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Regione Veneto: Industria e Ambiente

Regione Veneto: Industria e Ambiente
La storia del Veneto è la storia di alti e bassi, di tanti sacrifici e di piccole conquiste. Per molti decenni, il Veneto è stato un paese povero. Poi ha conosciuto la crescita industriale, rapida e massiccia, che ne ha fatto una delle regioni più forti d’Italia dal un punto di vista economico. Il successo del veneto, tuttavia, non è legato solo alla massiccia fioritura industriale ma anche alla tutela dell’ambiente che ogni anno attira milioni di turisti da tutto il mondo. Lo sviluppo industriale degli anni ‘60 Lo sviluppo industriale del Veneto è legato al periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, quando il porto Marghera divenne uno dei più trafficati d’Europa. Lo sviluppo ambientale di oggi Oltre che per lo sviluppo industriale, il Veneto merita particolari attenzioni anche per la tutela dell’ambiente e del territorio portata avanti con forza dalle amministrazioni locali. Immagine: Shariff Che’Lah – FotoliaSimilar Posts:

Industria tessile Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Telaio artigianale in legno a 6 licci L'industria tessile è un'attività manifatturiera che produce e lavora le fibre tessili. La sua origine è antichissima e deriva dall'esigenza dell'uomo di ripararsi dal freddo e dalle intemperie, usando materiali diversi dalle pelli conciate. Storia[modifica | modifica sorgente] Con i primi stanziamenti sedentari, ereditando dalla pastorizia nomade la capacità di allevare animali (per lo più pecore), l'uomo comincia a ingegnarsi per poter sfruttare il manto naturale degli ovini, evitando di dover uccidere l'animale per poterne sfruttare la pelliccia. L'uomo capisce che il pelo tagliato può essere, tramite una particolare azione meccanica svolta manualmente, raccolto in un fascio di fibre unite insieme e avvolto su un sostegno. L'industria del tessile in Italia[modifica | modifica sorgente] Le manifatture tessili in Umbria: Perugia è inserita nel mercato internazionale del tessile sin dal XIII secolo.

Industria veneta, produzione ancora giù -3,4% Nel quarto trimestre 2012, sulla base dell'indagine Veneto Congiuntura, la produzione industriale ha mantenuto una tendenza negativa. Il calo è stato del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2011, sebbene meno marcata di quella del trimestre precedente (-4,9%), mentre la variazione congiunturale destagionalizzata è stata del -1,5%. L'analisi congiunturale sull'industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto, con la collaborazione di Confartigianato del Veneto, è stata fatta su un campione di quasi 2.900 imprese con almeno 2 addetti.

Industria alimentare Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. La locuzione industria alimentare assume differenti significati a seconda del contesto in cui è utilizzata: Nell'accezione più generale (senza plurale), indica quel settore del mercato composto dalle imprese che si dedicano alla lavorazione e trasformazione di prodotti provenienti da attività primarie quali l'agricoltura, la zootecnica, la silvicoltura e la pesca, oppure, in seconda battuta, di semilavorati ottenuti come detto, per realizzare prodotti finiti da destinare, a fronte di un adeguato condizionamento/confezionamento, al mercato, e quindi al consumo, alimentare.Spesso la locuzione è utilizzata anche per indicare la singola azienda che svolge le attività sopra descritte.A volte, impropriamente, si usa come sinonimo di stabilimento, opificio, fabbrica (specificatamente "alimentare"). Attività industriali[modifica | modifica sorgente] Sicurezza[modifica | modifica sorgente] Tipi di industrie alimentari[modifica | modifica sorgente] Acqua minerale

Seconda rivoluzione industriale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Esposizione universale del 1889 a Parigi Nella seconda metà dell'Ottocento l'Europa occidentale estese e consolidò la propria presenza nel mondo. Il suo prestigio si fondava sulla superiorità nel campo scientifico e tecnologico e sulla potenza industriale e capitalistica, rafforzato in seguito alla scoperta di nuove fonti di energia, come il petrolio e l'elettricità, all'utilizzo di nuovi sistemi di comunicazione e di trasporto, al dominio incontrastato del commercio mondiale. Intanto le grandi potenze europee portavano a termine le conquiste coloniali, soprattutto in Africa, spinte dal desiderio di procurarsi nuovi mercati di vendita per i prodotti nazionali e di accaparrarsi materie prime e risorse energetiche a basso costo. A questo prodigioso sviluppo industriale, che si protrasse fino agli inizi nel Novecento e che interessò altri Stati del mondo, come gli U.S.A. ed il Giappone, è stato dato il nome di Seconda rivoluzione industriale.

Roverato : Il Veneto e la sua Industria In occasione della quinta giornata del corso di formazione Nuove rotte per il Veneto, organizzato dalla Cisl del Veneto, abbiamo intervistato il prof. Giorgio Roverato, che insegna, presso l'Università di Padova, Storia Economica nella Facoltà di Scienze Politiche e Storia Economica e dell'Impresa nella Facoltà di Economia.Il prof Roverato è autore di molte pubblicazione che riguardano la storia dell'industria veneta ed in particolar modo delle sue origini. E' stato anche amministratore del Comune di Selvazzano Dentro. Lei sostiene che l'industrializzazione del Veneto non è un fatto recente Il Veneto non si industrializza negli ultimi decenni come si è sostenuto all'epoca del mito nordest. E' invece una terra di antica industrializzazione. E dopo l'unità d'Italia Questa piccola azienda della pianura veneta è caratterizzata da quale tipo di attività ? Cosa significa questa presenza storica dell'industria rispetto alle questioni di oggi. Questa storia è poco conosciuta.

Economia veneta Lavorazione vetro Murano Si chiama anche ialurgia ed è una delle eccellenze produttive del nostro Paese. Ecco un breve excursus sull’arte e la tecnica di lavorazione del vetro a Venezia e Murano. Racconta lo scrittore romano Plinio il Vecchio come il primo utilizzo del vetro risalga al III millennio a.C. in Fenicia, lungo le coste orientali del mar Mediterraneo. La tecnica del soffiaggio risalirebbe invece al I secolo a.C., un’innovazione che rese gli oggetti in vetro maggiormente accessibili. Nell’isola di Torcello, nei pressi di Venezia, sono stati rinvenuti oggetti in vetro risalenti ai secoli VII e VIII, testimonianza concreta di come questa zona vanti una lunghissima tradizione della manifattura vetraria. Sono infatti li scambi commerciali con l’Oriente che consentono alla Serenissima di importare non solo merci preziose, ma anche di acquisire e perfezionare le tecniche della lavorazione del vetro. Credits foto: notizie.comuni-italiani, devwijewardane.blogspot

Economia veneta L'agricoltura La forte politica di razionalizzazione, che ha trasformato l'agricoltura veneta da agricoltura di autoconsumo in agricoltura di mercato, l'ha anche resa tra le più produttive del Paese. Le aziende agricole hanno generalmente dimensioni medio-piccole, e si avvalgono dei moderni mezzi di meccanizzazione per una maggiore resa dei terreni. La parte montuosa della Regione offre colture scarsamente redditizie, pascoli per il bestiame e un limitato sfruttamento dei boschi. Ma in pianura, specialmente nella bassa, che è bene irrigata e coltivata con l'impiego di macchine, la produzione agricola è tra le più abbondanti d'Italia. Il Veneto fornisce in quantità rilevanti, rispetto alla produzione nazionale, granoturco, orzo, piselli e fagioli, mele e pere, carote, barbabietole, tabacco, vino, riso. L'allevamento Si allevano bovini sia col sistema dell'alpeggio (nei pascoli montani durante la buona stagione) sia col metodo stanziale nelle stalle. La pesca L'industria L'artigianato

La Prima Rivoluzione Industriale - Tech & Teach Nel Settecento, nell'Europa Occidentale, l'agricoltura subisce una grande trasformazione che, a buon diritto, è chiamata (nuova) rivoluzione agricola per i profondi cambiamenti che determina nella vita rurale. Il prodotto della terra aumenta in modo deciso tanto che vengono soddisfatte le maggiori richieste alimentari della popolazione in continuo aumento. A sua volta la pressione demografica accelera le trasformazioni agricole incoraggiando ogni iniziativa mirata ad ottenere dalla terra una sempre maggiore produttività. A tale aumento di produttività corrisponde, peraltro, una forte diminuzione delle persone occupate nell'agricoltura, che sono costrette quindi a trovare un altro lavoro spesso in città, nelle fabbriche. Approfondisci>>

Il lento e inesorabile declino di Marghera effetto domino VENEZIA — Marghera di notte è quasi completamente buia. Da mesi ormai il Petrolchimico non emana più luce. Gli impianti sono chiusi e di giorno i parcheggi delle fabbriche sono quasi deserti. E' il caso di Alcoa che contava più di mille dipendenti solo qualche anno fa e che ora non supera i cinquecento o quello della scomparsa Sirma che aveva fino al 2008 quasi duecento operai e sui cui terreni ormai sorge solo un desolante capannone vuoto. Commenta la notizia CONDIVIDI LE TUE OPINIONI SU CORRIERE DEL VENETO.IT

Federico Faggin Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Federico Faggin Federico Faggin (Vicenza, 1º dicembre 1941) è un fisico, inventore e informatico italiano naturalizzato statunitense. Fu capo progetto dell'Intel 4004, il primo microprocessore al mondo, e di tutti i primi microprocessori dell'Intel (8008, 4040 e 8080). Fu anche lo sviluppatore della tecnologia MOS con porta di silicio (MOS silicon gate technology) che permise la fabbricazione dei primi microprocessori e delle memorie EEPROM e RAM dinamiche. Biografia[modifica | modifica sorgente] Federico Faggin nacque a Vicenza[1] il 1º dicembre 1941. Si laureò in fisica summa cum laude nel 1965 all'Università di Padova dove venne subito nominato assistente incaricato. La SGS-Fairchild inviò Faggin a fare un'esperienza di lavoro presso la sua consociata Fairchild Semiconductor, azienda leader del settore semiconduttori a Palo Alto in California. A questo punto Faggin decise di stabilirsi negli Stati Uniti. L'Intel 4004 F.

fabbrica Marghera Veneto, l’industria ancora in calo nel II trimestre 2012: -5,3% rispetto al 2011 e -2,1% congiunturale Nell’indagine di Unioncamere del Veneto emerge che le microimprese soffrono, in flessione anche l’export (-1,8%). Mercato interno in caduta libera. Aumenta la sfiducia. Nel secondo trimestre 2012, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione del -5,3% rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre la variazione congiunturale destagionalizzata è stata del -2,1%. “I dati del secondo trimestre mostrano una nuova contrazione dei livelli produttivi sia rispetto allo scorso anno (-5,3%) che rispetto al primo trimestre dell’anno (-2,1% il dato destagionalizzato) e un peggioramento di fatturato e ordini. Entrando nel dettaglio della ricerca, sotto il profilo settoriale l’andamento negativo della produzione industriale risulta generalizzato. Il trend negativo è confermato dalla diminuzione del -5,1% del fatturato su base annua. Gli ordinativi hanno segnato un calo del -6,0% su base annua (-8,2% le microimprese).

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