Muratura Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Storia[modifica | modifica sorgente] La muratura si è sviluppata in maniera sistematica con l'avvento delle grandi civiltà urbane e segna il passaggio da tecniche edilizie legate al legno, alla paglia, alle pelli per passare ad un periodo più maturo di edifici più duraturi e solidi. La compattezza del muro di un edificio aveva come scopo sia quello di creare un ambiente interno isolato da quello esterno, sia quello di distribuire in maniera il più possibile regolare le forze di compressione agenti sul muro stesso. I romani svilupparono particolari tecniche murarie dette opus: Parallelamente allo sviluppo del muro di pietre squadrate avanzano le tecniche del muro in mattoni. Con la scoperta della calce, la muratura subì l'ultima grande svolta tecnica della sua evoluzione e nacque il muro allettato con calce. Definizione[modifica | modifica sorgente] Un muro in mattoni I muri vengono suddivisi in tre categorie: Pietra;Laterizio;Blocchi in laterizio.
Muro portante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Il muro portante è l'elemento strutturale di un edificio costruito con il sistema dei setti portanti. Si differenzia dal tramezzo, elemento divisorio interno e non portante, e dalla tamponatura, elemento che divide l'interno dall'esterno e che non porta peso. Il ruolo strutturale[modifica | modifica sorgente] Il muro, data la sua struttura, non è adatto a portare carichi concentrati come grosse travi: si preferisce, infatti, far appoggiare tutto il solaio sulla lunghezza del muro, evitando proprio di realizzare le travi di cemento[non chiaro]: si evita così anche il ponte termico della trave stessa. Tipologie di muratura portante[modifica | modifica sorgente] Oltre a quelle già citate (muratura in pietre a secco, in pietre squadrate, in mattoni) esistono altre tecniche di realizzazione di un muro portante: La muratura mista è un muro realizzato con diversi materiali alternati per stratificazioni orizzontali. Voci correlate[modifica | modifica sorgente]
costruzione tetto Legno strutturale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Per legno strutturale si intende il legno usato per la costruzione di edifici. Il legno è il più antico materiale da costruzione utilizzato dall'uomo per la propria casa, come testimonia anche l'archeologia sperimentale. Gli strumenti tradizionali della lavorazione del legno strutturale Una casa in legno blockbau Il legno è stato utilizzato nelle costruzioni sin dall'epoca antica. Uno dei più antichi metodi di costruzione delle case è quello definito blockbau, nel quale si sovrappongono orizzontalmente tronchi o travi fino a formare delle pareti. Tale declino è stato molto più marcato in Italia che nelle altre nazioni europee, addirittura in Scandinavia non è mai cessato, mentre nell'America settentrionale si è continuato ad utilizzarlo in maniera estensiva, specialmente nell'edilizia civile, come ad esempio a Venice. Prodotti in legno strutturale e loro utilizzo[modifica | modifica sorgente] Londra, Gran Bretagna. Hildesheim. Bucarest, Romania. Hornburg.
l'immagine del calcestruzzo. Iperstaticità Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Esempio di sistema iperstatico Esempio monodimensionale[modifica | modifica sorgente] Un treno, viaggiando su rotaia possiede un grado di libertà, rappresenta una struttura labile. Le sue ruote rappresentano un vincolo di tipo "carrello" detto anche appoggio semplice. Esempio bidimensionale[modifica | modifica sorgente] Una bicicletta viaggia su una strada d'asfalto. Esempio tridimensionale[modifica | modifica sorgente] Il nostro braccio teso, fermo, è una mensola nello spazio, incastrata all'altezza della spalla. Considerazioni[modifica | modifica sorgente] Spesso gli edifici di civile abitazione sono tipicamente strutture iperstatiche a telaio tridimensionale in calcestruzzo armato, che consentono di resistere alla soppressione di uno o più vincoli senza conseguenze troppo catastrofiche. Voci correlate[modifica | modifica sorgente]
la costruzione di un edificio Rigidezza Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La rigidezza è la capacità che ha un corpo di opporsi alla deformazione elastica provocata da una forza applicata. In generale si dovrebbe usare il termine rigidezza quando si parla di una struttura, di rigidità quando si parla di un materiale. Caratteristiche[modifica | modifica sorgente] La rigidezza è determinata da: Materiale, proprietà estensiva del materiale e cioè dipende dalla quantità di materiale e dal materiale stesso.Forma, la forma della struttura riesce a conferire una diversa rigidità a parità di materiale, come nel caso di un tubo ovale o rotondo.Vincoli a parità di forma e materiale si ha una maggiore rigidezza di un palo vincolato ai due estremi, piuttosto che a un estremo solo.[1] Definizione[modifica | modifica sorgente] La rigidezza k di un corpo che si deforma a distanza δ sotto una forza applicata P è definita secondo la relazione P = k δ. Rigidezza a flessione[modifica | modifica sorgente] In fisiologia[modifica | modifica sorgente]
Durabilità Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Effetti del degrado del calcestruzzo armato. Secondo il D.M. 14.01.2008 la durabilità o durevolezza è definita come conservazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali (quali il calcestruzzo) e delle strutture, proprietà essenziale affinché i livelli di sicurezza vengano mantenuti durante tutta la vita dell'opera. La durabilità del materiale è condizione necessaria ma non sufficiente per garantire la durabilità della struttura. Esistono cause di degrado della struttura (errori di progettazione, errata messa in opera del calcestruzzo, ecc.) non imputabili ad una carente durabilità del materiale. In linea di massima il 42% dei degradi rilevati è da attribuire ad un calcestruzzo non adeguatamente confezionato, il 22% per deficienza nella messa in opera del materiale, il 12% per errori di progettazione, l'8% per sovraccarichi non adeguati all'uso, il 7% per fondazione non adeguate, il 4% per incendi, e il rimanente 5% per motivi vari.
Robustezza strutturale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Con il termine robustezza, o con il più noto robustness, di una struttura si indica la capacità di evitare danni sproporzionati (es. crollo) nel caso in cui la struttura subisca danni locali anche gravi dovuti ad esempio ad incendi, esplosioni, urti o conseguenze di errori umani. Il concetto di robustness è stato formalizzato solo di recente, questo concetto consente di realizzare costruzioni in grado di mettere in campo tutte le proprie riserve di resistenza sino al collasso, attraverso l'attivazione di molteplici percorsi alternativi di carico. In tal modo è allontanato, tra l'altro il pericolo di collasso generalizzato, a seguito di rotture localizzate della struttura (collasso pregressivo) specie in occasione di eventi eccezionali. Indicazioni progettuali[modifica | modifica sorgente] World Trade Center[modifica | modifica sorgente] Normativa[modifica | modifica sorgente] Note[modifica | modifica sorgente] Voci correlate[modifica | modifica sorgente]
Esempio di muratura portante