GUIDA AI CONTENUTI. La capra è "vera" ed io ... solo un riflesso! - Galleria degli Specchi, Luca Giordano (Palazzo Medici Riccardi, Firenze) Storia Il lavoro, eseguito su commissione di Francesco Riccardi, nipote del marchese Gabriello Riccardi (a cui il granduca Ferdinando II aveva venduto il palazzo nel 1659), costituisce uno dei più importanti ed impegnativi lavori eseguiti dal Giordano in tutta la sua carriera.
Il Marchese F. Riccardi avrebbe voluto Ciro Ferri, seguace di Pietro da Cortona ma questi era troppo impegnato a Roma. Allora si rivolse a Luca Giordano verso il 1677. In quel periodo il Giordano era a Firenze, intento a lavorare per i Corsini, e di queste pitture diede talmente buone prove che appunto i Riccardi lo contattarono. Alice attraverso lo specchio - Richard Burton. La realtà e il gioco di specchi: il cinema di Orson Wells ("La signora di Shanghai") E se un braccio si fa stucco ed esce dal dipinto ... L'invasione dello spazio dello spettatore (La caduta degli angeli ribelli - G.B. Tiepolo) Trompe l'oeil, al di là della cornice: quadri illusionistici. Gli studi dedicati alla prospettiva già dal Trecento a partire da Giotto poi sviluppati da Masaccio e Leonardo da Vinci, liberarono le forme di cose e di persone dalle gabbie in cui erano state rinchiuse per secoli.
Finalmente nacquero in pittura immagini simili a quelle date dagli specchi e si ottenne l’impensabile nel Medioevo: l’effetto tridimensionale, creduto possibile in precedenza solo nel campo della scultura. Nel Rinascimento grazie a Brunelleschi, Leon Battista Alberti e altri architetti che introdussero in arte novità veramente sbalorditive per i loro tempi, si cercò di stupire anche in pittura creando i primi effetti illusionistici, i quali ebbero da subito grande successo. Un esempio è la Camera degli Sposi nel Castel San Giorgio a Mantova dipinta dal Mantegna (1431-1506), dove in un cerchio posto sul soffitto, appaiono un gruppo di figure che guardano di sotto, dando così l’idea allo spettatore di essere spiato dall’alto.
Sondare muri, soffitti e pavimenti: la pittura dell'illusione. E il quadro creò il suo doppio ... "La donna che visse due volte" - Alfred Hitchock. Reale e rappresentazione dalla letteratura al cinema - Rouben Mamoulian, Jekyll and Hyde (1931) Da Joseph Conrad a Ridley Scott, la dissociazione dei duellanti - The Duellists, Ridley Scott. L'incubo si materializza - Duel, Steven Spielberg (1971) Il doppio e l'horror - Le gemelle di "Shinning" (Stanley Kubrick, 1980) Realtà e fiction. New Jersey, 1967.
Cathleen e Colleen Wade vengono immortalate in questo scatto famosissimo di Diane Arbus, Identical Twins. Uno scatto che verrà addirittura celebrato da Stanley Kubrick, ammiratore della Arbus, nel suo "Shining". Le due gemelline fissano l'obiettivo intensamente. Lo sguardo cattura quello dello spettatore, spiazzato dalle diverse emozioni che le due lasciano trasparire dai loro volti. La gemella di destra assume una tipica posa sorridente, quella di sinistra, invece, è corrucciata, come se non volesse essere lì. Tutti elementi, fatta eccezione per i colori dei vestitini, che vengono ripresi da Kubrick: le due gemelle Grady, o meglio, i loro fantasmi, incontrate da Danny nei corridoi dell'Overlook Hotel, sono una chiara citazione della foto della Arbus.
Ma le due gemelline non sono l'unico omaggio del regista alla fotografa: anche la donna che Jack trova nella vasca della stanza 207 è una citazione, questa però alla vita della Arbus. Il doppio è rappresentazione (Alfred Hitchcok, Vertigo - 1958) La visione e la vertigine - Alfred Hitchcok, La donna che visse due volte (1958), effetto Vertigo. Salvare pecora e ... : crisi di identità - Sam Sheepdog & Ralph Wolf. Immedesimazione, entrare nella storia: la soggettiva. Viaggio tra i film girati in soggettiva: dalle sperimentazioni del cinema hollywoodiano alla visione dei videogame.
Gli amanti dei videogame provano costantemente l'ebrezza di vivere emozionanti avventure virtuali in prima persona grazie alla prospettiva che li immerge costantemente nel mondo prescelto.
Attraverso i loro occhi e la loro posizione possono godere di un punto di vista esclusivo vivendo in soggettiva scontri, sparatorie, esplorazioni e dialoghi. Anche il cinema, da sempre attento alle nuove tendenze, talvolta ha aderito a questa visione adottando un punto di vista soggettivo per le sue narrazioni. In realtà i primi esperimenti di soggettiva risalgono addirittura alle origini della storia della settima arte, quando i canoni del linguaggio si andavano ancora definendo. Già negli anni '40 si arriva a pellicole come Una donna nel lago di Robert Montgomery, primo esperimento di un film totalmente in soggettiva.
Partendo dal più recente tentativo, l'adrenalinico e convulso Hardcore! L'immedesimazione: adattarsi alle storie - Zelig, Woody Allen. Il verosimile: montaggio ed "effetti normali" - Saving Private Ryan, Steven Spielberg (1998) Il tempo della realtà (Auguste & Louis Lumière: Demolition of a wall - 1896) La macchina da presa e la ruota - Auguste & Louis Lumière: Panorama pendant l'ascension de la Tour Eiffel - 1898. Elissi temporale - 2001 Odissea nello spazio (1968), Stanley Kubrick. La scrittura del film - La corazzata Potemkin, Sergej Michajlovič Ėjzenštejn (1925) Il montaggio narrativo - John Ford, Ombre rosse (1939) Il montaggio "manieristico" - Mad Max: Fury Road - George Miller, 2015. Il piano sequenza: vivere la scena con tutto il suo tempo ("Nodo Alla Gola" di Alfred Hitchcock) Le acrobazie della macchina da presa - Orson Welles, L'infernale Quinlan (1958)
Piano sequenza e azione - Serie True Detective (2014 - ...) Il tempo, la musica, il montaggio e la focalizzazione: costruire la suspense, il potere incerto dello spettatore (L’uomo che sapeva troppo, Alfred Hitchcock) La suspense: uno stato d'animo del lettore/spettatore. Sorpresa e Suspense. Andiamo a scoprire cosa sono e come si usano la sorpresa e la suspense, componenti molto usate nelle opere horror e thriller… Suspense è un termine usato molto spesso quando si tratta di narrativa, in particolare in generi come il thriller, ma a volte è usato fuori luogo.
In questo articolo definiamo quando si verifica la suspense e come si legga al meccanismo della "Sorpresa". Qual è la differenza tra questi due meccanismi? "Sorpresa" si ha quando in una narrazione si verifica un evento inatteso dal lettore. "Suspense" si ha quando il lettore si attende un certo evento, mentre il personaggio non se lo aspetta.
Quindi abbiamo sorpresa quando succede qualcosa di inatteso. Quali sono i rispettivi scopi? In un film horror o thriller, per esempio, possiamo parlare di sorpresa quando all'improvviso appare di fronte al protagonista che sta passeggiando tranquillamente il maniaco con il suo bel coltellaccio e il viso sfigurato. Suspense e vertigine - Psycho (the shower), Alfred Hitchcock. Il piano sequenza e la Storia - La Recita, Theodōros Angelopoulos (1975)
I videoclip musicali in piano sequenza. Il piano sequenza: dalla realtà alla fiction ... e ritorno. La sigla di "The Simpsons" in forma di Lip Dub. Lip Dub: la scuola in un piano sequenza. Riquadrare lo spazio, ritagliare il tempo - L'inquadratura cinematografica. La grandezza scalare indica la dimensione che il soggetto umano occupa all'interno dell'inquadratura.
Langolazione di ripresa indica il punto di vista dal quale il soggetto umano è inquadrato. L'inclinazione indica l'angolo, solitamente parallelo, tra la linea dell'orizzonte e l'asse orizzontale della camera. Entrare nel quadro e vivere la storia - Nightwatching (2007), Peter Greenaway. Inquadratura e significati. L'inquadratura: lo spazio della visione. Rappresentazione e Voyeurismo: cadere nella storia - Rear Window (1954), Alfred Hitchkok. Svelare la fiction ... ai più attenti: epifania del regista - Tutti i cameo di Alfred Hitchcock. Un storia scritta con i piedi: lo spettatore (co)autore (per sineddoche) - Amor pedestre, Marcel Fabre (1914) Ed anche a teatro ... - Le Basi, F.T. Marinetti (1915) E se i personaggi escono dallo schermo? - La Rosa Purpurea del Cairo (Woody Allen) Interlocuzione ... con esperto: "Ragazzi! Se la realtà fosse così" - Io E Annie (Woody Allen) In campo e fuori campo. Tecniche video e inquadrature efficaci.
Il cinema e il verosimile: la regola dei 180° Prigioniero nel "campo" - Orlando, Sally Potter (1992) Violare la legge dei 180°: sfiga a 360° (la follia) - Sam Sheepdog & Ralph Wolf. Rompere la regola dei 180°: Teofane invade lo spazio dello spettatore (Andreij Rubliov - Andreij Tarkovskij) - da visualizzare in YouTube. Dolby: il suono avvolge lo spettatore (il fantastico sonoro) Tra realtà e rappresentazione - La vita è bella (Roberto Benigni, 1997) Traduzione = Tradimento - La vita è bella (Roberto Benigni, 1997) Entrare piano piano nella storia ... accompagnati - Hitchcock presenta ... Ehi! Aspetta un po' ... - Trattenuti nella storia (Kill Bill Volume 1, Quentin Tarantino) E la storia non finisce ... dopo i titoli di coda (Spider-Man will return) - Captain America: Civil War, Anthony e Joe Russo (2016) Ma non finisce qui ... ve lo dico io! - Deadpool, Tim Miller, 2106 (scena dopo i titoli di coda)
La fiction e le storie degli spettatori si intersecano (Spot di Shameless) Le storie in frammenti - Shameless, canale YouTube. To Our Fans, Season 9 of Shameless premieres September 9 at 9pm ET/PT only on SHOWTIME.
Starring William H. Macy and Emmy Rossum. In season nine of SHAMELESS, political fervor hits the South Side and the Gallaghers take justice into their own hands. Frank (Macy) sees financial opportunity in campaigning and decides to give voice to the underrepresented South Side working man. Fiona (Rossum) tries to build on her success with her apartment building and takes an expensive gamble hoping to catapult herself into the upper echelon. Vite digitali: l'eterna ricerca - Searching (Aneesh Chaganty e Sev Ohanian, 2018) LOS ANGELES – È bastato un video virale di due minuti (Seeds, girato per, e interamente con, Google Glass) a lanciare gli studenti di cinema Aneesh Chaganty e Sev Ohanian dritti verso Hollywood.
Scritto da entrambi con Chaganty anche nelle vesti di regista e Ohanian di produttore, Searching– lo trovate su CHILI -, con John Cho e Debra Messing come protagonisti, è la storia di un padre alla disperata ricerca della figlia scomparsa. Sua unica arma: il laptop della figlia. Thriller, dramma e una montagna russa di emozioni raccontate con un vocabolario cinematografico rivoluzionario, quello filtrato dallo schermo di un computer e di uno smartphone. «Finora nessuno era riuscito a mostrare in maniera adeguata la tecnologia che dagli ultimi dieci anni governa le nostre vite; né al cinema, né in televisione» commenta Aneesh Chaganty. DETECTIVE STORY «Volevamo che il pubblico dimenticasse che le vicende accadono dentro uno schermo e per riuscirci ci siamo dovuti focalizzare sulla trama. INDICE DEGLI ARGOMENTI.