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CROWDFUNDING: Articoli

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Alcuni articoli sul crowdfunding e la scuola

4 esempi concreti per fare crowdfunding a scuola. Non ci sono i soldi per l’aula nuova? Serve uno scivolo per il cortile dell’asilo o una stampante 3D per la facoltà di chirurgia? In tempi in cui le risorse scarseggiano, il mondo dell’istruzione ha imparato a fare da sé: con il crowdfunding. Il finanziamento collettivo attraverso il web si può utilizzare per progetti di qualsiasi tipo, e di solito si fa su piattaforme generaliste. Si descrive l’obiettivo della raccolta fondi, la cifra che si vuole raggiungere ed entro quale data bisogna raccoglierla.

Oltre ai siti generici, però, la colletta in rete ultimamente si sta specializzando su piattaforme specifiche, soprattutto in fatto di apprendimento. Le piattaforme di crowdfunding legate all’istruzione sono molto utilizzate all’estero: la più famosa è DonorsChoose dove docenti e studenti pubblicano le loro campagne per raccogliere fondi. La più famosa piattaforma di crowdfunding per la scuola è School Raising (ve ne avevamo parlato qui). FUND RAISING PER LE SCUOLE: REALTA’ POSSIBILE O UTOPIA? | MBSfundraisingblog. La mia esperienza con la raccolta annuale e con le scuole ha inizio nel 2004, quando mi viene proposto di lavorare per un progetto di raccolta fondi a beneficio di una scuola di Bologna gestita da una fondazione del privato sociale. Era la prima volta, nella mia esperienza professionale, che mi interfacciavo con una scuola. E, se devo essere sincera, la prima riflessione che feci fu “raccogliere fondi per la scuola ‘dei ricchi’ sarà difficilissimo”.

Ma poi, un po’ per curiosità professionale, un po’ perché già allora credevo nell’importanza dell’educazione dei giovani, mi buttai a capofitto in questa avventura. Oggi le scuole, per le quali nel tempo MBS ha sviluppato una competenza professionale specifica, dimostrano di avere una grande esigenza di mettere in atto strategie di fund raising sempre più strutturate e capaci di garantire loro una sostenibilità. Da qui, la necessità di sviluppare soprattutto una capacità di raccolta annuale. Cosa vuol dire sociale? – campagna 5×1000. Tutti in classe: facciamo il punto sul fundraising per la scuola - parte 1 - RaccontaFondi. A settembre iniziato, con il ricordo di ombrelloni e mojito in riva al mare, la maggior parte dei fundraiser è tornato al suo tavolo di lavoro. Tra pianificazione da completare e strategie da mettere a punto discutiamo di uno dei temi caldi di questa fine estate: i cambiamenti che si prospettano con lo School Bonus, inserito nel Decreto Buona Scuola presentato dal Governo.

Abbiamo provato a fare il punto della situazione con Massimo Coen Cagli, uno dei principali consulenti e formatori di fundraising in Italia ed esperto di raccolta fondi per la scuola pubblica. In Italia prevale l’idea che la scuola pubblica, in quanto patrimonio dello Stato, non necessiti di fondi privati. Il fundraising potrebbe aumentare il divario ideologico che esiste tra la scuola pubblica e quella privata? Il problema infatti non è che i cittadini si troveranno a tirare fuori più soldi per la scuola pubblica: già lo fanno da anni con il contributo volontario (spesso usato come contributo obbligatorio!) ScuoleAperte FundraisingScuole. Fundraising e Scuola: 4 compiti da fare prima di riaprire | BlogFundraising - Il Blog della Scuola di Roma Fund-Raising.it. Un mese fa circa ho tenuto a Venezia la seconda edizione del corso di formazione “Come migliorare la raccolta di fondi da famiglie e privati: tecniche ed esperienze per coinvolgere e appassionare la comunità scolastica”, organizzato da ItaliaScuola.it. 40 dirigenti scolastici partecipanti, con un grado di interazione altissimo condito da una fame di informazioni, spunti, esempi e consigli su come fare, che neanche nei corsi rivolti al non profit abbiamo riscontrato a questi livelli.

Questo anche grazie agli interventi di Valerio De Feo (direttore di ItaliaScuola.it), Corrado Faletti (consulente del gruppo Spaggiari) e Laura Paolucci (Avvocato della Stato). Porto da questo corso una buona notizia ai milioni di famiglie che hanno figli a scuola: il problema non è che la Scuola non fa fundraising. Al contrario ne fa tanto. Il vero problema è che lo fa senza avere un approccio strategico e senza dotarsi di un programma e di una funzione dedicata. La Scuola: nuova frontiera per il fundraising. COME FARE FUNDRAISING PER LA SCUOLA? ALCUNE ESPERIENZE - Articolo di Natascia Astolfi C’è una scuola a Cernusco sul Naviglio in Provincia di Milano, gestita da una cooperativa sociale, che di recente si è imbarcata in un investimento importante finalizzato alla costruzione di un nuovo polo, un edificio inaugurato all’inizio dell’anno scolastico 2012/2013 di 8.550 mq, su un’area di 12.000 mq che oggi ospita la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.

Ma non solo. La scuola infatti con i suoi laboratori, la palestra, l’auditorium, è pensata come un luogo ed uno spazio “unico” per l’intera città. Per i bambini e per tutti. La cosa però più interessante da raccontare è che la costruzione della nuova scuola è stato un progetto che la comunità ha condiviso e per il quale si è responsabilizzata, riconoscendolo come un bene per il territorio. Non c’è futuro in un territorio, senza educazione dei giovani. E non solo esperienze isolate. E il bello è che tutto questo è possibile! Perché questo è importante? Comunicato Stampa del 14 gennaio 2016. Al via 'FastUP School': Siglato protocollo Miur-Fastweb-Eppela per finanziare i progetti digitali delle scuole Fino a 10.000 euro di co-investimento per ogni iniziativa che raggiunge, tramite il crowdfunding, il 50% del budget richiesto E' stato siglato oggi, presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il Protocollo di Intesa fra il MIUR, Fastweb ed Eppela, che ha al centro il progetto FastUP School nato per permettere la realizzazione, attraverso il crowdfunding, di progetti di innovazione delle scuole.

Alla conferenza stampa di presentazione diFastUP School hanno presenziato il Ministro Stefania Giannini, l'Amministratore delegato di Fastweb, Alberto Calcagno, l'Amministratore delegato di Eppela, Nicola Lencioni e i rappresentanti di quattro scuole. FastUP School si rivolge alle scuole con l'obiettivo di sostenere, attraverso l'utilizzo del crowdfunding, progetti innovativi coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale. La scuola italiana si autofinanzia in rete con il crowdfunding.

Una stampante 3D per insegnare ai ragazzi la fabbricazione digitale, un robot che percorre un labirinto e segnala le vittime, un libro in cui i bambini raccontano la crisi. Tutti progetti scolastici andati a buon fine. Non certo con fondi pubblici, visto che la scuola italiana ha il portafogli vuoto e finanziare progetti, materiali e rinnovamenti è sempre più difficile. Guglielmo Apolloni e Luca Talarico, designer e business developer, hanno trovato il modo di rispondere a questa necessità. Emulando modelli d’oltreoceano, rivisitati in chiave italiana. La loro School Raising è la prima piattaforma di crowdfunding dedicata al mondo della scuola.

Shadow carousel School Raising, il crowdfunding che finanzia la scuola La terza B del Liceo scientifico Roiti di Ferrara, per esempio, è riuscita a raccogliere i fondi per comperare una stampante 3D. Tutto con un occhio alla formazione specifica sul crowdfunding. Scuola, ecco il crowdfunding per finanziare i progetti di ragazzi e professori. Un robot, una stampante 3D, ma anche corsi di teatro, workshop e percorsi educativi. Non ha nemmeno compiuto un anno e sono già una decina i progetti finanziati tramite School Raising, la prima piattaforma italiana di crowdfunding dedicata alla scuola, che permette a cittadini e imprese di donare soldi per aiutare gli istituti di tutta la penisola ad avverare un “sogno nel cassetto”. Che sia un nuovo laboratorio audiovisivo, uno spettacolo teatrale o la pubblicazione di un libro scritto a più mani da una scolaresca. Progetti che in tempi di risorse scarse sarebbero difficili da realizzare. Proprio per questo Guglielmo Apolloni, designer della comunicazione e imprenditore sociale, insieme a un gruppo di amici ha pensato a una piattaforma online.

Il funzionamento del portale è semplice: studenti, professori, ma anche presidi e famiglie propongono un progetto da finanziare, che viene pubblicato su internet. Scuola, progetti digitali col crowdfunding - Internet e Social. Dai corsi di programmazione informatica alle applicazioni per l'apprendimento, i progetti digitali nelle scuole si finanziano attraverso il crowdfunding, la raccolta collettiva di denaro via web.

La novità arriva con il progetto FastUp School, frutto del protocollo d'intesa siglato oggi a Roma da ministero dell'Istruzione, Fastweb ed Eppela. Quest'ultima è la piattaforma di crowdfunding italiana su cui scuole medie e superiori potranno presentare le proprie iniziative, coerenti con il Piano nazionale scuola digitale, e chiedere il finanziamento necessario. I progetti che riusciranno a raccogliere sul web il 50% del budget richiesto, saranno cofinanziati a fondo perduto da Fastweb per il restante 50%, fino a 10mila euro. "Non dobbiamo aumentare solo le autostrade digitali", e cioè le infrastrutture, "ma anche le patenti digitali", facendo crescere "l'alfabetizzazione digitale" a partire proprio dalla scuola", ha affermato l'Ad di Fastweb Alberto Calcagno.

Arriva il crowdfunding nelle scuole: chiunque potrà finanziare i progetti educativi. La Ministra dell'Istruzione Stefania Giannini ha siglato un importante protocollo d’intesa con le società Fastweb e Eppela che ha fatto nascere il progetto FastUp School per finanziare iniziative che avvicinino gli studenti alla tecnologia e migliorino la didattica digitale. L'iniziativa è stata presentata il 14 gennaio in una conferenza stampa cui hanno partecipato, oltre al Ministro dell'Istruzione, anche l'Amministratore delegato di Fastweb, Alberto Calcagno, e l'Amministratore delegato della società Eppela, Nicola Lencioni. Erano presenti anche i Dirigenti Scolastici di quattro scuole di diverse regioni italiane, già impegnate in importanti progetti di innovazione digitale, che certamente desteranno interesse nelle famiglie al momento della scelta della scuola cui iscrivere i figli.

Il crowdfunding nelle scuole Il crowdfunding è una pratica di microfinanziamento collaborativo che coinvolge più persone interessate a mettere in comune risorse economiche per sostenere progetti condivisi. I progetti delle scuole diventano realtà con il crowdfunding. A Perugia bastano cinquemila euro. Per comprare una lavagna multimediale (la «Lim»), un computer portatile, una connessione internet mobile, un carrello. Solo 40 giorni di tempo. Ad Ercolano ne chiedono 10mila. Ma c’è un video musicale da realizzare con tutta la città da coinvolgere. I giorni a disposizione sempre 40. Sono i primi due progetti già online sulla piattaforma di raccolta fondi (crowdfunding) Eppela che hanno studenti e docenti (e genitori) come protagonisti e che lanciano il progetto «FastUp School» dedicato, per ora, alle scuole medie e superiori di tutta Italia. «Connettere le aule» «Iniziative come questa - ha detto la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini - sono coerenti con la nostra volontà di portare l’innovazione nel mondo scolastico, fornendo ai nostri studenti rinnovate competenze.

Come si fa «Puntiamo sugli imprenditori di domani, approfittando della loro creatività, energia e voglia di fare», sorride Fabio Simonelli, project manager di Eppela. Crowdfunding, su Rep@Scuola il finanziamento dal basso per i progetti dei ragazzi. Progetti, idee e iniziative. Micro-finanziamenti che trasformano brillanti idee in realtà concrete. La scuola riparte dal crowdfunding. Prende il via la piattaforma di crowdfunding didattico riservata alle scuole partecipanti a Repubblica@scuola. Un'occasione per mettere insieme la partecipazione attiva dei cittadini con i bisogni delle scuole italiane. L'iniziativa, raggiungibile al link www.eppela.com/ita/repubblicascuola, viene realizzata con la collaborazione di Eppela, leader italiano del crowdfunding reward-based, ovvero ricompense in cambio di offerte economiche. Da oggi gli insegnanti e gli alunni delle scuole medie e superiori iscritte a Repubblica@Scuola potranno divenire protagonisti e ideatori di progetti e potranno finalmente trovare il sostegno economico di cui necessitano grazie al "finanziamento dal basso".

Gli ideatori dei progetti riceveranno consigli e un supporto da parte di un team dedicato di Eppela. Ecco perché crowdfunding e scuola fanno bene insieme - Marcella Loporchio. Crowdfunding e scuola, un legame forte e in crescita basato su scambio di competenze e di relazioni Sì, perché proprio in questo incontro nascono i progetti del futuro che, causa la penuria di risorse economiche, rischiano di rimanere fermi e soprattutto di non generare lavoro.

I giovani, che ogni anno escono dalle nostre scuole sono demotivati e non riescono ad orientarsi, hanno la certezza di dover andare via dall’Italia per potersi realizzare e soprattutto che il futuro non è dei migliori. Il crowdfunding vuole offrire la possibilità di rimanere qui, nel nostro paese e dar valore ai loro talenti anche inesperessi. Un esempio? Le campagne che sono presenti su Eppela nella sezione FastUpSchool, dove grazie all’accordo tra il MIUR, FastWeb ed Eppela, i progetti finalizzati alla digitalizzazione della scuola, vedono luce e raccolgono i fondi necessari. Ma la cosa fondamentale qual è? Scuola digitale, arriva il crowdfunding per i migliori progetti. FastUp School è un progetto con alla base il crowdfunding: cofinanzierà idee, servizi e applicazioni innovative per avvicinare gli studenti alla tecnologia e per migliorare la didattica con l’aiuto del digitale.

Verranno selezionati ad esempio progetti di applicazioni utili all’apprendimento, strumenti e nuove tecnologie digitali, piattaforme digitali a supporto di bisogni educativi speciali, corsi di coding e programmazione, iniziative formative sull’utilizzo responsabile di internet, strumenti digitali per il dialogo scuola-famiglia. Crowdfunding innovativo per la scuola Per farlo, è stato siglato oggi al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, un protocollo dìintesa fra il Miur, Fastweb ed Eppela. Metà Rete, metà sponsor I progetti innovativi coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale e che tramite Eppela, avranno raccolto dalla Rete il 50% del budget richiesto verranno cofinanziati da Fastweb per il restante 50%. La scuola digitale come Creativity Lab e il crowfunding.

La scuola e l’università inseguono il crowdfunding. Tra i vantaggi del crowdfunding c’è anche quello di riuscire a fare breccia nel cuore di istituzioni secolari, come l’Università di Pavia, che si affida al finanziamento dal basso. Più in generale, e non solo all’interno dei confini nazionali, sono sempre di più le scuole che chiedono l’intervento delle persone per finanziare i propri progetti. In questo l’Italia si mostra più intraprendente persino dell’Università di Stanford, tra le prime a diffondere la cultura della raccolta dal basso, che fa fatica a salpare dalla teoria per approdare alla pratica. Negli Usa le piattaforme che uniscono scuola e crowdfunding o sono gestite da terzi o riguardano aspetti specifici, quali ad esempio l’aiuto economico a ragazzi che non possono permettersi le rette. Nel Regno Unito la situazione è grossomodo identica; il portale Hubbub spopola nel campo del finanziamento di progetti scolastici o legati al mondo del non profit ma, anche in questo caso, si tratta di una piattaforma gestita da terzi.