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Lezione Capovolta - Esperienze

Lezione Capovolta - Esperienze

"Ruotiamo" la classe Sperimentiamo la Flipped ClassroomFlipped Classroom significa letteralmente "insegnamento capovolto". Il titolo di questa nuova strategia didattica è piuttosto intrigante. Proviamo a spigare in breve come applicarla e perché... Non è tanto la classe ad essere “capovolta” e "ruotata" quanto il normale modo di sostenere una lezione. Dalla lezione tradizionale, basata fondamentalmente sulla "somministrazione" passiva dei contenuti trasferiti dal docente al discente, assistiamo all'avvento della nuova didattica, costruttiva e collaborativa, rivolta ad un apprendimento del saper fare e delle competenze. L'introduzione delle nuove tecnologie nel mondo della scuola, nonché lo sviluppo e la sperimentazione di metodologie innovative ad esse legate, ha accelerato il processo di crisi del modello tradizionale. La metodologia della "classe rovesciata" risponde bene alle nuove esigenze, poiché si presenta come un laboratorio del conoscere e del fare a partire dalle abilità dello studente. 1 step 2 step

La “classe capovolta”: un esperimento di apprendimento attivo - Scuola che fa rete Mai sentito parlare di “flipped classroom”? L’idea è quella, per l’appunto, di “capovolgere” la classe – ovvero invertire il tradizionale schema di insegnamento e apprendimento, facendo dell’aula “non più il luogo di trasmissione delle nozioni ma lo spazio di lavoro e discussione dove si impara ad utilizzarle nel confronto con i pari e con l’insegnante” Paolo Ferri, (professore associato all’Università di Milano-Bicocca, ) Nel contesto della “flipped classroom”, l’insegnante fornisce ai ragazzi tutti i materiali utili all’esplorazione autonoma dell’argomento di studio. Questi possono includere: libri, presentazioni, siti web, video tutorial e simili. È fuori dalle mura scolastiche, quindi, che gli studenti – da soli o in gruppo, e ognuno nel rispetto dei propri tempi – hanno modo di realizzare delle prime esperienze di apprendimento attivo, che verranno poi continuate con compagni e docente in classe.

4 Consigli per Capovolgere la Classe L’interesse per capovolgere la classe è in continuo aumento. Sempre più insegnanti di diverso ordine e grado adottano questo tipo di apprendimento. Dando la possibilità agli studenti di seguire le lezioni fuori dalla classe, tramite video-tutorial appositamente creati o trovati sul web (ma non esclusivamente video!), gli insegnanti hanno la possibilità di organizzare il processo di apprendimento in modo che gli alunni trascorrano più tempo didattico in classe impegnandosi in discussioni profonde, sviluppando competenze e creando progetti in attività di gruppo. Senza dubbio, questo cambiamento potrebbe risultare complesso, quasi impossibile da applicare. Creare video-tutorial strepitosi, coinvolgenti e ben progettati senza prima determinarne il valore didattico è come mettere il carro davanti ai buoi. Una volta comprese le informazioni dal video-tutorial, cosa potrebbero essere capaci di fare gli studenti attraverso le conoscenze assimilate? Joe Hirsch, educatore

“Flipped classroom”: un’esperienza nella scuola primaria – BRICKS scarica la versione PDF del lavoro Sui muri, a volte, capita di leggere. “Se ci aveste spiegato di meno, avremmo capito di più”. Per quanto possa sembrare paradossale, questa frase scritta dai writer rimanda alla realtà di molte lezioni, incentrate sulla sola trasmissione di conoscenze e non sull’acquisizione di competenze attraverso il learning by doing. Compito del docente, nell’esercizio della libertà di insegnamento, è quello di individuare le metodologie da adottare, compiendo una serie di valutazioni sulla situazione di fatto in cui si trova ad operare e sul tipo di percorso che intende delineare. Ma è possibile utilizzare la didattica capovolta alla primaria? Figura 1 – La home page del sito Flipclass.it. Occorre, prima di tutto, dotarsi di un ambiente virtuale protetto, accessibile solo agli alunni e ai docenti. Non si tratta, quindi, di fornire solo materiale da visionare, ma di costruire delle lezioni interattive e cooperative al cui centro ci siano gli stessi alunni.

La valutazione nei compiti autentici I compiti autentici – trattati ampiamente in Folio.net anno 3 n. 5 – sono caratterizzati da questi atteggiamenti didattici assunti in modo sistematico dagli insegnanti: utilizzare la realtà degli studenti (eventi reali, problemi, situazioni sociali, economiche, culturali…) per lo svolgimento delle attività di apprendimento;proporre l’esplorazione dei meccanismi della vita quotidiana contemporanea nei suoi aspetti più rilevanti (per esempio: il linguaggio della pubblicità, la comunicazione dei media, la filiera alimentare…);valorizzare le risorse e gli interessi di ciascun allievo;assegnare quanta più responsabilità possibile allo studente nello svolgimento delle attività;stimolare un’azione flessibile, creativa e divergente;far fare esperienza diretta degli “oggetti” dell’apprendimento;far monitorare agli allievi stessi il processo di costruzione e apprendimento;favorire l’imparare a imparare. Valutare nei compiti autentici Le rubric Le liste di prestazione La riflessione

Flipped classroom con testo di commento by Graziano Cecchinato on Prezi

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