Fiori, cappelletti, Peanuts: il senso collettivo. Certe volte per capire come funziona una cosa occorre perderne la prospettiva individuale.
Dichiarazione forse sempre un po’ sospetta e irritante in una cultura e in un’epoca, le nostre, in cui vige una psicologia popolare che esercita con convinzione idee quali quella di “trovare noi stessi”, “credere nella nostra unicità”, “esprimere il nostro stile” e così via. Anche a fronte di fenomeni tipicamente collettivi, come il sorgere e il tramontare dei colori nella moda, stagione dopo stagione, o come quello che investe il modo in cui un neologismo si stabilizza nell’uso dei parlanti di una lingua, è arduo accettare che la dimensione di un evento o di un processo trascenda le nostre preferenze e convinzioni.
Qual è stato l’esito delle crociate attorno a “petaloso” di due anni fa? Pare di poter dire nessuno, ed è questo il dato interessante. A quel punto chi compila i dizionari inserirà la nuova parola fra le altre e ne spiegherà il significato”? Se diventeremo tutti vegetariani? Umberto Eco - 40 regole per parlare bene l'italiano - ITALIANA - Lingua e Cultura. Informativa ai sensi dell'art. 13, d. lgs 196/2003.
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La profezia avverata di Umberto Eco. Web 2.0, Tinder e alfabetizzazione digitale: lo scrittore de “Il nome della rosa” nel 1997 aveva previsto tutto, anche quello che poi non si sarebbe mai avverato Pubblicato *SupersizeContenuto forte: è lungo, ma vale la pena Tutti gli stickers (foto: Getty Images) Come gli alpinisti austriaci che trovarono Ötzi mezzo incastrato nel ghiaccio, l’altro giorno passeggiavo tranquillo sul web in cerca di tutt’altro, quando mi sono imbattuto in quest’intervista di Lee Marshall a Umberto Eco pubblicata nel marzo 1997 su Wired Us.
Tutto comincia con il Multimedia Arcade, un nome che oggi mi ricorda una sala giochi in cui andavo da bimbo a Marina di Ravenna, ma allora era nella testa di Eco la biblioteca del futuro, un luogo in cui i cittadini avrebbero potuto usare postazioni Internet per navigare, mandare mail, consultare e prendere in prestito libri e prodotti multimediali. “Dobbiamo creare una nomenklatura delle masse. Due cose da notare qui. Guarda anche le 50 persone Wired del 2014. 3NDS: Il quadrato semiotico dell'informazione online. Perché abbiamo l’impressione che l’informazione online sia così superficiale?
Andrea prova a rispondere con un disegno (e un video) Pubblicato Qua a Wired pubblichiamo anche 50 articoli ogni giorno. Una marea di informazioni il cui veicolo principale sono ovviamente i social network: Facebook, Twitter e tutti quegli altri di cui non ci ricordiamo il nome. Oggi grazie all’ausilio dello schema che vi stiamo per illustrare scopriremo assieme tutti i segreti dell’informazione online e di come proprio i social network hanno trasformato i siti d’informazione a loro immagine e somiglianza, rendendoli dunque più veloci, versatili e ogni tanto anche un po’ ridicoli. Leggi anche: Con League of Legends gli sport elettronici conquistano il cinema Qua lo schema completo e un approfondimento sulla questione nel tentativo di spiegare perché tanto di quello che leggiamo in rete ci sembra così superficiale (e a volte lo è). Vuoi ricevere aggiornamenti su questo argomento? Segui. Il pensiero di Roland Barthes: le due diverse fasi - laCOOLtura.
L’attività critica di Roland Barthes si caratterizza per la capacità di analizzare in profondità vari settori variamente connessi al linguaggio e alle lettere: la semantica generale, la narratologia, la sociologia letteraria , lo strutturalismo, etc… Ciò ne ha reso difficoltoso lo studio da parte dei posteri, ancor più se si considerano i frequenti ripensamenti teorici nel corso della vita dell’autore.
È utile tuttavia operare una divisione di Roland Barthes in due entità tra loro opposte, ma la cui evoluzione lineare segue un filo logico dettato sia da influenze letterarie esterne, che dalla particolare biografia del critico. «Roland Barthes par Roland Barthes» Opera tarda (1975), la cui composizione nasce da un’esortazione del suo entourage. Ad ogni modo la sua vita è ben nota e rilevante ai fini della sua formazione. Le due facce di una medaglia Daniele Laino Commenti Commenti.