bioplastica — Canapa Industriale Zero Waste Italy: il premio alla bioplastica di canapa di Kanèsis La bioplastica di canapa creata dalla start-up siciliana Kanèsis si è aggiudicata il premio “Zero Waste Italy, Le Buone Pratiche di Impresa Verso Rifiuti Zero”. Il premio è stato consegnato il 22 maggio al fondatore Giovanni Milazzo al termine della seconda edizione del Meeting Zero Waste di Capannori (LU). E’ un’iniziativa […] Kanèsis: bioplastica dalle biomasse locali per una rivoluzione verde L’idea di un futuro diverso nasce e cresce a Ragusa, nel cuore della Sicilia, per contagiare tutto il Paese e andare oltre, stringendo connessioni con un network internazionale che guarda oltre il petrolio ed i suoi derivati verso un futuro che profuma di terra baciata dal sole e soluzioni sostenibili. […] MAlaCANAPA: in fiera le infinite possibilità della canapa industriale Le nuove bioplastiche di canapa arrivano dalla Cina La plastica derivata dal petrolio ha i giorni contati.
Press release - Market study on "Bio-based Polymers in the World - Capacities, Production and Applications: Status Quo and Trends towards 2020" 24 July 2013 Europe’s current position in producing bio-based polymers is limited to a few polymers. However, new developments and investments are foreseen: the first European industrial-scale PLA plant by 2014, the introduction of future PET production facilities by 2015, recent developments in the commercialization of bio-based PBT and further advancements in the field of high-value fine chemicals for PA, PUR and thermosets production. Although Europe shows a strong demand for bio-based polymers, production tends to take place elsewhere, namely in Asia and America. The European Union’s relatively weak position in the production of bio-based polymers is largely the consequence of an unfavourable political framework for the industrial material use of biomass. The European market data presents the latest findings of production capacities of bio-based polymers in Europe based on the market study published by the nova-Institute in spring this year and its continuously updated database.
Nasce in tempi record Matrìca, joint venture tra Polimeri Europa (Eni) e Novamont E’ l’inizio di una nuova era per l'industria chimica italiana Obiettivo della società è di realizzare e gestire un nuovo Polo di Chimica Verde per la produzione di biochemicals (bio-intermedi, bio-plastiche, bio-lubrificanti e bio-additivi) partendo da materie prime di origine vegetale San Donato Milanese, 13 giugno 2011 – Polimeri Europa (prima azienda chimica italiana, controllata da Eni) e Novamont (società leader mondiale nel mercato delle plastiche biodegradabili) – hanno firmato oggi l’atto costitutivo della nuova società Matrìca (in dialetto gallurese “Madre”) che realizzerà un innovativo complesso di Chimica Verde a Porto Torres (Sardegna). Il progetto, per un investimento complessivo di 500 milioni di euro, si compone di sette nuovi impianti – una catena di produzione integrata a monte con le materie prime vegetali – e sarà completato nei prossimi sei anni e di un centro di ricerca incentrato sulla Chimica Verde che sarà operativo nel prossimo trimestre.
Le nuove frontiere applicative delle bioplastiche - Chimicare Gabriella Butera e Filippo Luzzu Negli ultimi decenni si sono raggiunti traguardi importanti nell’utilizzo di materiali biodegradabili nei più svariati campi di applicazione: dalla realizzazione di piatti e stoviglie monouso a prodotti altamente ingegnerizzati che trovano utilizzo nelle attività di ripristino e risanamento ambientale. Ad oggi le sostanze plastiche non biodegradabili più comuni derivano dal petrolio o da processi di sintesi. I prodotti, sviluppati principalmente nel secolo scorso hanno trovato un grandissimo impiego nei più diversi campi applicativi, sostituendo con successo i materiali convenzionali fino ad allora usati. Fig. 2 – Unità monomerica nella struttura molecolare del polietilene Uno dei polimeri più semplici e comunemente usato, è il polietilene (PE) (-C2H4-)n (Fig. 2) in cui ciascun atomo di carbonio è legato a due altri atomi di carbonio in catena lineare e a due atomi di idrogeno. Fig. 4 – Esempio di catena trofica terrestre Fig. 5 – Bioplastica biodegradata
ENEA - bioplastiche in Italia La crisi attuale ci spinge ad adottare un modello di sviluppo più inclusivo ed equilibrato, che trasformi il sistema produttivo e le abitudini consumo in chiave sostenibile. La bioeconomia e, in particolare, i prodotti ad alto valore aggiunto come i biochemicals e le bioplastiche, rappresentano delle concrete risposte a tale necessità. Il caso studio italiano nel settore delle bioplastiche è paradigmatico e può contribuire ad indirizzare azioni di supporto per ulteriori innovazioni sostenibili Catia Bastioli (download pdf) Partire da casi studio per delineare una solida politica di innovazione per il Paese Un importante insegnamento che possiamo trarre dall’attuale crisi economico-sociale-ambientale è la necessità di rispondere con un nuovo paradigma, che conduca ad una trasformazione del sistema produttivo e delle abitudini consumo in chiave sostenibile, in grado di garantire uno sviluppo economico e ambientale inclusivo, più equilibrato e duraturo nel tempo. Conclusioni Bibliografia W.
» Bioplastics and global sustainability Application of bioplastics is in its infancy stage but holds significant promise in developing sustainable plastics for the future. Bioplastics are derived from renewable sources and may contain substantial amounts of biobased materials and/or exhibit biodegradation under various conditions. In essence, bioplastics describe two concepts at the same time: disposability and renewable sourcing.1 Both are driven by environmental sustainability, which includes the desire to reduce greenhouse-gas emissions (notably of carbon dioxide, CO2), to displace and/or reduce our dependence on crude oil, and to improve the disposability of plastic materials. Figure 1 presents a classification scheme of plastic materials based on these concepts. Figure 1. Renewability versus degradability of plastics. Figure 2. Global demand for bioplastics (2009). Figure 3. Bioplastics intermaterial substitution opportunities. Balaji SinghChemical Market Resources Inc.
Polymers Polymers 1. Introduction Prior to the early 1920's, chemists doubted the existence of molecules having molecular weights greater than a few thousand. Recognition that polymeric macromolecules make up many important natural materials was followed by the creation of synthetic analogs having a variety of properties. 2. The repeating structural unit of most simple polymers not only reflects the monomer(s) from which the polymers are constructed, but also provides a concise means for drawing structures to represent these macromolecules. If Y and Z represent moles of monomer and polymer respectively, Z is approximately 10-5 Y. Many polymeric materials having chain-like structures similar to polyethylene are known. 3. A comparison of the properties of polyethylene (both LDPE & HDPE) with the natural polymers rubber and cellulose is instructive. To account for the differences noted here we need to consider the nature of the aggregate macromolecular structure, or morphology, of each substance.
Il Mio Sapone > Fare il Sapone a Freddo Il metodo a freddo è il sistema più semplice e immediato per preparare il sapone. In questa tecnica si sfrutta il calore naturale, prodotto dalla reazione tra la soda caustica e i grassi, per portare a termine la saponificazione. Questo calore va dunque controllato e soprattutto mantenuto il più a lungo possibile perchè possa svolgere il suo compito.Per ottenere un buon sapone a freddo è necessario: 1.Pesare con assoluta precisione gli ingredienti; anche la minima differenza può rovinare tutto; 2.Miscelare grassi e soluzione caustica alla temperatura ottimale; 3.Isolare gli stampi nelle prime 24 ore perchè il calore della reazione chimica non si disperda. Ingredienti fondamentali: - 1 chilo di olio di oliva - 128 grammi di soda caustica (NaOH) - 300 grammi di acqua Ingredienti facoltativi: - 10 ml di olio essenziale di lavanda - 1 cucchiaio di farina di riso - 1 cucchiaio di fiori secchi di lavanda tritati Fase 6: il nastroQuesto è un punto cruciale per tutti i saponai!
Make Cornstarch Plastic | Sail On! Experiment 2 Materials: 7 tablespoons of water 1 tablespoon of starch 2.5 teaspoon of vinegar 1.5 teaspoon of glycerin .5 teaspoon of baking soda Procedure l First, add one-half teaspoon of baking soda, then two tablespoons of water into a separate, small container, then set it aside for later. l Add seven tablespoons of cold water into a pan, then about one tablespoon of starch. Turn the burner to low heat, and then stir the mixture. Add the baking soda and water mixture, then let everything in the pan boil for 10 minutes. Get a sheet of aluminum foil so that you can carefully pour the gooey substance onto it for drying. Let the potato substance dry for one day in a sunny room, or place it into the oven for faster results. Mold or shape your newly created plastic. (from Like this: Like Loading...
New applications: PLA-wood fibre composites (Published on December 2007 – JEC Magazine #37) Following the presentation “New applications in the woodplastics composites sector: the French example” by the author at the Biocomposites Forum of the JEC Composites Show 2007, new developments, applications and products are now available. Apollor and Rettenmaier have been partnering to develop starch-wood fibre composites (Figure 1). Rettenmaier is also working with FuturaMat to propose a PLA-wood fibre compound, and carrying out joint research with the Ecole des Mines de Douai on injection moulding of PLA-cellulose fibre composites. Starch-wood fibre composites Apollor is a technological resource centre that specializes in polymer and composite materials. 80% starch and 20% wood fibres, 70% starch and 30% wood fibres, 60% starch and 40% wood fibres. With a wood-fibre reinforcement, the Young’s modulus of the mix containing 40% wood fibres is multiplied by 6.5 (Figure 2). Plant-based polyester-wood fibre compound
bioplastic Experiment Experiment home Objective The objective of the “Bioplastics Experiment” is to show the students the advantages and disadvantages of running a fractional factorial. The students run a 2^k-1 fractional factorial to determine which levels of bioplastic ingredients / cooking method produce the best quality bioplastic. The students break up into four groups. Equipment - per group Making bioplastics requires various kitchen supplies and some perishable items. 1 cookie sheet (set of 3 for $16.99 , Target) 1 mixing spoon ($1.99, Target) 1 set of measuring cups (set of measuring cups and spoons $9.99, Target) 1 set of measuring spoons (see above) 1 roll of aluminum foil ($3.59, Kroger) Procedure Assign the following tasks to different team members within your team; 1) Measurer (Measures out the ingredients and pours them in the containers.), 2) Mixer/cooker (Mixes the ingredients. Analysis and Discussion Give a brief summary of the analysis procedures. Flubber Equipment Student supply list Milk Plastic