Medialog: Animatori digitali Di recente sono stato invitato ad aprire il corso di formazione degli animatori digitali della Provincia di Brescia. Il tema che mi era stato assegnato era la messa a fuoco delle competenze di questa figura di recente inserita nella scuola dal PNSD. L'ho fatto attraverso un duplice percorso, diacronico e sincronico. Il "nonno" dell'animatore digitale La legge 426 del 6.10.1988 introduceva nella scuola quattro nuove figure professionali: l'operatore psicopedagogico, il coordinatore dei servizi per l'orientamento scolastico, il coordinatore dei servizi di biblioteca e l'operatore tecnologico. Il "babbo" dell'animatore digitale Lungo gli anni '90 si sviluppa il dibattito sul Media Educator. L'animatore digitale 1) Ambito delle tecnologie digitali e delle soluzioni di rete. 2) Ambito della sicurezza informatica. 3) Innovazione didattica. 4) Educazione digitale.
?target_url= 6 Giugno 2016 Argomento: Articoli, autore: Sergio Vastarella, Sergio Vastarella (1977) è insegnante di scuola primaria e ricercatore nel campo della didattica. Ha dedicato il proprio interesse all’uso delle nuove tecnologie nei processi d’insegnamento/apprendimento e all’insegnamento attraverso modelli didattici innovativi. Dopo avere lavorato come insegnante in tre diverse scuole dell’infanzia della provincia di Trento, ha vinto il concorso ordinario per insegnante di scuola primaria ed è stato assunto come docente di ruolo. Da settembre del 2001 è stato assegnato in maniera definitiva all’Istituto Comprensivo di Cembra, in cui lavora e ha ricoperto molti ruoli (coordinatore di plesso della scuola primaria a Vicario del Dirigente d’Istituto, responsabile per l’autovalutazione d’Istituto e l’educazione ambientale). Durante il servizio a scuola Vastarella ha studiato in maniera sempre più approfondita l’uso degli strumenti digitali nella didattica d’aula.
Le Migliori App per gli Insegnanti Raccolte in una Mappa Non è facile integrare la tecnologia in classe e insegnare a utilizzarla in modo consapevole e equilibrato. La tecnologia è una componente sempre presente nella vita dei nostri studenti e si impone come un nuovo paradigma educativo. I discenti di oggi fin da piccoli vivono una vita digitale ricca di esperienze e aspirano ad apprendere agendo in modo innovativo e creativo. Noi docenti siamo chiamati a esaminare i nuovi scenari didattici reali/virtuali e le loro implicazioni, valutandone la loro eventuale utilità nel contesto del processo di apprendimento. I dispositivi mobili regalano l’accesso a un mondo di informazioni da esplorare, interpretare, comunicare e rappresentare che la scuola non può continuare a considerare marginali così come ad ignorare le aspettative degli alunni. È tuttavia opportuno chiarire che gli strumenti multimediali sono solo degli artefatti e non possono sostituire il docente. All’inizio è sicuramente complicato orientarsi nel mare magnum delle app. Autore articolo
GECO Gli ambienti di GECO: per studiare, leggere i libri PDF con le orecchie, creare mappe e navigare in sicurezza. GECO è strutturato in quattro ambienti principali utili allo studio: Quaderni, Libri, Mappe e Web. Tutti gli ambienti di lavoro possono essere usati singolarmente, ma danno il massimo quando si usano combinati insieme. Per esempio puoi fare una tesina o una mappa partendo dal contenuto di un libro PDF o di una pagina web. Per facilitare l’integrazione fra documenti, Geco permette di lavorare “affiancando” gli ambienti. Quaderni L’ambiente dei Quaderni serve per gestire e lavorare su documenti di testo, con l'aiuto delle immagini magiche e con la sintesi vocale sempre a portata di mano. Libri L’ambiente dei Libri permette di aprire i libri digitali in formato PDF, leggerli con la sintesi vocale e lavorare su di essi, con evidenziazioni e annotazioni e associare delle immagini magiche al testo. Mappe Web Libreria immagini e calcolatrice Le immagini magiche Le lingue GECO per gli studenti