Il contenuto nuova moneta di scambio
Hai mai pensato a cosa sarebbe il web senza contenuto? Il contenuto è il cuore dello scambio di valore tra te e il tuo utente, è l’argomento di vendita delle tue strategie, è quello che si presta a essere condiviso, interpretato, confutato, immaginato, modificato, sinesteticamente “sentito”. Voglio ragionare con te partendo dall’infografica, di qualche anno fa, di Ogilvy: «Content is the new currency» ovvero il content è la nuova moneta di scambio. Nell’infografica si argomenta il titolo con 5 motivazioni che possiamo schematizzare così: Il contenuto viene condiviso e scambiato per creare valoreIl contenuto serve per acquisire fiduciaIl contenuto costruisce legamiIl contenuto è un patrimonioIl contenuto catalizza e unisce persone con gli stessi interessi
Content curation: organizzare e creare contenuti digitali – Didattica col Web 2.0
In Inglese Content Curation definisce l’attività di trovare, organizzare, annotare e condividere contenuti digitali ritenuti rilevanti e/o interessanti, sia relativi a un argomento specifico oppure un ambito, un pubblico di destinatari o segmento di mercato precisi. La Content Curation quindi si prospetta come strumento interessante e addirittura strategico per condividere informazioni, veicolare notizie, contenuti didattici. Di seguito propongo una serie di strumenti e siti web utili che potrebbero rivelarsi interessanti e gradevoli da adottare, sia a livello personale che in classe.Addict-o-matic – Permette di ricercare i migliori siti sul web, le ultime notizie, post blog, video e immagini.Curata – Curata è il fornitore principale di tutto il software per content curation per il marketing. Mi piace: Mi piace Caricamento...
Una ricerca su 376 milioni di utenti ci dice come leggiamo le notizie online
In questo ultimo lavoro, pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Science abbiamo analizzato il consumo delle news attraverso i social. Nei lavori precedenti abbiamo misurato l’effetto echo chamber (fenomeno di amplificazione di un'idea grazie alla sua diffusione in un sistema chiuso, ndr) sotto la spinta del confirmation bias (tendenza a discutere all'interno di sistemi chiusi di informazioni che già si conoscono, ndr). Come vengono lette le informazioni su Internet Le informazioni non sono processate in quanto vere, ma in quanto conformi ad una personale visione del mondo, a narrazioni.
Content Curation e Didattica
Un percorso sulla didattica per competenze articolato in 6 passi per comprendere cosa sia, come possa essere implementata nella didattica e documentarsi sui temi e problemi che l'approccio per competenze chiama in causa. Ho scelto contributi di autori che per autorevolezza, chiarezza espositiva, ricchezza e completezza delle informazioni, potessero fornire un itinerario introduttivo al tema. Non sempre concordo con tutto quello che viene sostenuto in questi interventi intorno alle competenze, ma penso anche che tutti offrono spunti interessanti e stimolanti. Le risorse sono quelle che io conosco, sono certo che esistano altri contributi interessanti e utili e quando ne verrò a conoscenza li segnalerò. Tutte le risorse sono liberamente fruibili e/o scaricabili. Il problema: cosa sono queste competenze?
Come nasce la filter bubble che ci rende sudditi
Fake news, post-verità e filter bubble: per larga parte degli addetti ai lavori, sono questi i tre nemici giurati della nostra epoca digitale. La causa andrebbe cercata nei social network, gli strumenti che generano questi fenomeni e sono responsabili in particolare della bolla di filtraggio: una gabbia rassicurante all’interno della quale, grazie all’intervento degli algoritmi, vediamo solo contenuti che confermano quelle che già sono le nostre credenze. Lungi dal mantenere la promessa originaria del web, ovvero offrire agli utenti un’informazione libera e diversificata, Facebook e compagnia non farebbero che mostrarci quello che vogliamo vedere, tenendoci ben al riparo da informazioni che potrebbero incrinare le nostre certezze e rendere la nostra esperienza sui social media meno confortevole. Ma è proprio così?
L'aggiornamento dei docenti nella "Cattiva Scuola"
Raccolta di Strumenti per creare Giochi Educativi Post pubblicato su Educational Technology and Mobile Learning dedicato all'apprendimento basato sul gioco - Game Based Learning. Se è sicuramente fuori luogo la riduzione dell'apprendimento a gioco, è però altrettanto vero che la dimensione ludica costituisce da sempre uno dei fattori costitutivi dell'apprendere in ambiti informali e nell'infanzia e può essere utilmente impiegato anche nell'istruzione formale e scolastica a condizione di abbandonare il manicheismo didattico e ogni forma di integralismo metodologico tipica di chi ripone la propria fede in questo o quell'altro approccio o metodologia.
Didattica Inattuale: “Il Diluvio informativo e il prendersi cura” di Gianfranco Marini
Posted on dicembre 12, 2017 by tutor lim Intervento di Gianfranco Marini al convegno “Chi ama la scuola la ribalta”, organizzato dall’associazione Flipnet il 20/10/2017 a Roma. Titolo dell’intervento “Il diluvio informativo e il prendersi cura”. Dalla cura dei contenuti alla didattica conviviale, percorso di “didattica inattuale” che muove dalla necessità di valorizzare la cura dei contenuti – sia per la sua valenza educativa
Metodo Montessori: meglio del digitale
Negli ultimi 10 anni le risorse della scuola pubblica sono state tagliate senza alcun pudore. Ormai lo sanno tutti. Nel giro di pochi anni le sono stati tolti 7 miliardi di euro e 150 mila operatori. L’unica voce che si è salvata da questa distruzione è stata quella che riguardava il settore tecnologico, o meglio, il settore della didattica digitale. Cos’è la LIM? Si è incominciato qualche anno fa con la cosiddetta LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) da far pervenire praticamente in tutte le scuole italiane.
Il web ha creato l'élite dei lettori cosmopoliti
Tra le tante nevrosi che possono affliggere la vita di un uomo, la mia è, tutto sommato, una delle più innocue. O almeno così mi auguro. Arreca al massimo un po’ di fastidio a chi, in quel momento, mi accompagna. La mia mania è questa: mi devo fermare davanti a ogni edicola. Ecco, l’ho detto.
L’obesità ai poveri, la dieta fitness ai ricchi. Vale anche per l’educazione
di Marco Morosini* Forse senza volerlo Michele Serra ha suscitato un ampio e confuso dibattito sulla stampa. Ho riletto più volte la sua Amaca del 20 aprile.
Dida-Tech: una community di insegnanti propone percorsi di cittadinanza digitale
Uno dei miracoli della rete è la possibilità di creare community professionali in grado di collaborare e condividere risorse su temi specifici. Quello che vado a presentarvi è uno di questi esempi, sotto forma di sito web, che suggerisco di archiviare tra i vostri bookmarks perchè potrete trovarvi un sacco di spunti interessanti. Si tratta di Dida-Tech, una community di insegnanti che si sono messi a collaborare sul tema fondamentale della cittadinanza digitale, con un'attenzione particolare all'uso delle tecnologie in una prospettiva di inclusione. E' stato messo a punto e declinato per ogni ordine di scuola il percorso didattico "Noi: Super cittadini digitali", per il quale è disponibile una cartella su Google Drive in cui potrete trovare i vari materiali, suddivisi per scuola dell'infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di I grado. Ecco, in anteprima, una presentazione che racconta l’inizio delle avventure di SuperKid. Dida-Tech
Squid: sticker e appunti, l'app sceglie le notizie in base ai tuoi gusti
I GIOVANISSIMI non leggono i giornali. È un dato di fatto confermato ogni anno dai numeri sulla diffusione della stampa. Anche le news online non li attirano particolarmente e uno dei pochi canali che può fare da traino sono le app. Tra i grandi aggregatori di notizie nessuno, a parte forse Feedly, ha puntato in particolare sui millennials. Ma a pensarci è stata Squid, applicazione per Android e iOs lanciata in Italia e in altri sei Paesi da sei giovani intraprendenti, tutti di nazionalità diverse, tra cui l’italiana Giulia Ranuzzi de Bianchi.