Ginny Blackmore - Bones Valerie June - Workin' Woman Blues Alzarsi in piedi all'ingresso in aula dell'insegnante: una questione sociale Alfonso Indelicato – L’assessore all’Istruzione della Campania ha recentemente caldeggiato il recupero dell’uso di alzarsi in piedi all’ingresso in aula del professore. Da insegnante nelle scuole superiori da poco in pensione, devo dire che l’argomento non mi ha mai coinvolto troppo. Ho sempre pensato che il cuore dell’istituzione scuola non consista in riti ed usanze, ma nella lezione cattedratica (il che non vuol dire necessariamente dietro la cattedra), quella che taluni pedagogisti disprezzano in nome di sperimentazioni di dubbia efficacia. Può sembrare un discorso sessantottardo ed invece è tutt’altro, in quanto gentiliano. Naturalmente ciò non significa che il “contorno”, cioè anche i rituali come per l’appunto l’alzarsi in piedi, non abbiano importanza. Ma qui sorge il dilemma: viene prima l’insegnante o l’alzarsi al suo ingresso? Insomma: prima mi rispetti e poi ti alzi in piedi, non viceversa.
Timomatic - Parachute Vanessa Daou - Consequences Chitarra Categoria: Piani di studio e Programmi - ordinamento previgente 10 anni suddivisi in 3 periodi: - periodo INFERIORE (5 anni) - periodo MEDIO (3 anni) - periodo SUPERIORE (2 anni) Compimento INFERIORE alla fine del 5° anno Compimento MEDIO alla fine del 8° anno Compimento SUPERIORE (DIPLOMA) alla fine del 10° anno Teoria, solfeggio e dettato musicale: durata 3 anni nel periodo inferiore Cultura musicale generale (Armonia complementare): durata 2 anni nel periodo medio Storia della musica: durata 2 anni nel periodo medio Esercitazioni corali: durata 2 anni nel periodo superiore (senza esame finale di licenza) Musica da camera: durata 2 anni nel periodo superiore (senza esame finale di licenza) A) Verifica del livello di “educazione dell’orecchio musicale” del candidato attraverso esercizi, proposti dalla commissione, di: v Percezione dell’altezza (direzione melodica, riconoscimento suoni acuti, medi, gravi, ecc.) v Memorizzazione melodica e intonazione di brevi sequenze di suoni; v M. Studi op. 127 M. v
Samantha Jade - Firestarter Uncle Daddy - Crossroads “Ti porto un Porto dal porto di Porto” ovvero la “didattica dell’appiglio” Renato Marini, naturalista, psicologo e intellettuale – davvero un peccato che sia sconosciuto ai più: ho appreso più informazioni utili da lui che da tutti i professori che ho avuto – sostiene che per imparare occorrono soprattutto tre elementi: il desiderio, un maestro, la costanza nell’esercizio. Concordo in pieno: un’istruzione di qualità dovrebbe agire sui tre fronti, sviluppando negli studenti la cosiddetta motivazione ad apprendere, formando docenti preparati (non solo dal punto di vista dei contenuti ma anche dei metodi) e insegnando agli alunni la costanza (già, la costanza può essere insegnata!). Circoscrivo questo mio intervento al primo aspetto, quello relativo alla motivazione, e preciso fin da subito che ci sono molti modi per accendere la voglia di studiare, ma che si riconducono in sostanza a un principio base: l’alunno desidera imparare e approfondire quando è protagonista – e protagonista attivo – nell’apprendimento.
Conor Maynard - R U Crazy Smartphone, pediatri: Mai usarli a scuola o durante i compiti a casa Mai usare tablet e telefonino mentre si fanno i compiti o a tavola, quando la famiglia è riunita. Meglio tenerli spenti anche prima di andare a dormire. Sono regole chiare impartite da esperti della Società italiana di Pediatria (Sip) al termine di una ricerca che sarà presentata al 75° Congresso di Pediatria in calendario a Bologna. Secondo lo studio, nove ragazzi adolescenti su dieci abusano dei nuovi dispositivi mobili. L’allarme dei pediatri è stato rilanciato anche dall’agenzia Ansa, perché per gli esperti il passo da abitudine a dipendenza può essere breve. “Raccomandiamo – spiega il presidente Sip Alberto Villani – di mantenere sempre una comunicazione efficace e di stabilire regole e limiti“. Gli esperti hanno anche suggerito come individuare il rischio di dipendenza da smartphone: difficoltà a resistere ad usarlo; irritabilità se non lo si ha; incapacità di staccarsi, uso smodato nonostante i problemi legati a un’iperconnessione.
JAY Z ft Justin Timberlake - Holy Grail - Official Visual Registro elettronico: aggiornato in tempo reale, ma scuola deve fornire attrezzature Quale la normativa relativa ai registri elettronici? Quali conseguenze per i docenti se l’amministrazione non fornisce computer e linea internet? Il decreto legge n. 95 del 6 Luglio 2012 prevede all’art. 7 comma 27 che: Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca predispone entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto un Piano per la dematerializzazione delle procedure amministrative in materia di istruzione, università e ricerca e dei rapporti con le comunità dei docenti, del personale, studenti e famiglie. Al comma 31 lo stesso decreto prevede che: A decorrere dall’anno scolastico 2012-2013 le istituzioni scolastiche e i docenti adottano registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico. In numerose Istituzioni scolastiche continuano a riscontrarsi problemi, legati principalmente alla mancanza di computer e/o tablet e alla connessione Internet.