Corso di fotografia e cultura dell'immagine Luce naturale, luce artificiale ed esposizione Federico Salzani OTTURATORE Al momento dello scatto l’otturatore si apre, lascia scoperto il materiale sensibile per il tempo prescelto e quindi si richiude. Gli otturatori più diffusi sono: centrale, montato all’interno dell’obiettivo in prossimità del diaframma; a tendina (fig. 1), montato nel corpo macchina il più vicino possibile al materiale sensibile. L’otturatore a tendina è costituito da due tendine che possono aprirsi completamente lasciando scoperto tutto il formato del fotogramma: per i tempi lunghi oppure parzialmente, come una fessura che scorre sulla pellicola per i tempi brevi L’otturatore a tendina è tipico degli apparecchi reflex piccolo formato ed è presente su alcuni apparecchi di medio formato; ha il vantaggio di consentire tempi di posa molto rapidi (1/8000) ma limita l’uso del flash ai tempi più lunghi. LEGGE DI RECIPROCITÀ, CORRISPONDENZA FRA TEMPI E DIAFRAMMI La legge di reciprocità dice che:
Il glossario di Binomania | BINOMANIA Premessa: Consigliamo al lettore, prima di intraprendere la lettura delle recensioni, di leggere questo breve glossario, affinché possa prendere confidenza con la terminologia presente fra le pagine di questo sito. Angolato: Uno spotting scopes (cannocchiale) può essere venduto in visione dritta o angolata. Questa caratteristica dipende dall’uso di prismi differenti. Asferica-che. Aberrazione cromatica: I binocoli dotati di ottiche semplicemente acromatiche mostrano , osservando i dettagli con molto contrast,o dei colori spuri. Aberrazione sferica: Si evidenzia quando i raggi distanti dall’asse ottico sono focalizzati ad una distanza differente dalla lente rispetto a quelli che attraversano il centro del campo. Astigmatismo : Provoca una sfasatura della focalizzazione delle linee orizzontali rispetto a quelle verticali. Accomodamento visivo o adattamento visivo: E’ la capacità del sistema occhio-cervello di focalizzare a varie distanze. Binocoli con bussola: Tipici nel settore nautico.
Binocolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Un binocolo (dal latino bi-, due, e oculus, occhio) è uno strumento usato per ingrandire oggetti distanti, grazie al passaggio dell'immagine prima attraverso due adiacenti serie di lenti, poi attraverso dei prismi, che raddrizzano l'immagine stessa. Nel binocolo, le immagini sono visibili con entrambi gli occhi. Caratteristiche ottiche[modifica | modifica wikitesto] Prismi[modifica | modifica wikitesto] Binocolo con prismi a porro (sinistra) e a tetto (destra) I prismi restituiscono l'immagine della luce con il principio della riflessione totale interna. I prismi sono in genere di due tipi: - a prisma di Porro - sviluppati da Ignazio Porro e che hanno dato vita alla configurazione tradizionale usata in molti binocoli (nella foto, a sinistra). Parametri tecnici principali[modifica | modifica wikitesto] Schema ottico del binocolo a Porro1 - Obiettivo2-3 - Prisma di Porro4 - Oculare Altri parametri[modifica | modifica wikitesto]
Scegliere il binocolo: guida completa Il binocolo L’invenzione del binocolo è dovuta all’italiano Porro, che lo costruì nel 1850 riunendo due cannocchiali a prismi.I binocoli sono contraddistinti da due numeri (per esempio 8 x 30, 10 x 50, ecc…) che indicano il primo il numero di ingrandimenti (cioè la potenza dell’ingrandimento) e il secondo il diametro dell’obiettivo espresso in millimetri. Facciamo un esempio: se ho acquistato uno strumento marchiato 10 x 50 significa che il esso possiede 10 ingrandimenti (e quindi l’oggetto che si sta osservando appare come se fosse 10 volte più vicino) e che l’obiettivo (cioè la lente anteriore) possiede un diametro di 50 millimetri. Solitamente in commercio si trovano ingrandimenti che vanno da 4 a 25 x e diametri che vanno da 20 a 100 millimetri. Quelli che permettono ingrandimenti maggiori, e hanno quindi obiettivi più grandi, sono spesso troppo pesanti per essere utilizzati senza l’ausilio di un treppiede come supporto. Come scegliere il binocolo Caratteristiche tecniche del binocolo
il mio obiettivo 250mm è equivalente 9x (vero?) si leggono in giro per la rete certe affermazioni:confused: che condivido in parte :D "Ci siamo resi conto che molti lettori considerano la "x" come sinonimo di numero di ingrandimenti. In fotografia invece la "x" indica l'escursione dello zoom. Gli ingrandimenti si indicano invece in mm equivalenti (l'equivalenza va fatta rispetto alle 35mm) Ad esempio la Kodak DX6490 ha una focale minima (equivalente) pari a 38mm e una massima pari a 380mm. L'ingrandimento si calcola invece dividendo la focale equivalente per 50. Quindi con la convenzione usata in ottica la macchina in questione è in realtà una 0,76x - 7,6x! In ottica vale un'altra convenzione: se un binocolo ha 10x significa che ingrandisce di 10 volte! In questo sito eviteremo di fare confusione usando il termine zoom il meno possibile e comunque mai contro la convenzione usata in ottica! In ottica insomma le "x" non indicano la presenza di una focale variabile con escursione pari a tot. 1000/50=20 ingrandimenti ,,,20x appunto
Fotografia: Gli obiettivi per fotocamere In questa guida andremo a spiegare, in modo più semplice possibile, tutti i termini del mondo degli obiettivi per fotocamera L’argomento non tocca solo il mondo delle Reflex con le ottiche intercambiabili, ma anche il settore delle fotocamere compatte, delle bridge, delle mirrorless ed addirittura, in parte, dei telefoni cellulari. Quando si acquista una nuova lente o comunque una fotocamera, ci si trova davanti ad un settore pieno di parole molto specifiche e spesso di difficile comprensione. Meglio uno Zoom oppure un fisso? Grandangolo oppure teleobiettivo? Grandangolo, normale e teleobiettivo. La cosa più importante riguardo ad un’ottica è capire se si tratta di un grandangolo o di un tele. La lunghezza focale Abbiamo quindi capito che un grandangolo, un normale ed un tele sono sostanzialmente tre tipi di ottica davvero diversi fra loro. Si parte dai numeri piccoli. Arrivati a 50mm si trova l’ottica "normale". Continua dopo la pubblicità... Lo stabilizzatore d’immagine
Indice rapido dei migliori articoli su Tecnica Fotografica Blog Dati Personali (o Dati) Costituisce dato personale qualunque informazione relativa a persona fisica, identificata o identificabile, anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale. Dati di Utilizzo Utente L'individuo che utilizza questa Applicazione, che deve coincidere con l'Interessato o essere da questo autorizzato ed i cui Dati Personali sono oggetto del trattamento. Interessato La persona fisica o giuridica cui si riferiscono i Dati Personali. Responsabile del Trattamento (o Responsabile) La persona fisica, giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione od organismo preposti dal Titolare al trattamento dei Dati Personali, secondo quanto predisposto dalla presente privacy policy. Titolare del Trattamento (o Titolare) Questa Applicazione Lo strumento hardware o software mediante il quale sono raccolti i Dati Personali degli Utenti. Cookie Riferimenti legali
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Come usare la regola dei Terzi per realizzare splendide immagini creative – Creatività, Innovazione e Passione per il Bello La regola dei terzi è probabilmente la regola più conosciuta dai fotografi, amatoriali e professionisti, di tutto il mondo. Questa indica come posizionare i punti di interesse dell’osservatore attraverso la scomposizione dell’immagine in 9 rettangoli uguali, tracciando due linee verticali e due orizzontali in un’immagine divisa in tre parti verticali e orizzontali. La griglia è ultra conosciuta e presente in tantissime macchine fotografiche digitali e in molti programmi di fotoritocco (come Photoshop). Punti di messa a fuoco e la regola dei terzi Gli osservatori di una fotografia tendono a seguire un profilo a Z orizzontale nell’osservare un’immagine. Utilizzare la regola dei terzi per creare interesse visivo La regola della griglia di terzi dà la possibilità di creare un’immagine con aspetto perfettamente simmetrico, ma è importante utilizzare questa proprietà con cura. Un esempio di Graphic Design che utilizza la regola dei terzi Regola dei terzi in fotografia
LA GUIDA QUASI-DEFINITIVA SULLA COMPOSIZIONE FOTOGRAFICA “Se nel mirino vedi la persona lascia perdere.È il suo pensiero che devi ritrarre.”(Anonimo) Ogni grande fotografia è composta da tre elementi chiave: la composizione, l’illuminazione, e ovviamente, l’attimo in cui viene scattata. Prova tu stesso. Vai sul web, digita il nome di un fotografo che ami particolarmente, seleziona una fotografia, e osservala. Quale dei tre elementi chiave ti è rimasto più impresso? Quasi certamente la composizione. È la prima cosa che colpisce perché una foto non composta correttamente potrebbe rendere noioso un soggetto fantastico, ma una composizione ben fatta ha il potere di trasformare una situazione ordinaria in qualcosa di straordinario. Questo è il motivo per cui la composizione è la caratteristica più importante di una fotografia. Composizione significa letteralmente “mettere insieme”, quindi quando pensi a come comporre un’immagine, devi pensare agli elementi visivi che “metterai insieme” nella tua foto. “Testare” infatti, rimane la parola d’ordine! Come?