Tutorial Mind Mup. Libro metodo ivanov completo by Marcello Festeggiante. Quant'è grande Internet? Ecco qualche numero. Qual è la dimensione del web?
Per darvi un'idea, ogni secondo nel mondo vengono pubblicati circa 6.000 tweet, vengono fatte oltre 40.000 ricerche con il motore di Google, sono spediti più di 2 milioni di messaggi di posta elettronica. Numeri sfornati da Internet Live Stats, il sito di Real Time Statistics Project. Cos'è l'ignoranza elaborativa? Sei a Catania.
Imparare ad imparare: equipaggiati per il futuro - Didattica e apprendimento. Il 24 febbraio 2017, presso l’Auditorium del Massimo di Roma, si aprirà il III convegno internazionale sulla flipped classroom organizzato dall’associazione Flipnet.
Da diversi anni i docenti che fanno capo all’associazione si occupano di divulgare e formare professionisti della scuola sui temi inerenti la didattica attiva e la classe capovolta. Ma cos’è la flipped class? La flipped class, ovvero la classe capovolta, è un approccio metodologico dove il tempo scuola è riorganizzato con lo spostamento, o meglio l’anticipazione, della lezione (che viene fruita dagli studenti attraverso la visione di video-lezioni predisposte e personalizzate dal docente) al pomeriggio mentre la mattina, nella classe di appartenenza, gli studenti svolgono attività collaborative dove questi ultimi sono messi nelle condizioni di esercitarsi su quanto appreso e trasformare le conoscenze ed abilità in competenze.
Fare ricerche in rete: 10 dritte per riuscirci. Giusto per fare un esempio: a fine 1999, cercando la parola creatività con Virgilio (Google era appena nato e non era ancora così conosciuto) si trovavano 319 risultati.
Nel 2004, cercando creatività con Google se ne trovavano oltre 604.000 (nel caso vi chiedeste come faccio a saperlo: ho conservato i dati). Oggi chi cerca creatività con Google trova 11.400.000 risultati. Se invece si cerca con Google creativity si trovano 209 milioni di risultati. Dentro c’è di tutto: definizioni, studi scientifici, annunci di eventi, articoli divulgativi, teorie sballate, recensioni, trucchi per diventare più creativi in tre minuti, pizzerie creative, uncinetto e bricolage, roba recente mescolata con roba di dieci anni fa.
QUIZ INTERATTIVO: sai distinguere una notizia vera da una falsa? Blue Whale, vi spiego perché è una bufala – Famigliapuntozero. DI ANDREA ANGIOLINO Nelle ultime settimane, l’informazione italiana è in subbuglio e diffonde un terribile allarme, terrorizzando genitori ed educatori.
Un fantomatico gioco russo che nessuno ha mai visto e che si diffonderebbe sui social: il Blue Whale. Un “tutor” imporrebbe ai giocatori cinquanta prove inviandole una per volta, una al giorno, ai malcapitati che hanno aderito al gioco. In segreto e senza far notare nulla ai familiari, fingendo totale normalità, i giocatori dovrebbero disegnare una balena su un pezzo di carta, infliggersi tagli sulle braccia e sul labbro, alzarsi nel cuore della notte per guardare filmati terrificanti, scriversi su varie parti del corpo con lamette, passare intere giornate senza mai parlare con nessuno o a guardare video horror.
LA STORIA In realtà, del Blue Whale si parla da tempo. La ricerca delle informazioni nel Web. Una semplice capacità. Video interessante, ma… Nel mio navigare nel Web ho trovato questo interessante video, che illustra la modalità di ricerca delle informazioni nel Web.
Sicuramente la risorsa potrà essere utile per chi intende affrontare uno dei contenuti dell’esame Ecdl o Eipass, relativo alla gestione di Internet e della posta elettronica. Indubbiamente la procedura risulta efficace e accettabile se le informazioni riguardano contenuti strettamente scolastici. Il discorso cambia per eventi o fatti recenti.
Ma andiamo con ordine. Capacità, non competenza Non condivido la definizione di competenza digitale data alla procedura. Come nasce la filter bubble che ci rende sudditi. Fake news, post-verità e filter bubble: per larga parte degli addetti ai lavori, sono questi i tre nemici giurati della nostra epoca digitale.
La causa andrebbe cercata nei social network, gli strumenti che generano questi fenomeni e sono responsabili in particolare della bolla di filtraggio: una gabbia rassicurante all’interno della quale, grazie all’intervento degli algoritmi, vediamo solo contenuti che confermano quelle che già sono le nostre credenze. Lungi dal mantenere la promessa originaria del web, ovvero offrire agli utenti un’informazione libera e diversificata, Facebook e compagnia non farebbero che mostrarci quello che vogliamo vedere, tenendoci ben al riparo da informazioni che potrebbero incrinare le nostre certezze e rendere la nostra esperienza sui social media meno confortevole. Information Literacy. Un Manifesto. Il 7 marzo 2018 ho avuto l’opportunità di presentare a Genova, di fronte a una platea attenta e nei bellissimi locali della Biblioteca Universitaria, il Manifesto per L’information Literacy.
AIB-WEB - Manifesto per l'Information Literacy. Gravità Zero : INFORMAZIONE DI QUALITÀ BASATA SUI DATI: LA SCOMMESSA DEL DATA JOURNALISM. Condivido, ergo sum. La legge di Zuckerberg.
Durante il summit Web 2.0 del novembre 2008, Mark Zuckerberg espresse la propria versione della celebre legge di Moore. Secondo quest'ultima il numero di transistor su un chip raddoppia ogni due anni: la legge di Zuckerberg, invece, suona così: "Ogni anno la gente condivide il doppio dell'informazione condivisa l'anno precedente". Tre anni dopo, Zuck mostrò dati alla mano che la predizione era stata confermata: la curva dello sharing sul suo social network aveva un andamento esponenziale. Il fondatore di Facebook è tornato di nuovo sul tema in un'intervista a Wired pubblicata nell'aprile 2013, sottolineando come il fenomeno sia un trend globale. Travolti dalle informazioni - Annamaria Testa. Perché una dieta mediatica è una buona scelta. Stressato da troppe notizie? Usa la dieta mediatica.