Un vademecum contro il bullismo da pediatri, Polizia e Facebook - Giochi e Sicurezza. Ascoltare, fermarsi, guardare i cambiamenti, non avere paura di parlare.
Sono questi in estrema sintesi i primi consigli per un genitore che teme che il proprio figlio possa essere vittima di bullismo. Dopo il caso del padre del ragazzo che ha messo su Facebook la foto del volto tumefatto del figlio per denunciare la violenza che aveva subito, e l'impressionante boom di condivisioni che ha superato quota 200 mila, sono sempre di piu' i genitori che si interrogano su cosa fare.
I pediatri della piu' grande societa' scientifica di categoria, la Sip, hanno elaborato un vademecum assieme alla Polizia di Stato e Facebook (coinvolto visto il forte aumento di cyberbullismo), rivolto non solo ai ragazzi ma anche (e soprattutto) ai genitori per aiutare ad affrontare il disagio, soprattutto quello legato alla violenza online che rappresenta la piu' in crescita. Queste le indicazioni. CONSIGLI PER I RAGAZZI - STABILISCI alcune regole di base. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA. Cyberbullismo. I bambini e i giovani bersaglio di atti di cyberbullismo non devono assolutamente rispondere al bullo online, ma chiedere aiuto ai propri genitori o a un altro adulto di fiducia.
Misure immediate Gli adulti devono ascoltare attentamente e mantenere la calma. L'autore delle vessazioni (ossia il suo profilo) deve essere bloccato e segnalato al network sociale o al forum. Si consiglia di salvare sul computer il materiale che può fungere da prova (per esempio screenshot, conversazioni in chat e immagini) e subito dopo, se possibile, cancellare – o far cancellare dal gestore della piattaforma – tutti i contenuti in rete. Se sono coinvolti compagni di scuola, i genitori dovrebbero rivolgersi all'insegnante o all'assistente sociale scolastico. Misure a medio e lungo termine. Rai e Polizia di Stato contro le truffe agli anziani. Scarica il pdf La Polizia di Stato ha avviato una campagna di informazione per contrastare le truffe angli anziani, fenomeno che si accentua soprattutto nel periodo estivo.
Rai da sempre attenta alla sicurezza dei cittadini e a temi ed emergenze sociali, condivide con Polizia di Stato la mission di essere al fianco del proprio pubblico per aiutare ogni spettatore a comprendere meglio i pericoli che circondando tutti. Negli ultimi anni, per via del crescente numero di truffe agli anziani, in special modo nel periodo estivo, la Polizia di Stato ha intrapreso una campagna di comunicazione per contrastare tale fenomeno. Generazioni Connesse - Cyberbullismo, alla Camera “tutti insieme” per la nuova legge. “Tutti insieme contro il cyberbullismo”: il mondo della scuola, delle istituzioni, delle Associazioni e della politica si sono incontrati con le aziende dei new media per un impegno comune contro il fenomeno e per confrontarsi sull’approvazione della legge di contrasto.
Questo il senso dell'evento organizzato Giovedì 19 Maggio dall'Intergruppo parlamentare “Innovazione” presso la Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati. Ad un anno dall'approvazione unanime in Senato del disegno di legge 1261 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, il provvedimento sta per essere discusso alla Camera dopo i passaggi nelle Commissioni Affari Sociali e Giustizia. La proposta di legge 3139 recepisce come testo base il ddl licenziato da Palazzo Madama e integra alcuni dei punti delle altre iniziative legislative pervenute da diversi gruppi parlamentari. Lavori - Progetti di legge - Scheda del progetto di legge.
Cyberbullismo - Cyberbullismo, ddl 1261: prevenzione e protezioneCyberbullismo. Intervenire attraverso una legge mirata contro il cyberbullismo per evitare il diffondersi del fenomeno; è questo lo scopo del ddl 1261.
In Italia, come nel resto dell’Europa, si è reso necessario ed urgente intervenire, anche dal punto di vista normativo sul cyberbullismo, con proposte legislative e accordi ad hoc. L’ ultimo, in ordine di tempo, è proprio il disegno di legge 1261 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, suddiviso in 6 Articoli, presentato in Senato il 27 gennaio 2014, su iniziativa Parlamentare, che vede come prima firmataria la senatrice Elena Ferrara. Il testo, dopo uno stallo di 4 mesi, il 20 maggio è passato al vaglio della Camera dei Deputati ed oggi è in attesa della fase deliberativa. Cosa prevede il ddl?
Uno dei punti fondamentali è il coinvolgimento della prima agenzia educativa, cioè la famiglia. I RISCHI E LE NUOVE TECNOLOGIE. Cyberbullismo alle scuole primarie. Cosa fanno i baby cyberbulli? Ci si approccia ancora all’infanzia come l’età dell’innocenza, si pensa che i bambini possano essere creature spensierate che vedono solo il mondo a colori.
Ma non è sempre così, ci sono tantissimi bambini che soffrono in silenzio, che stanno male, che non sono felici, che vivono delusioni, che subiscono violenze e ingiustizie e tengono dentro tutto questo malessere che li spegne giorno dopo giorno. L’errore più grande che possa fare un genitore è sottovalutare i comportamenti dei bambini, è non pensare che possano arrivare ad essere intenzionalmente violenti, che si possano coalizzare contro qualcuno più debole o che possano essere già dei piccoli hackerini informatici e utilizzare uno smartphone meglio di un adulto.
Il bullismo tra bambini Il bullismo alle scuole primarie, ormai anche alle scuole materne, è estremamente frequente, più diffuso che alle scuole secondarie di II grado. Bullismo, Skuola.net: ormai è emergenza. Vittime cyberbullismo si provocano male fisico – Orizzonte Scuola. Comunicato Skuola.net – Il 28% degli studenti delle scuole superiori è vittima di bullismo, la percentuale sale al 30% tra gli alunni delle scuole medie.
Il dato è in netta crescita rispetto allo scorso anno, come emerge da una recente ricerca di Skuola.net e Osservatorio Nazionale Adolescenza per conto di Una Vita da Social, iniziativa della Polizia di Stato contro bullismo e cyberbullismo. L’arresto del gruppo di minori colpevoli di atroci violenze su un coetaneo non fa che gettare luce su un fenomeno sempre più violento e frequente. Baby gang arrestata per ripetute violenze su un coetaneo: le accuse per i giovani sono di concorso in violenza sessuale, riduzione e mantenimento in schiavitù o servitù, pornografia minorile, violenza privata aggravata mediante lo stato di incapacità procurato della vittima.
I ragazzi, “colpevoli” di atti brutali, sono tutti teenager, il più grande ha 16 anni.