Tabby; un progetto e una guida per insegnanti sul cyberbullismo Il progetto TABBY non è certamente una novità, ma forse molti dei colleghi lettori del blog non lo conoscono. Si tratta di un programma europeo che affronta quelle sfide "negative" fronteggiate nella quotidianità da insegnanti, istruttori, educatori, dirigenti scolastici, genitori e correlate all'uso improprio della rete e dei nuovi dispositivi digitali da parte dei giovani: principalmente il cosiddetto cyberbullismo, le minacce digitali e i rischi connessi al così detto "sexting" Il progetto punta ad accrescere la conoscenza e le capacità di proteggere i giovani quando usano internet e in particolare i social network, anche attraverso le tecnologie mobili oggi disponibili, che rendono l'accesso alla rete sempre disponibile. E' disponibile una guida per i docenti, liberamente scaricabile, in cui è possibile capire in maniera più approfondita il fenomeno del yberbullismo e scoprire alcune misure per la prevenzione e per l'intervento nei casi in cui si dovesse manifestare. Vai su TABBY Plays
Ecco ciò che sa Google di te: accedi al tuo archivio Vi siete mai chiesti cosa esattamente Google sappia di voi? Se siete curiosi, la testata britannica Telegraph ha realizzato una guida semplicissima che ci consente di accedere a una sorta di cronologia di tutti i dati che BigG ha su di noi. Nell'era digitale infatti tutti noi siamo più o meno consapevoli di lasciare una scia di dati che siti, motori di ricerca, social e aziende raccolgono diligentemente. Google e Facebook (e non solo ovviamente) sanno tutto di noi, raccolgono le nostre mail, le nostre foto, i nostri pensieri, i nostri spostamenti, le nostre ricerche sul Web e, incrociando i dati, possono conoscere il nostro orientamento politico, religioso e sessuale. Se però volessimo andare oltre un generico "sanno molto" o "sanno tutto di noi" allora ecco cosa fare: Recatevi all'indirizzo Assicuratevi di aver effettuato il login al vostro account Google.
Bullismo e Cyberbullismo | UNICEF Italia In Italia secondo i più recenti dati ISTAT questi fenomeni, pur essendo diffusi e trasversali, registrano numeri più elevati di vittime nelle zone maggiormente disagiate e con percentuali di vittimizzazione superiori per le ragazze. Poco più del 50% degli 11-17enni partecipanti all’indagine ISTAT ha subìto qualche episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti al sondaggio e sempre nello stesso arco di tempo il 63,3% dei ragazzi e adolescenti ha dichiarato di essere stato testimone di comportamenti vessatori di alcuni ragazzi verso altri. Il cyberbullismo ha colpito il 22,2% di tutte le vittime di bullismo. Nel 5,9% dei casi si è trattato di azioni ripetute (più volte al mese). La quota più elevata delle vittime si registra tra ragazze tra gli 11 e i 17 anni: il 7,1% delle ragazze che si collegano ad Internet o dispongono di un telefono cellulare sono state oggetto di vessazioni continue sul web. contro il 4,6% dei ragazzi.
"Riconnessioni", l'importanza delle competenze digitali a scuola Di cosa abbiamo bisogno per fare della scuola un laboratorio di innovazione che risponda ai bisogni dei cittadini? Di metterci alla prova e fare squadra. La competenza digitale di cittadini, docenti ed organizzazioni educative è un elemento chiave del progetto Riconnessioni, un grande programma di innovazione nelle scuole e per le scuole avviato ufficialmente nei primi giorni di ottobre. Nasce grazie a Fondazione per la Scuola e Compagnia di San Paolo che investe direttamente 10 milioni di euro in tre anni, ma non potrebbe esistere senza il contributo e la collaborazione di molti partner pubblici e privati, dal MIUR, all’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, al Comune di Torino. Il percorso è accompagnato da collaborazioni scientifiche con l’Istituto per le tecnologie didattiche del CNR, il Politecnico e l’Università di Torino e conta su relazioni internazionali con la Digital Skills and Jobs Coalition della Commissione Europea e la Fondazione NESTA.
Google ha raccolto tutti i suoi programmi per insegnare il coding in un unico sito L’annuncio è stato dato qualche giorno fa direttamente dal blog di Google for Education, la sezione del colosso di Mountain View che si occupa di offrire strumenti e programmi per insegnanti e studenti. Google ha lanciato il suo nuovo sito “Computer Science Edu”, ovvero un portale che raccoglie tutte le risorse per l’insegnamento del coding e delle materie relative all’informatica e alla tecnologia. “L’interesse per la programmazione informatica sta crescendo – scrive Chris Stephenson, a capo dei programmi per il coding di Google Edu – persino il presidente degli Stati Uniti Obama ha sottolineato l’importanza di dare a ogni studente l’opportunità di imparare la programmazione”. L’insegnamento della programmazione informatica già tra i banchi di scuola è un tema che si sta dibattendo anche in Italia e non solo negli Usa. Sulla piattaforma si possono trovare tutti i tool lanciati da Google: la sezione Computer Science First, è l’hub dei club in cui i bambini imparano il coding.
La legge sul cyberbullismo: definizioni e trattamento Il fenomeno Il fenomeno lo si conosce bene, forse. Se ne discute tanto. A scuola, il tema in esame viene inserito tra i progetti da svolgere nel corso dell’anno scolastico mentre i mass media riportano i fatti di cronaca che hanno ad oggetto la questione che, a breve, verrà approfondita: il cyberbullismo.[1] Vi è l’uso comune, oramai, di aggiungere non solo il prefisso cyber ad ogni condotta commissiva o omissiva che abbia riguardo al mondo informatico ma, così come da anni accade, si preferisce utilizzare locuzioni anglofone delle quali, il più delle volte, non si conosce nemmeno il significato. I giovani hanno perso il contatto con la realtà. Non è questa una frase scontata del tipo “non ci sono più le mezze stagioni”, ma un dato di fatto. E’ da ricordare, altresì, la “Dichiarazione dei diritti di internet”. La legge n. 107 del 2017 La locuzione bullismo è un “contenitore vuoto” che si riempie di contenuti, a seconda delle condotte che vengono realizzate. La definizione di cyberbullismo
European Framework for the Digital Competence of Educators: DigCompEdu Abstract: As the teaching professions face rapidly changing demands, educators require an increasingly broad and more sophisticated set of competences than before. In particular the ubiquity of digital devices and the duty to help students become digitally competent requires educators to develop their own digital competence. Passaporto Europeo delle Competenze Che cos'è? Un portafoglio elettronico che ti fornisce una panoramica completa delle tue abilità e competenze. A cosa serve? Il Passaporto Europeo delle Competenze ti aiuta a presentare le tue abilità e i tuoi titoli per - trovare un lavoro o un'opportunità di formazione;- validare le tue competenze. Come funziona? Crea online il tuo Europass Passaporto delle Competenze La compilazione guidata online di Europass ti consente di - creare il tuo ESP per raccogliere documenti come il Passaporto delle Lingue, il Supplemento al Certificato, copie del Diploma di Laurea o dei certificati, attestati di lavoro, ecc.; - allegare il tuo ESP ad un CV Europass.
Cyberbullismo: cos’è, cosa dice la Legge e come tutelarsi - deQuo Il fenomeno del bullismo esiste da sempre nella nostra società e ha sempre trovato terreno fertile in determinati ambienti, come per esempio le scuole. L’evolversi delle tecnologie ha portato il bullismo ad attecchire anche in territori nuovi, ovvero il web: è nato così il cosiddetto cyberbullismo, o bullismo elettronico, che consiste nell’utilizzo dei dispositivi elettronici per praticare bullismo su un’altra persona o su un gruppo di persone. Con il trascorrere del tempo gli episodi di cyberbullismo si sono talmente intensificati da aver fatto nascere il bisogno di creare una Legge ad hoc, nella quale viene data una definizione giuridica del fenomeno e vengono definiti i casi nei quali si trasforma in reato. Cyberbullismo: significato La legge a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo è stata introdotta il 18 giugno del 2017. Tra le caratteristiche che definiscono il cyberbullismo ci sono: Le diverse tipologie Leggi anche: “Cos’è il furto d’identità online“.
Pua! che “Decalogo” – La scuola che non c’è (ed altre storie) Il combinato disposto di giornalisti manipolatori ed esperti (un po’ creduloni, e che un po’ ci marciano) fanno poi il resto: Key4biz. Nel documento del MIUR si parla di introdurre il cellulare anche nella scuola primaria… (?) Alberto Contri. Questa è una follia bella e buona, un vero e proprio delitto, che testimonia purtroppo una palese ignoranza in campo neurologico e pedagogico. Neurologi e linguisti sono oramai unanimemente d’accordo nel sostenere che prima dei sette-nove anni occorre evitare di far mettere le mani sulla tastiera di un computer (figuriamoci di un cellulare, cosa che invece avviene già dai due anni in su). Naturalmente, nel Decalogo non si dice niente di simile. E ancora. È del tutto evidente che i tasti quadrati del pc rimanderanno indietro impulsi tutti uguali per lettere tutte diverse, con i successivi problemi, come dimostrato dagli studi di Karin James. Che i più giovani usino il cellulare soprattutto per distrarsi, è un dato oramai assodato. Terrorismo digitale
Conseguenze penali del cyberbullismo - Diritto.net Finalmente la Legge dà il giusto peso al fenomeno che ha trasformato in autentico incubo la vita di migliaia di adolescenti, a volte con epiloghi tragici. Vedremo qui di seguito quali siano le conseguenze penali del cyberbullismo a cominciare dalla sua definizione. (…) per “cyberbullismo” si intende qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on-line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo.Art. 1 Comma 2 Legge 71/2017 I contributi figurativi riducono la pensione? In molti si domandano se i contributi figurativi riducono la pensione.
Bullismo e cyberbullismo: come affrontarli a scuola - bSmart Blog Il bullismo è un fenomeno tristemente diffuso tra bambini e ragazzi, che richiede a tutta la comunità educante di tenere sempre alta la guardia. Sono purtroppo frequenti gli episodi di violenza e prevaricazione di cui veniamo a conoscenza in maniera diretta o attraverso la cronaca, ma fortunatamente sono numerose anche le iniziative messe in campo per prevenirlo e contrastarlo. Un’occasione in più per parlarne e combattere l’indifferenza che spesso purtroppo finisce con l’alimentare il fenomeno è la Giornata nazionale “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”, prevista per il 6 febbraio. Ecco alcuni spunti da cui partire… Il primo passo per prevenire il bullismo è informarsi Nessun intervento può essere efficace se non ci si è prima posti domande come queste: quali sono le manifestazioni del bullismo? Le risposte non sono univoche e non è facile trovarle. Si possono fare molte letture interessanti, ad esempio; ne abbiamo selezionate alcune per voi. I quaderni del Telefono Azzurro
Bullismo e Cyberbullismo Bullismo e cyberbullismo Il cyberbullismo è la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest'ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Differenze tra bullismo e cyberbullismo