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Open educational resources

Open educational resources
UNESCO believes that universal access to high quality education is key to the building of peace, sustainable social and economic development, and intercultural dialogue. Open Educational Resources (OER) provide a strategic opportunity to improve the quality of education as well as facilitate policy dialogue, knowledge sharing and capacity building. Open Educational Resources are teaching, learning or research materials that are in the public domain or released with an intellectual property license that allows for free use, adaptation, and distribution. In 2001, the Massachusetts Institute of Technology (MIT), in an unprecedented move, announced the release of nearly all its courses on the internet for free access. With the support of the Hewlett Foundation, UNESCO created a global OER Community wiki in 2005 to share information and work collaboratively on issues surrounding the production and use of Open Educational Resources. Related:  martinap

Niente dispositivi tecnologici? Introduzione al B.Y.O.D. B.Y.O.D. è l’acronimo di Bring Your Own Device, ovvero “porta il tuo dispositivo” ovvero tablet, smartphone, notebook, etc. Il BYOD è nato in ambito aziendale, ed è tutt’oggi una tendenza molto in voga; ci sono addirittura degli studi che affermano che entro i prossimi tre anni quasi il 40% delle aziende non fornirà più dispositivi tecnologici ai propri dipendenti. Il motivo è presto detto: risparmio. Perché comprare centinaia di iPhone se i dipendenti ne hanno già uno? Riduzione dei costi e personale felice di poter continuare ad usare un oggetto tecnologico che già conoscono e padroneggiano; questi sono i punti di forza in ambito aziendale. Anche a scuola, soprattutto nei paesi del nord Europa e negli Stati Uniti, il BYOD sta riscuotendo sempre più successo, e le motivazioni non si discostano troppo da quelle che hanno portato le aziende a dire di sì ai propri dipendenti. Non tutti i dispositivi degli studenti sono compatibili tra di loro (Apple VS Android VS Windows?)

Open Courses for Free | Open Learning Initiative At Harvard Extension School, free and open learning is hardly a new concept. In fact, the Extension School was founded with this mission in mind: to create an affordable way for any motivated student to take courses at Harvard. We stay true to this mission today, offering several free courses and nearly 800 for-credit courses at reasonable tuition rates. Explore our series of free or low-cost courses below. In addition, you can also browse Harvard University's Digital Learning Portal, which features online learning content from across the University, both free and fee-based options. Video accessibility. Abstract Algebra In these free videotaped lectures, Professor Gross presents an array of algebraic concepts. The Ancient Greek Hero American Poetry from the Mayflower through Emerson Discover how the United States developed its own national literature with Elisa New, Powell M. Watch a video, in which Elisa New discusses the design of the HarvardX course and the topics covered. Bits China

Azione #6 - Politiche attive per il BYOD (Bring Your Own Device) ~ Schoolkit - accompagnamento innovativo del PNSD Risorse – a valere sull’azione “Ambienti per la didattica digitale integrata”Strumenti – tavolo tecnico; linee guida; Protocolli in Rete; accordi territorialiTempi di prima attuazione – Dicembre 2015Obiettivi misurabili – promozione di politiche BYOD nelle scuole; risorse destinate a livello locale e regionale, anche attraverso finanziamenti dedicati; numero di studenti raggiunti da politiche attive La transizione verso il digitale della scuola prevede un solido investimento per la creazione di ambienti digitali negli spazi delle scuole, promuovendo al contempo una visione di “classe digitale leggera”, perché ogni aula sia quindi pronta ad ospitare metodologie didattiche che facciano uso della tecnologia. La scuola digitale, in collaborazione con le famiglie e gli enti locali, deve aprirsi al cosiddetto BYOD (Bring Your Own Device), ossia a politiche per cui l’utilizzo di dispositivi elettronici personali durante le attività didattiche sia possibile ed efficientemente integrato.

Khan Academy Xamarin, Video Corso per creare una APP in Italiano | Sapere Web Letto 10 volte | Tempo stimato di lettura: 0 minuti, 43 secondi Con un codice condiviso basato su C#, gli sviluppatori possono usare gli strumenti Xamarin per scrivere applicazioni native Android, iOS e Windows con interfacce utenti native e condividere il codice su diverse piattaforme. Nel febbraio del 2016, Microsoft ha acquistato l’azienda, e dopo qualche mese, ha reso i prodotti Xamarin Studio gratuiti per sviluppatori e studenti. Con Xamarin oggi è possibile sviluppare un’applicazione nativa cross-platform in breve tempo. Scrivendo il codice una sola volta si ha la possibilità di sviluppare un’applicazione che funzioni sulle piattaforme iOS, Android e Windows. Grazie alla collaborazione con Francesco Bonacci, Microsoft Student Partner, è nato un corso in italiano suddiviso in 15 moduli con cui, partendo dalle basi, si impara passo dopo passo a sviluppare una applicazione mobile. Guarda la Prima lezione: Setup e Introduzione a Xamarin

Einstein’s Secret to Amazing Problem Solving (and 10 Specific Ways You Can Use It) Einstein is quoted as having said that if he had one hour to save the world he would spend fifty-five minutes defining the problem and only five minutes finding the solution. This quote does illustrate an important point: before jumping right into solving a problem, we should step back and invest time and effort to improve our understanding of it. Here are 10 strategies you can use to see problems from many different perspectives and master what is the most important step in problem solving: clearly defining the problem in the first place! The Problem Is To Know What the Problem Is The definition of the problem will be the focal point of all your problem-solving efforts. What most of us don’t realize — and what supposedly Einstein might have been alluding to — is that the quality of the solutions we come up with will be in direct proportion to the quality of the description of the problem we’re trying to solve. Problem Definition Tools and Strategies 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

Uscito il volume “Dall’aula all’ambiente di apprendimento” – Indire Hanno ancora senso le scuole composte da aule chiuse, collegate da corridoi di passaggio e setting d’aula, con alunni seduti dietro file di banchi? È possibile individuare delle soluzioni che tengano conto di quanto a oggi si conosce su strumenti, metodi e modalità attraverso cui i ragazzi possano apprendere efficacemente? Cosa ci suggerisce la ricerca educativa sulle caratteristiche degli ambienti dove gli studenti dovrebbero imparare a diventare cittadini consapevoli della società di domani? A queste domande cerca di dare risposta il libro “Dall’aula all’ambiente di apprendimento” a cura del presidente Indire Giovanni Biondi, del dirigente dell’Area tecnologica Indire Samuele Borri e di Leonardo Tosi, primo tecnologo dell’Istituto. Quindi l’obiettivo è creare una scuola che sappia accogliere, e anzi promuovere, l’innovazione metodologica e organizzativa che molti docenti, dirigenti scolastici e scuole stanno portando avanti autonomamente o in rete sul territorio. Altri link utili:

Self-Help for Adult ADD / ADHD: Tips for Managing Symptoms and Getting Focused Managing adult ADD / ADHD: What you need to know Adult ADD/ADHD can present challenges across all areas of life, from getting organized at home to reaching your potential at work. It can be tough on your health and both your personal and on-the-job relationships. Fortunately, there are skills you can learn to help get your symptoms of ADD/ADHD under control. Adult ADD / ADHD self-help myths You may be holding onto misconceptions about how much you can help yourself with adult ADD/ADHD. MYTH: Medication is the only way to solve my ADD/ADHD. FACT: While medication can help some people manage the symptoms ADD/ADHD, it is not a cure, nor the only solution. MYTH: Having ADD/ADHD means I’m lazy or unintelligent, so I won’t be able to help myself. FACT: The effects of ADD/ADHD may have led to you and others labeling you this way, but the truth is that you are not unmotivated or unintelligent—you have a disorder that gets in the way of certain normal functions. Create space. Decide what’s first.

SIMONE ALIPRANDI BLOG: Il Diritto d'autore sui contenuti didattici: incontro divulgativo a Brindisi Dopo l'evento sugli open data di sabato 4 marzo, venerdì 10 marzo sarò nuovamente a Francavilla Fontana (BR) per un incontro divulgativo intitolato "Il Diritto d'autore sui contenuti didattici" e aperto alla cittadinanza. L'appuntamento è per le ore 14.30 presso l'Aula Magna del Liceo Classico "V. Lilla" in Viale Lilla 21 a Francavilla Fontana. [EDIT] Condivido qui le slides utilizzate per il seminario La scuola ai tempi del digitale Oggi l'utilizzo delle nuove tecnologie avviene su due livelli: uno negli insegnanti "pioneri" quelli curiosi che le utilizzano nella didattica per trovare nuovi modi di fare scuola; il secondo livello è quello istituzionale, che si concretizza nei progetti di introduzione alle tecnologie nella scuola che il Ministero dell'Istruzione ha lanciato dagli anni '80. Questi progetti si sono susseguiti negli anni, ma finora i risultati avuti da queste politiche, non sono stati molto soddisfacenti perché il problema non è introdurre tecnologie digitali nella scuola, ma creare una scuola nuova che utilizzi tutte le tecnologie disponibili. Questo è ciò che sottolinea Vittorio Midoro che per Franco Angeli ha curato il testo "La scuola i tempi del digitale", realizzato da 17 autori impegnati su diversi fronti dell’innovazione scolastica. Il punto è che la scuola italiana si basa su tre pilastri: l’insegnamento, la cultura scritta e la valutazione. Tags Condividi questo articolo

Azione #23 - Promozione delle Risorse Educative Aperte e linee guida su autoproduzione dei contenuti didattici digitali ~ Schoolkit - accompagnamento innovativo del PNSD Risorse – non previste per le tipologie di strumento Strumenti – tavoli tecnici; linee guida Tempi di prima attuazione – Dicembre 2015 – Marzo 2016 Obiettivi misurabili – numero di istituzioni scolastiche che praticano l’autoproduzione, tipologia e qualità dei risultati; La possibilità di utilizzare, in forma integrata, risorse di apprendimento di diversa origine e natura rappresenta una delle principali innovazioni introdotte dal digitale; se questo allargamento degli strumenti e dei contenuti disponibili è basato su una adeguata capacità di valutazione e di scelta, e se l’integrazione è efficace, la qualità della formazione e dell’apprendimento potrà migliorare sensibilmente. Senza queste condizioni, tuttavia, si può correre il rischio opposto. Pur considerato che l’adozione dei testi a copertura curricolare è diventata eventuale, rimane sempre opportuno che le risorse utilizzate a questo scopo – siano esse in formato misto o digitale – siano facilmente identificabili e reperibili.

Azione #4 - Ambienti per la didattica digitale integrata ~ Schoolkit - accompagnamento innovativo del PNSD Risorse – 140 milioni di euro Strumenti – avvisi a valere sulla Programmazione operativa nazionale – PON “Per la Scuola” 2014-2020 Tempi di prima attuazione – Novembre 2015 Obiettivi misurabili – realizzazione degli interventi (tramite monitoraggio PON); effettivo incremento della didattica digitale. Occorre investire su una visione sostenibile di scuola digitale, che non si limiti a posizionare tecnologie al centro degli spazi, ma che invece abiliti i nuovi paradigmi educativi che, insieme alle tecnologie, docenti e studenti possono sviluppare e praticare. Ogni scuola deve avere un numero sufficiente di ambienti e dotazioni abilitanti alla didattica digitale, scelti ed adeguati rispetto alle esigenze di docenti e studenti nonché delle realtà in cui si realizzano. AULE “AUMENTATE” dalla tecnologia per una visione “leggera” ed economicamente sostenibile di classe digitale.

Coding - Toolbox - Coding - Toolbox Il modo più rapido per realizzare le proprie idee è dare istruzioni ai computer e ai tanti oggetti "smart" che aspettano solo di essere programmati per fare cose sempre nuove. La programmazione è una straordinaria palestra per esercitare in modo costruttivo la creatività e sviluppare il pensiero computazionale. Sempre di più si sta diffondendo nelle scuole italiane la pratica del "coding", l'uso intuitivo e interdisciplinare dei principi base della programmazione a supporto della didattica. Rai Cultura racconta il coding a scuola in 20 puntate condotte da Alessandro Bogliolo, coordinatore di Europe Code Week, campagna di alfabetizzazione promossa dalla Commissione Europea per la diffusione del pensiero computazionale. Insegnanti e alunni iniziano giocando insieme con noti strumenti di coding e finiscono per familiarizzare con i principali elementi della programmazione applicandoli in classe durante le normali attività didattiche. Le puntate per insegnanti sono suddivise in quattro parti:

Tes Teach. Uno strumento per strutturare online lezioni eleganti red - TES Teach ( precedentemente conosciuto come Blendspace, è un applicativo online gratuito che permette di strutturare i contenuti di una lezione in modo elegante rapido ed efficace. L'insegnante dovrà svolgere un lavoro a priori di ricerca e selezione delle risorse multimediali utili sul web, individuando le risorse da utilizzare per lo sviluppo completo della propria lezione sull'argomento scelto. Successivamente, le risorse scelte possono essere organizzate mediante gli strumenti che TES Teach offre. Le principali funzioni che sono a disposizione degli utenti sono: “aggiungi testo”, che permette di inserire un testo libero scelto dal docente;“aggiungi quiz”, che consente di creare dei test a risposta multipla;“drop your resource”, che permette l'inserimento di contenuti multimediali, attingendo alle risorse di “Google”, “Youtube”, Dropbox, etc. Il seguente videotutorial, realizzato da Luca Reina, presenta TES Teach in maniera molto semplice.

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