Biblioteche scolastiche.
Corresponsabilità scuola famiglia. Louie Schwartzberg: Natura. Bellezza. Gratitudine. Educare, molto meglio che addestrare - IlSussidiario.net. Alla ricerca del significato – Apprendere sempre. Sesta puntata (*) su alcuni temi che riguardano l’apprendimento Partiamo con due affermazioni chiare di due grandi padri I “significati” non possono essere forniti in forma compiuta dal docente ma devono essere costruiti dalla persona che apprende.
Sono richieste capacità critiche, di generalizzazione, inferenza e astrazione (Ausubel)Se sono gli insegnanti a stabilire cosa sia importante conoscere, come farlo e come imparare, gli studenti non potranno esercitare l’intenzionalità e la costruzione per il semplice fatto che non è loro permesso (Jonassen) Come evidenziato in precedenza (vedi i diversi post sull’aprendimento), il principio fondamentale da tenere in considerazione per un buon apprendimento (ho definito in precedenza cosa io intenda) fa riferimento a ciò che è significativo per la persona che apprende. Le caratteristiche di un ambiente di apprendimento che facilita la costruzione significativa di conoscenza è quello in cui si ha la possibilità di I compiti autentici. Appunti, testi, foto… e tanto altro! Curriculum Mapping. Img263 b. I minori e internet in Italia - Infografica - Save the Children - Blog. Al contrario di quello che si potrebbe pensare in Italia sono ancora molti i minori che non fanno uso di internet, si trovano per la maggior parte nelle regioni del Sud e appartengono a famiglie che dichiarano di vivere in condizioni economiche insufficienti.
Nell’infografica che segue, una panoramica sul nostro paese, elaborata attraverso i dati di una ricerca Ipsos, realizzata per la nostra organizzazione. Da un lato gli “on-line” e dall’altra i “disconnessi”, due facce della stessa medaglia che racconta la generazione dei “nativi digitali”. I primi sono giovanissimi quasi sempre connessi, anche grazie agli smartphone, usano WhatsApp (59%) e Instagram (36%), conoscono abbastanza bene le regole che governano la privacy nella Rete (51%), ma non se ne preoccupano più di tanto (57%). E poi ci sono quelli che dalla Rete sono fuori, i “disconnessi”, l’11,5% dei ragazzi che vivono in Italia tra gli 11 e i 17 anni, con una percentuale più elevata nel Sud e nelle Isole (17,4%, 270.000).
Media education on Flipboard. Felice Di Lernia - Cura e Cultura. Uno.
Scrivo da una stanza all’ottavo piano di un albergo all’estremo sud della Spagna. Multimedia Rubric. Quel che resta della parola "educazione" È sempre esistita una corrente della pedagogia che, a diverso titolo, ha preteso di liberarsi dell'educazione considerata come un vero e proprio tabù: le vite dei figli traggono più danno che benefici dall'educazione, la quale non sarebbe altro che una museruola messa da genitori paranoici sulla legittima voglia di libertà dei loro figli.
Tra tutti i riferimenti possibili possiamo pensare al recente lavoro di Peter Gray dal titolo, che è già, come si può intendere facilmente, tutto un programma: Lasciateli giocare (Einaudi). La tesi di questo libro è quella che bisogna restituire ai nostri figli la loro autonomia che una concezione aridamente disciplinare della scuola gli ha sottratto. Quella che l'autore definisce "istruzione forzata" appare come una macchina repressiva tale da spegnere la creatività nel nome di una esigenza di controllo e di disciplinamento coatto che proviene dal mondo degli adulti. Massimo Recalcati. Onore ai maestri: c'è grande bisogno di loro. Un maestro è colui che, nella cornice di un relazione viva, risveglia in un altro essere umano forze e sogni potenziali e ancora latenti.
Egli è chiamato a fare della propria unicità e del proprio intimo coltivarsi (la sua cultura) un dono al discepolo, che altrimenti non desidererà coltivare sé stesso, scoprendo chi è e che storia irripetibile è venuto a raccontare. Il maestro in sostanza è un pro-vocatore: uno che chiama l’altro ad assumere la propria vita come compito, come vocazione. Diventa te stesso, dice in ogni suo gesto e parola. Questo hanno fatto Socrate, Confucio, Cristo, Buddha, questo fanno tanti sconosciuti maestri nelle aule. Ma cosa autorizza un uomo o una donna a fare questo con un altro essere umano? L’essere umano è un mammifero stranamente in controtendenza rispetto all’evoluzionismo. Gli insegnanti sono chiamati ad una sintesi dei due ruoli genitoriali, paterno e materno. 10 competenze del docente moderno. Siete in possesso delle 10 competenze del docente moderno?
Come la maggior parte delle professioni di oggi, ci sono grandi sviluppi nel campo dell’insegnamento che vengono orientati dai cambiamenti sociali e tecnologici. Mantenere aggiornate queste skills sarà decisivo per garantire agli alunni una preparazione adeguata ed innovativa. Le competenze necessarie per essere un gran docente sono cambiate; gli insegnanti moderni devono essere competenti in nuove abilità sconosciute ai loro predecessori. Dunque, ecco spiegate quali sono le Queste prime 6 competenze del docente didattiche (colorate in rosso nell’immagine) non sono nuove, ma la loro importanza è aumentata in modo significativo per l’insegnante moderno. #1 IMPEGNATO: è essenziale che l’insegnante sia impegnato nel suo lavoro e attento alla formazione degli studenti. . #2 PREPARATO: nel passato avere un carattere forte ed una personalità decisa era sufficiente per essere ritenuto un buon insegnante. Ads by.