pals for your students, the benefits of using technology in and for the classroom are plentiful. However, it is also important to remember that access issues and outdated technology can create issues when integrating it in lessons. During the #TeachChat on Wednesday, June 26th, 2013, teachers voiced their concerns with using tech in the classroom. Connectivity issues, slow load time for devices, and limited access to apps and programs were among the top concerns.
Dieci usi dello smartphone nelle mie lezioni Non volevo scrivere questo articolo, perché mi sembra di dare più importanza al mezzo che al fine, ma mi pare che sia urgente fare un po’ di chiarezza su quella che sta passando come la morte dell’istruzione, per non dire la fine del mondo: l’apertura del MIUR verso l’uso del cellulare per scopi didattici. Che poi mi viene pure da ridere… io faccio usare il cellulare da anni e con ottimi risultati raccontandolo ampiamente in questo blog, ma all’improvviso tutti diventano esperti di didattica e sono pronti a proclamare ai quattro venti che lo smartphone rende stupidi e manipolabili (digitandolo compulsivamente sul loro cellulare). E allora vi racconto dieci utilizzi efficaci dello smartphone che ho sperimentato durante le ore di disegno e storia dell’arte, giusto per parlare di cose concrete. 2 – Leggere un articolo dal blogSpesso interrompo la presentazione per andare online a cercare un articolo del blog scritto apposta per approfondire un argomento.
“Persone online”, come il web ci ha cambiati negli ultimi 18 anni “Quando nel 1999 è stata pubblicata la prima edizione de la Psicologia di Internet (Raffaello Cortina, 2017, edizione italiana, a cura mia e di Stefano Moriggi) dominavano ancora le librerie di calce e mattoni”, così prende avvio la prefazione alla seconda edizione del volume di Patricia Wallace. Che non si tratti di una seconda edizione, ma di un libro integralmente nuovo lo dimostra, proprio, questo incipit. Dalla fine dello scorso millennio le tecnologie digitali della comunicazione sono, infatti, radicalmente mutate e con loro è cambiato radicalmente il nostro modo di interagire con esse e conseguentemente la nostra vita. In questi diciotto anni, il mondo è divenuto “digitale” e Internet è diffusa ormai quanto la luce elettrica. La psicologia della persona online: libertà di accesso e di critica e narcisismo
SIMONE ALIPRANDI BLOG: I materiali dei corsi per docenti e animatori digitali al De Pace di Lecce (aprile 2017) Come già segnalato in altro post, in questi giorni (da lunedì 3 a venerdì 7 aprile) sto tenendo dei corsi PON/FSE presso lo snodo formativo "Istituto De Pace" di Lecce. Si tratta di tre corsi rispettivamente rivolti a docenti, animatori digitali e personale amministrativo. Condivido in questo post i materiali da me utilizzati, ricordandovi che si tratta di documenti liberamente riutilizzabili in quanto rilasciati con licenza CC Attribution-ShareAlike (per dettagli aprire il link con la licenza presente in ciascun file). Lezione di lunedì 3 aprile - Docenti Lezione di martedì 4 aprile - Animatori digitali (parte prima) Lezione di martedì 4 aprile - Animatori digitali (parte seconda)
La Biblioteca di Babele di Borges e Internet La biblioteca di Babele su Internet. Internet è come la biblioteca di Babele? La Biblioteca è illimitata e periodica. Se un eterno viaggiatore la traversasse in una direzione qualsiasi, constaterebbe alla fine dei secoli che gli stessi volumi si ripetono nello stesso disordine (che, ripetuto, sarebbe un ordine: l’Ordine). Questa elegante speranza rallegra la mia solitudine. Ispirandosi al celebre racconto fantastico di Jorge Luis Borges La biblioteca di Babele, Jonathan Basile, scrittore americano, si è cimentato con successo nell’impresa di ricreare sul web la labirintica biblioteca che può ora essere consultata da tutti in un sito “infinito”: Library of Babel.
SIMONE ALIPRANDI BLOG: I materiali per il corso animatori digitali al Cairoli di Pavia Nei giorni lunedì 20, giovedì 23 e martedì 28 marzo sarò docente in un corso per animatori digitali sui temi della sicurezza informatica nella didattica e sulla gestione dei contenuti nella comunicazione web. Ho predisposto tre lezioni:la prima intitolata E-Safety: fare didattica in sicurezza | Sicurezza dati e privacy (definizioni e norme) la seconda intitolata Pubblicare e comunicare 1: gli ambienti del web | Il diritto d'autore sul web e sui social mediala terza intitolata Pubblicare e comunicare 2: gli ambienti del web | Conoscere e applicare correttamente le licenze open content Condivido in questo post i materiali utilizzati (che in sostanza consistono nelle slides e nei link in esse contenuti). NOTA: le slides, come d'altronde tutti i materiali da me prodotti, sono rilasciate sotto licenza Creative Commons, quindi sono liberamente riutilizzabili (nel rispetto delle condizioni della licenza).
byod Il BYOD impone di andare oltre le peculiarità dei singoli device e dei relativi sistemi operativi, concentrandosi sulle funzionalità, sulla capacità dei diversi device di interagire sulle stesse basi di condivisione cloud. Cloud dal quale non si prescinde quando si lavora, com'è nel BYOD, con device mobili. Di BYOD molto si è parlato nell'ultimo anno su siti internazionali. Wikipedia - Risorse didattiche aperte Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Versione in italiano del logo mondiale Risorse Didattiche Aperte Il termine "Open Educational Resources" è stato adottato la prima volta al forum UNESCO del 2002 sull'Impatto dei Contenuti Didattici Aperti per l'Istruzione Superiore nei Paesi in Via di Sviluppo, finanziato dalla William and Flora Hewlett Foundation. Le risorse didattiche aperte includono: