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Teaching London Computing: A RESOURCE HUB For CAS LONDON - 3. Programming unplugged: learning programming without computers

Teaching London Computing: A RESOURCE HUB For CAS LONDON - 3. Programming unplugged: learning programming without computers
An inspiring unplugged session on teaching computing for teachers. Overview It’s easy to assume that programming is something you have to learn at a computer but if you want your students to deeply understand programming concepts, rather than blindly getting programs to work then unplugged techniques can work really well to get students started. We will see how to program a robot face that is made of students, look at a simple way to give a deep understanding of how variables work by making them physical, and see how to compile programs onto your class instead of onto a computer. Session material This session will cover: Inspiring ways to introduce programming away from computers.What is a variable? Activities are suitable for all age groups and can be adapted to fit your teaching needs. Resources This session comes with linked activity sheets and ‘story’ write-ups that you can download: Format This is a self-contained evening interactive seminar session of around 60-90 minutes. Like this:

CodeWeek - Unplugged Attività N. 9 per eventi Europe Code Week last-minute. Premessa: CodyRoby è uno strumento di programmazione unplugged fai da te concepito per abbattere le barriere d’accesso al coding educativo. Due edizioni speciali di CodyRoby sono state dedicate ad Africa Code Week e a Europe Code Week. Il materiale che compone ogni kit può essere scaricato liberamente dalla rete e stampato su 6 fogli A4. La produzione su media scala ad alta qualità del kit potrebbe essere effettuata ad un costo inferiore a 20 centesimi di Euro. Requisiti: L’attività proposta non ha prerequisiti e non richiede alcun impegno organizzativo, se non la preparazione del kit, che comporta il download e la stampa di 6 fogli A4. Età: dai 5 anni in su, senza un limite superiore d’età. Scopo: lasciarsi coinvolgere in giochi di carte, giochi da tavolo o attività motorie che contribuiscono allo sviluppo del pensiero computazionale senza richiedere alcuna attrezzatura informatica. Durata consigliata: da una a due ore Risorse:

Rivista Bricks - CoderKids, un laboratorio di programmazione unplugged per i bambini di 5-6 anni CoderKids è un laboratorio di informatica senza uso del computer, nato dall’idea di due insegnanti di scuola Primaria. Ci siamo incontrate in Rete via Twitter (@agaddone, @catemoscetti) poco più di un anno fa; in comune abbiamo la passione per la didattica attiva con la tecnologia. Da anni ci occupiamo, nei nostri rispettivi ambiti di insegnamento (Italiano poi Matematica l’una, L2 Inglese, l’altra), di utilizzare l’informatica per le varie discipline. Nel tempo, spinte dalla curiosità personale e da un atteggiamento creativo verso la tecnologia e l’innovazione didattica, abbiamo notato che la scuola generalmente insegna ad usare un insieme di applicativi (di solito software progettati per gli uffici) per raccontare e presentare le proprie esperienze e registrare il risultato finale delle attività di laboratorio o dei progetti. Figura 1 – La realizzazione dei pon pon-Fuzzes. Figura 2 – I Fuzzes. Figura 3 – Il tappeto-griglia Figura 4 – Il briefing iniziale. Figura 9 – Il gioco libero.

Bambini che imparano a programmare: Attività unplugged In tema di apprendimento della programmazione da parte dei bambini ho sempre guardato alle proposte di attività unplugged (senza computer) con un po’ di diffidenza. Mi sono sempre apparse un po’ come una sorta di ripiego strategico rispetto alla cronica mancanza di dotazioni hardware delle scuola, un modo di pensare alla CS Education che finisse, in fondo, proprio di giustificare e far accettare come normale tale mancanza. In aggiunta, negli anni passati, sovente i libri di testo adottati nella primaria presentavano e proponevano attività unplugged estremamente semplificate ma non di meno astratte e formalizzate (p. es. il concetto di algoritmo descritto come diagramma di flusso). Per questo ho sempre sostenuto l’assoluta necessità, nel caso in cui si volesse davvero “fare informatica” nella scuola primaria, di approcci assai operativi, anzi solo operativi o quasi, che non potevano quindi prescindere da un rapporto diretto, possibilmente uno ad uno, tra bambini e computer.

Rivista LTAonline RomaTre - Didattica (digitale) unplugged di Andrea Patassini Uno degli aspetti positivi della forte attenzione da parte del mondo della scuola riguardo i temi della programmazione, o di quello che oggi viene più comunemente definito coding, è che nascono e si sviluppano pratiche didattiche creative, ricche di elementi utili per riflettere sulla natura del digitale e la sua relazione con il mondo dell’apprendimento. Certo, dal momento in cui si decide di voler introdurre alcune di queste pratiche in classe torna evidente il difficile rapporto delle tecnologie con la scuola. Riecco bussare alla porta questioni irrisolte, come la mancata presenza capillare di strumentazioni digitali, o il dover fare i conti con l’assenza di connessioni veloci nelle aule scolastiche o, ancora, il rischio di dover impattare contro il muro della diffidenza verso queste attività e, più in generale, verso la tecnologia digitale applicata alla didattica. Niente computer per conoscere i computer quindi. Mi piace: Mi piace Caricamento...

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