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COOPERATIVE LEARNING

COOPERATIVE LEARNING
Il Cooperative Learning costituisce una specifica metodologia di insegnamento attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. L’insegnante assume un ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando “ambienti di apprendimento” in cui gli studenti, favoriti da un clima relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un processo di “problem solving di gruppo”, conseguendo obiettivi la cui realizzazione richiede il contributo personale di tutti. Tali obiettivi possono essere conseguiti se all’interno dei piccoli gruppi di apprendimento gli studenti sviluppano determinate abilità e competenze sociali, intese come un insieme di “abilità interpersonali e di piccolo gruppo indispensabili per sviluppare e mantenere un livello di cooperazione qualitativamente alto” Quali vantaggi presenta? Che cosa rende efficace la cooperazione ? Related:  etostello

www.apprendimentocooperativo.it - Il portale dei docenti - comunità di pratica e di apprendimento Bibliografia In Italia la ricerca e la sperimentazione nelle scuole del Cooperative Learning è recente: vi sono diverse esperienze pilota in numerose scuole, poche sono però le pubblicazioni che permettano la messa in comune delle esperienze didattiche e l'apprendimento cooperativo tra insegnanti. Per quel che riguarda i fondamenti del metodo, il riferimento principale sono: - M. Comoglio e M.A. Cardoso Insegnare e apprendere in gruppo. Il Cooperative Learning. - M. - D. - Y. - E. - S. Per approfondimenti relativi a tematiche inerenti il Cooperative Learning: - M.Comoglio. - P.Ellerani, D.Pavan, Cooperative Learning: una proposta per l'orientamento formativo. - Jere Brophy, Motivare gli studenti ad apprendere, Ed.italiana a cura di M.Comoglio, Ed.Las Roma, 2003 - Sergiovanni T.J. e Starratt J.J., Valutare l'insegnamento. - Sergiovanni T.J, Costruire comunità nelle scuole. - Sergiovanni T.J, Dirigere la scuola, comunità che apprende. - Maurizio Gentile, Carlo Petracca, Apprendimento cooperativo. - M.

L'alfabetiere murale dei suoni difficili Ecco un semplice memorandum per i suoni difficili : i personaggi che abbiamo usato man mano che abbiamo svolto gli esercizi per apprendere questi suoni complicati, costruiti poi sul cartoncino e appesi al muro, sopra il resto dell'alfabetiere murale. Le immagini sono state prese da Google e ingrandite . Infine, il libretto con le stesse figure elaborate con PAINT : uno strumento compensativo per chi ancora confonde i suoni, o anche per tutti, da colorare , aggiungere nomi e sfogliare quando sia ha il dubbio.

Come creare un archivio condiviso di materiali didattici ~ Schoolkit - accompagnamento innovativo del PNSD Letto: 43950 volte Schookit prodotto da: Comunità scolastica In un tweet: Costruire un luogo virtuale (sito/cloud) dove catalogare il materiale e le attività svolte in classe utile a tutti i docenti della scuola. Azione #31 – Una galleria per la raccolta di pratiche Formazione 6 maggio, 2016 Autore: Annamaria Bove – Docente di Lettere e Animatrice Digitale Scuola Secondaria di I grado Solimena-De Lorenzo, Nocera inferiore (SA) Destinatari: Docenti Tipologia di scuola a cui è diretto: tutte le scuole di ogni ordine e grado Introduzione Descrizione Questo schoolkit è utile per imparare a costruire un luogo fisico/virtuale (sito/cloud) dove catalogare il materiale che può essere fruito da tutti i docenti della scuola. Raramente in una scuola esiste un centro di raccolta, un repository (archivio), dei materiali utilizzati per le attività svolte in classe, delle buone pratiche e ancora più raramente viene applicato il concetto di “condivisione”. Come procedere 1Scegli gli elementi da condividere

Teampedia - Tools for teams and teamwork 20 Collaborative Learning Tips And Strategies For Teachers | TeachThought 20 Collaborative Learning Tips And Strategies For Teachers by Miriam Clifford This post has been updated from a 2011 post. There is an age old adage that says “two heads are better than one”. Yes, those two were of course Bill Gates and Paul Allen, the founders of Microsoft. Collaborative learning teams are said to attain higher level thinking and preserve information for longer times than students working individually. Groups tend to learn through “discussion, clarification of ideas, and evaluation of other’s ideas.” Collaborative learning teams are said to attain higher level thinking and preserve information for longer times than students working individually. Many consider Vygotsky the father of “social learning”. What are some ways to include best practices for collaborative learning in our classroom? 1. Effective collaborative learning involves establishment of group goals, as well as individual accountability. 2. 3. 4. Successful interpersonal communication must exist in teams. 5. 6.

Ambienti di apprendimento innovativi – Una panoramica tra ricerca e casi di studio – BRICKS Indire e.mosa@indire.it; l.tosi@indire.it scarica la versione PDF del lavoro L’attenzione per lo spazio dell’apprendimento non è un tema nuovo: i padri fondatori dell’attivismo pedagogico avevano già riconosciuto un ruolo chiave dell’ambiente nei processi di insegnamento e apprendimento. Da Don Milani alla Montessori e Dewey, da Freinet a Malaguzzi, chiunque abbia avvertito la necessità di mettere in primo piano lo studente è giunto alla conclusione che la cattedra e la sua collocazione sulla predella sono l’emblema di una relazione di tipo gerarchico. D’altronde, l’aula stessa con i banchi allineati propone un’unica affordance1: quella di uno spazio pensato per dispensare informazioni e nozioni, per supportare la lezione frontale e per favorire un atteggiamento di ascolto da parte degli studenti. Figura 1 – “Giorni di scuola” 1954.Tratta dall’archivio di immagini per la scuola DIA: “No, ma ciò dipende dal come la si svolge. Riferimenti

100+ Makerspace Materials & Products w/ Supply List - Makerspaces.com FREE Download- Makerspace Materials Supply List One of the most common questions we get is in regards to buying makerspace materials. There are a ton of products and supplies out there and it can be overwhelming to pick the right ones especially if you are just starting out. The list below contains a lot of great products that are makerspace friendly. Products Makey Makey – an invention kit for the 21st century. littleBits – These are electronic building blocks that connect using magnets. Cubelets – Robot blocks that are connected together using magnets. Circuit Stickers (Chibitronics) – Build circuits without soldering. Sphero – An app-controlled robotic ball that can be programmed. Squishy Circuits – Create circuits safely and easily by using conductive and insulating play dough. LEGOs – Great for all ages especially those students in preschool, elementary and middle school. Play-Doh – This material is great for prototyping structures or for use in making squishy circuits. Cardboard

Group work: Using cooperative learning groups effectively Many instructors from disciplines across the university use group work to enhance their students’ learning. Whether the goal is to increase student understanding of content, to build particular transferable skills, or some combination of the two, instructors often turn to small group work to capitalize on the benefits of peer-to-peer instruction. This type of group work is formally termed cooperative learning, and is defined as the instructional use of small groups to promote students working together to maximize their own and each other’s learning (Johnson, et al., 2008). Cooperative learning is characterized by positive interdependence, where students perceive that better performance by individuals produces better performance by the entire group (Johnson, et al., 2014). It can be formal or informal, but often involves specific instructor intervention to maximize student interaction and learning. What can it look like? Additional examples of ways to structure informal group work Jigsaw

L’Apprendimento Cooperativo: facilita la didattica e le relazioni L’Apprendimento Cooperativo è un metodo didattico consolidato e diffuso in molte nazioni. In Italia viene a volte erroneamente confuso con il lavoro di gruppo. Analisi dei due metodi pedagogici e descrizione dei 5 elementi che rendono qualsiasi gruppo un team cooperativo, in cui gli studenti apprendono e crescono insieme. L’Apprendimento Cooperativo utilizza piccoli gruppi di tre o quattro studenti che cooperano apprendendo insieme. Però sorge un equivoco che necessita un approfondimento. A questo riguardo Johnson, padre del modello cooperativo denominato “Learning Together”, mette in guardia insegnanti e conduttori di gruppi sull’esistenza di ben quattro diverse tipologie di gruppi di apprendimento. La seconda casistica di gruppi di lavoro è il “tradizionale lavoro di gruppo” in cui gli studenti collaborano, anche se non c’è una struttura d’interdipendenza sociale che vincola i ragazzi alla cooperazione. Ora veniamo alla terza casistica: i “gruppi di Apprendimento Cooperativo”.

La psicogrammatica Montessori – Lapappadolce La psicogrammatica Montessori, ovvero filosofia della grammatica, rappresenta un notevole aiuto per orientarsi nei vari ambiti linguistici. Nella lingua italiana ci sono nove simboli per le varie parti del discorso, e grazie alla loro forma stabiliscono un legame tra lingua e matematica. E’ interessante vedere che, come in matematica per l’uno e lo zero, la dualità emerge di nuovo sotto forma di nome e di verbo, colonne portanti del mondo della lingua. Maria Montessori associò al nome la forma della piramide, da cui è tratto il simbolo: il triangolo nero. La piramide è solida, stabile: costruzione molto antica, simboleggia anche il fatto che, probabilmente, i sostantivi vennero usati per primi dagli esseri umani, per capirsi fra loro. Il nero rappresenta la materia e il triangolo la staticità, elemento paragonabile all’unità. Al verbo si collega l’immagine di una sfera rossa e di qui il simbolo di un cerchio rosso. L’intera parentela tra le parti del discorso è legata a questa coppia.

Segreti del Pannello di Controllo di Windows - Navigaweb.net A qualcuno potrà sembrare incredibile il fatto che esistano numerosissime persone che non hanno mai aperto il Pannello di controllo di Windows e che non hanno mai cambiato uno straccio di opzione per personalizzare il sistema e ottimizzarlo per il proprio computer. Il pannello di controllo è il centro nevralgico delle configurazioni di Windows, da cui è possibile rimuovere software, aggiungere hardware, amministrare gli account degli utenti, gestire le impostazioni di sicurezza, cambiare il modo in cui appare Windows e tanto altro. Anche se è progettato in modo intuitivo e con una divisione in categorie, per tutta la sua varietà e complessità, il Pannello di controllo è un divertimento per i più smanettoni e, allo stesso tempo, un incubo per i non informatici. Il pannello di controllo, sempre presente da Windows 95 fino al prossimo Windows 10, altro non è che una cartella piena di icone, ciascuna che apre un pannello di opzioni di vario tipo.

Cooperative Learning Original module developed by Rebecca Teed, John McDaris, and Cary Roseth Enhanced by KimMarie McGoldrick with assistance from Jim Cooper, Dan Marburger, Jennifer Rhoads, Karl Smith What is Cooperative Learning? Cooperative Learning involves structuring classes around small groups that work together in such a way that each group member's success is dependent on the group's success. Cooperative learning can also be contrasted with what it is not. Why Use Cooperative Learning? Extensive research has compared cooperative learning with traditional classroom instruction using the same teachers, curriculum, and assessments. How to Use Cooperative Learning Cooperative learning exercises can be as simple as a five minute in class exercise or as complex as a project which crosses class periods. Cooperative learning can be used across a wide range of classroom settings ranging from small to large lecture, as well as in online classes. Learn more about how to use cooperative learning Resources

L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO (COOPERATIVE LEARNING) – Monica Fortino Sperimentare un diverso metodo d’insegnamento, cambiare setting didattico o valutare nuove soluzioni educative può sembrare destabilizzante per la classe, ma è il vero fulcro di tutto il lavoro di un educatore. A volte i docenti devono affrontare resistenze legate ad abitudini consolidate, a preferenze innate e questo può rappresentare un limite. Tempo fa leggevo: “Se una macchina del tempo consentisse a un nostro antenato […] di trascorrere una giornata nella nostra epoca […] certamente non riconoscerebbe quasi niente […]. Rispetto ad un’impostazione del lavoro tradizionale, il Cooperative Learning presenta diversi vantaggi: Nella pratica scolastica quotidiana è possibile programmare Unità di apprendimento ad hoc in modo da sperimentare l’apprendimento cooperativo associandolo ad obiettivi specifici. Mi piace: Mi piace Caricamento...

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