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Disegno

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Grafica. Strutture portanti e composizioni modulari | tecnologiaduepuntozero. Contenuti adatti ad alunni con DSA Il triangolo, il quadrato ed il cerchio sono le figure geometriche più importanti, dalle quali derivano tutte le altre forme. La conoscenza delle strutture portanti delle figure geometriche fondamentali rende possibile la ricerca di forme geometriche nuove. Un campo specifico in cui questo tipo di ricerca è utilizzato è quello della grafica, che consiste nell’aspetto visivo della comunicazione. Qui di seguito sono proposti due video, che puoi trovare sul canale youtube Tecnologia Duepuntozero. Il primo è un tutorial per la realizzazione di alcuni motivi decorativi basati sulla struttura portante di un triangolo equilatero. Il secondo propone come esercitazione la realizzazione un disegno ornamentale attraverso la composizione modulare di uno dei motivi decorativi realizzati, con l’aiuto della carta lucida.

Ma cos’è la struttura portante? Buon lavoro! Inganni spaziali e illusioni ottiche - Didatticarte. Ricordate i nove indizi di profondità di cui ho già parlato? Ebbene, si tratta di meccanismi percettivi talmente radicati nel nostro cervello che, nel momento in cui qualche elemento nel campo visivo ne contraddice le regole, non siamo più in grado di stabilire distanze, orientamento o dimensioni degli oggetti osservati. Il nostro sistema visivo, infatti, da un lato si aspetta che gli oggetti lontani appaiano più piccoli di quelli vicini, da un altro lato sa che, a dispetto di tale diversità percepita, gli oggetti non cambiano realmente dimensione o forma (caratteristica definita costanza percettiva) solo perché sono lontani o sono visti di scorcio, e continua a vederli come dovrebbero essere e non come effettivamente li vede.

La constatazione del fatto che noi vediamo ciò che abbiamo imparato a vedere (attribuiamo agli oggetti grandezze, forme e colori a priori) crea delle serie difficoltà percettive nel momento in cui le immagini violano i nostri pre-giudizi. Vediamo un altro caso. DraftSight. Disegno Tecnico | A scuola di Tecnologia... | Pagina 2. Dopo aver rappresentato con l’aiuto delle Proiezioni Ortogonali un gruppo di solidi costituito da un parallelepipedo, un prisma triangolare ed un cono, passiamo ora alla sua rappresentazione tridimensionale attraverso la tecnica dello “sviluppo dei solidi” con l’aiuto di forbici, colla e del cartoncino dei fogli F4 del nostro album da disegno. Nei disegni che seguono sono indicati gli schemi di taglio dei vari solidi. Riporta sul foglio lo schema con le misure corrette, e ricorda che prima di piegare ed incollare le linguette è bene incidere il foglio lungo tutti gli spigoli dello sviluppo facendo scorrere la punta del compasso o anche di una penna che non scrive più.

Piega accuratamente lungo i solchi ottenuti ed incolla usando una colla stick. Parallelepipedo: Prisma triangolare: Continua a leggere Solido Complesso /2 Inizia il disegno dalla pianta. Nella seconda figura viene mostrata anche una versione del disegno con il solido ruotato di 30°. Motivo decorativo a simmetria radiale. Bruno Munari. Creatività. Nel 1971, in piena temperie contestativa, subito dopo il Sessantotto, Bruno Munari dà alle stampe presso l’editore Laterza un libretto dal titolo indicativo: Artista e designer. Quella e di congiunzione è anche una e di disgiunzione; meglio: potrebbe essere una o di scelta (Artista o designer), se non fosse che Munari non è mai esclusivo, bensì sottilmente inclusivo. Anche quando critica, come fa in questo libretto dedicato al processo creativo, non mette mai fuori gli aculei, non ferisce o punge, bensì ironizza. L’obiettivo polemico del suo libro, che è tutto un inno alla professione di designer, è appunto l’artista: la figura romantica per eccellenza che sembra ritornata in auge dopo le barricate di Parigi nel maggio ’68, ovvero “l’artista romantico (che una volta si ubriacava e oggi si droga) esiste sempre”.

A lui oppone “il designer oggettivo” che “ha come meta l’estetica come tecnica pura”. Munari non potrebbe essere più esplicito di così. Ma non anticipiamo. La storia delle proiezioni ortogonali 1 by ARIANNA SCONOCCHINI on Prezi. Ebook. Ebook degli argomenti di disegno tecnico trattati in classe durante l'anno scolastico. Programma destinato ad una classe prima. Vengono illustrati i concetti base del disegno tecnico, come la squadratura del foglio, l'uso delle squadrette, le costruzioni gerometriche, punti notevoli dei triangoli ecc... L'ebook comprende la spiegazione delle costruzioni geometriche, tavole di disegno e collegamenti ipertestuali ai video presenti su youtube, in tutto in formato stampabile A4. Programma destinato ad una classe seconda.

Viene illustrato il metodo di rappresentazione assonometrico, da semplici solidi a gruppi di solidi, compresi oggetti reali come scale e oggetti d'arredo. L'ebook comprende la spiegazione della rappresentazione assonometrica dei solidi, tavole di disegno e collegamenti ipertestuali ai video presenti su youtube, in tutto in formato stampabile A4. Programma destinato ad una classe terza. Educazionetecnica.dantect.it. Lo Sviluppo dei Solidi by Tecnologia Online on Prezi. Disegno tecnico sezioni di solidi e tipi di sezioni. Disegno tecnico tipi di sezioni Sezioni, intersezioni e sviluppi di solidi elementari (Rev. 10/2008) Sezioni di solidi elementari Le regole di geometria descrittiva viste trattando delle proiezioni ortografiche trovano applicazione anche nella rappresentazione di solidi geometrici tagliati da piani di sezione.

Nei casi più semplici il piano di sezione è parallelo ad uno dei piani fondamentali (e quindi perpendicolare agli altri due). In questo caso la vera forma della sezione è quella fornita dalla proiezione sul piano di proiezione parallelo al piano di sezione. Nel caso, invece, in cui il piano di sezione sia perpendicolare ad un piano fondamentale e inclinato rispetto agli altri due oppure inclinato rispetto ai tre piani fondamentali di proiezione, bisognerà ricorrere a proiezioni ausiliarie per ottenere la vera forma della sezione, come precedentemente illustrato. Solidi non assialsimmetrici L’operazione è molto semplice se il piano sezionante è ortogonale a uno dei piani principali.