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Att sy i dragkedjor / Installing zippers. Att sy i dragkedjor Att sy i dragkedjor i stickade plagg kan vara både svårt, krångligt, nästintill omöjligt och fruktansvärt, fruktansvärt enerverande.

Att sy i dragkedjor / Installing zippers

Det kan också vara spännande, kul, en aning pilligt på ett roligt sätt och väldigt enkelt. Jag ska berätta hur jag gör. Jag fick inte med precis allt man behöver på den här bilden, men här kommer en lista: Ett stickat plaggDragkedja (som passar i längd - glöm inte att mäta!) Steg ett är att lägga papperet mot plaggets avigsida och använda pennan för att markera hur långt det är mellan de aviga maskorna (hur långt det är mellan varven, alltså). Steg två är att överföra dessa markeringar till dragkedjan. Steg tre: Med hjälp av fångnålen, dra upp en ögla av garn genom dragkedjan vid den första markeringen.

Sätt sedan stickan i öglan och dra åt öglan, så att den får samma storlek som maskorna i det färdigstickade plagget. Here’s How Not to Address Skeptics of Your Kickstarter Game. Capsule wardrobe. Capsule wardrobe is a term coined by Susie Faux, the owner of a London boutique called "Wardrobe" in the 1970s.

Capsule wardrobe

According to Faux, a capsule wardrobe is a collection of a few essential items of clothing that will not go out of fashion, such as skirts, trousers, and coats, which can then be updated with seasonal pieces.[1] This idea was popularised by American designer Donna Karan, who, in 1985, released an influential capsule collection of seven interchangeable work-wear pieces.[2] The term is widely used in the British and American fashion media, and has been the subject of several popular television series. The term has come to refer to a collection of clothing which is designed using only interchangeable items, in order to maximise the number of outfits which can be created. The aim is to have an outfit suitable for any occasion without owning excessive items of clothing. This is usually achieved by buying what are considered to be "key" or "staple" items in coordinating colours.[3]

Fashion Vocabulary. The ultimate BAG Fashion Vocabulary. The ultimate Hats Vocabulary. The ultimate Dress Shape Vocabulary. Torna la rubrica del Vocabulary con un’edizione speciale “sera” che vi aiuterà a destreggiarvi nella scelta dell’abito per Capodanno!

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Seguiranno nelle prossime settimane come tradizione i consigli per l’outfit più di tendenza per l’ultimo giorno del 2013. A: creata da Christian Dior nel 1955. Si tratta di un abito o composizione gonna-top in cui abbiamo spalle strette e fondo ampio, in modo che ne risulti una forma somigliante alla lettera corrispondente. Si distingue dalla linea trapezio per la minor ampiezza del fondo. The ultimate SHOES Fashion Vocabulary (parte 1) Questo mese il Fashion Vocabulary ci porta alla scoperta delle scarpe: la prima di due infografiche ci porta nel mondo delle scarpe da donna.

The ultimate SHOES Fashion Vocabulary (parte 1)

Ecco le definizioni in italiano: PUMP: definizione generica di qualsiasi decolleté da donna. CONE: scarpa elegante con tacco a forma di cono. PEEP TOE: decolleté che lascia scoperta una piccola porzione della punta del piede. OPEN TOE: decolleté che lascia scoperta interamente la parte delle dita del piede. STILETTO: scarpe eleganti con tacco alto, sottile ed appuntito. SLINGBACK: conosciute anche come “chanel”, sono scarpe con tallone scoperto e punta coperta.

KITTEN: con tacco corto, accompagnato da una curva all’attacco con la suola. CHUNKY: scarpa con tacco spesso e grosso, che ricorda un tronco d’albero. The ultimate SHOES Fashion Vocabulary (parte 2) Eccoci all’appuntamento con la seconda parte del Fashion Vocabulary dedicato alle scarpe, con un focus stavolta sulle scarpe comode e su quelle da uomo.

The ultimate SHOES Fashion Vocabulary (parte 2)

The ultimate GLASSES Fashion Vocabulary. Pin by Truebluemeandyou.tumblr.com on DIY Fashion. Pin by Truebluemeandyou.tumblr.com on DIY Fashion. The Ultimate Eyeliner Fashion Vocabulary. The ultimate Pattern Fashion Vocabulary. Eccoci alla prima di due infografiche su stampe e patterns, un campo in cui anche gli addetti ai lavori commettono molte imprecisioni lessicali.

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ANTHEMION: pattern decorativo con motivo a palmette o caprifoglio, spesso si trova in motivi classici greci, egizi o assiri. ARABESQUE: pattern dal design elaborato floreale o geometrico, ispirato all’arte islamica. ARGYLE: pattern con rombi posizionati in alternanza stile scacchiera. Di solito usa massimo due o tre colori, e si utilizza per la maglieria.

Si può anche scrivere Argyll. BIRD’S EYE: pattern a micro rombi con un pallino al centro, che ricordano l’occhiod i un uccello. BOTEH: disegno stilizzato a lacrima originario del Kashmir e inizialmente prodotto da un’azienda di Paisley, in Scozia. The Ultimate Skirt Vocabulary. The ultimate Neckline Vocabulary. SPAGHETTI STRAP: è una scollatura, di solito tonda, che lascia scoperte le spalle e presenta due spalline molto sottili che ricordano appunto gli “spaghetti”.

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HALTER STRAP: questa scollatura può avere una forma a V, a cuore o tonda sul davanti, con due spalline che partono diagonalmente da sotto il braccio a dietro il collo. ASYMMETRIC: detta anche “scollatura diana” o “monospalla”, ha il corpetto con un taglio diagonale e un’unica spallina. QUEEN ANNE: questa scollatura presenta un colletto che va rialzandosi nella parte posteriore del collo e uno scollo a “V” di varia profondità. Le spalle vengono coperte mentre invece il decollété acquista importanza con eleganti linee geometriche. ILLUSION: è una scollatura che utilizza due tessuti diversi per creare un’illusione ottica. GRECIAN: la scollatura greca è caratterizzata da una parte di tessuto che, a partire dal centro del seno, si apre a circondare il collo. Vuoi segnalarci qualche altro tipo di scollo?