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Didattica per competenze

Didattica per competenze
Impostare nella scuola un curricolo che si ponga come obiettivo il conseguimento di competenze (e non solo di conoscenze e abilità) da parte degli studenti, comporta una profonda revisione delle pratiche didattiche e della visione stessa dell’insegnamento e del modo di fare scuola. In questo testo vengono tracciati gli scenari europei e nazionali in cui la tematica delle competenze è inscritta; il tema della competenza viene analizzato e approfondito dal punto di vista didattico, pedagogico, culturale ed etico e vengono offerti ai docenti strumenti teorici e pratici per impostare il curricolo e la didattica quotidiana nella nuova prospettiva. scarica la guida in formato PDF cliccando sui seguenti link: Capitoli 1 e 2 | Capitolo 3 | Capitolo 4 | Capitolo 5 Esempi di curricoli per competenze per il primo ciclo Leggi la presentazione dei materiali in forma completa Scarica gli esempi di curricoli Related:  compiti di realtà e competenze

Screenshot Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Informatica[modifica | modifica sorgente] Nell'ambito dell'informatica, lo screenshot è il risultato della cattura (istantanea) di ciò che è visualizzato sul monitor del computer. Va precisato che, nella terminologia inglese, lo screenshot indica solo il processo che cattura l'area dello schermo e che la memorizza nel buffer di sistema, in modo da poterla trasferire (incollare) in un documento (ad esempio, un documento di Paint). Nella terminologia italiana, invece, esso indica anche l'operazione di memorizzazione della cattura della schermata in un file (in inglese, tecnicamente detto screen dump), l'immagine riprodotta (per esempio a mezzo stampa) o la composizione di un filmato da una sequenza di catture dello schermo (in inglese, tecnicamente detto screen capture). Catturare lo schermo (Windows)[modifica | modifica sorgente] Il tasto Stamp (tastiera PC) Non vengono, invece, catturati: La cattura dello schermo può avvenire in due modi: KSnapshot su KDE

Che aspetto ha una prova di verifica delle competenze? – ADiRisorse Con questo articolo vorrei affrontare un argomento delicato perchè va a pungolare la pigrizia degli insegnanti, me compresa! Quando sottoponiamo a verifica gli studenti, infatti, nella maggior parte dei casi ne valutiamo le conoscenze e non certo le competenze. Facciamo un esempio: abbiamo appena finito di illustrare l’unità didattica relativa al pH con tutte le definizioni di acidi e basi e in verifica abbiamo chiesto di ricordare quelle definizioni o, al più, di applicare qualche formula. Quello che abbiamo fatto è mettere alla prova lo studente sulle conoscenze appena apprese. Altra cosa è verificarne le competenze. Le prove di verifica delle competenze devono necessariamente articolarsi in verifica delle capacità di applicazione delle conoscenze possedute mettendo lo studente di fronte ad una situazione reale, della vita di tutti i giorni o dell’attualità. ciascuno relativamente al proprio Asse Culturale. Come valutare queste competenze?

Sviluppare le competenze attraverso compiti autentici Scuola secondaria di primo e di secondo grado Le competenze, queste sconosciute Dalla scuola del primo ciclo d’istruzione all’obbligo formativo e ai percorsi d’istruzione secondaria superiore, i risultati scolastici vengono sempre più spesso declinati in termini di competenza e viene posto l’obbligo di certificare le competenze dimostrate dagli studenti.Due semplici definizioni per iniziare. «Le competenze sono la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Qui viene messa in evidenza la dimensione dell’utilizzo per uno scopo di conoscenze, abilità e capacità. «La persona che sa agire con competenza è quella che è in grado di mobilizzare, selezionare e combinare risorse in modo pertinente per gestire una situazione professionale. Le finalità verso cui la scuola deve lavorare sono, quindi: I compiti autentici per le competenze Riferimenti Normativi

Micro-progettazione: pratiche a confronto. PROPIT, EAS, Flip Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate 3.0 Italia (CC-BY-NC-ND 3.0 IT) nella collana peer reviewed "Traiettorie inclusive - Open Access" L’attuale complessità della scuola richiede una cura particolare per la progettazione. Questo libro concentra l’attenzione sulla micro-progettazione, ovvero sui processi messi in atto dal docente per predisporre la sessione di lavoro del giorno dopo. La micro-progettazione dovrà essere connessa al curricolo, che fornisce la cornice di senso, ed essere di supporto al fare quotidiano, rendendo sostenibili strategie di personalizzazione e inclusione; dovrà inoltre parlare un linguaggio comprensibile anche agli studenti per favorire quell’allineamento degli obiettivi e tra le diverse attività che è alla base della loro motivazione e della loro partecipazione.I temi della micro-progettazione e dell’inclusione vengono sviluppati analizzando e confrontando tre proposte: PROPIT, EAS e Flipped Classroom.

SCHEDE ED ESPERIENZE DIDATTICHE, PROGRAMMAZIONI, SOFTWARE DIDATTICO di MARIKA RONGO - Non solo matematica di Marika Rongo Home Le mie foto Video su Putignano Rassegna stampa scuola DOWNLOAD Libro dei visitatori Chat Link utili per docenti Forum MATEMATICA RICREATIVA Putignano link Notizie del giorno SITI AMICI SOFTWARE GRATUITO LIM I MIEI VIDEO VIDEO DIDATTICI dal WEB MUSICA Utility Utility per genitori RICERCHE SUL WEB DISLESSIA Leggere... Che passione! Archivio Riviste didattiche AREA RISERVATA Sito della mia scuola Newsletter Contatti Amministrazione COPERTINE PER QUADERNI Vuoi personalizzare i quaderni dei tuoi alunni con copertine per ogni disciplina ? Se avete dei suggerimenti, delle richieste o dei commenti, lasciatemi un messaggio o inviatemi un' e-mail .

"La didattica per competenze" in un libro gratuito: apprendere competenze, descriverle, valutarle - di Franca Da Re - Italia4all - Scuola Segnaliamo una nuova risorsa presente sul web sulla “didattica per competenze“, la nuova frontiera della progettazione e pratica didattica che, seppur con difficoltà e in modo disomogeneo, si sta facendo strada nella scuola italiana ed europea. Il libro proposto, realizzato da Franca Da Re, è offerto gratuitamente dall’editore Pearson. Si tratta di un saggio edito da Pearson, di 151 pagine, costituito da 5 capitoli, questo l’indice dei capitoli: Cap 1: Competenza: verso una definizione condivisaCap 2: Fornire strumenti per la formazione della persona competenteCap 3: Costruire un curricolo per competenze e descrivere i risultati di apprendimentoCap 4: Strategie, tecniche, strumenti didattici per costruire competenzeCap 5: Verifica, valutazione e certificazione delle competenze Dalla pagina segnalata è possibile scaricare tutti i capitoli in formato PDF… Fonte: Guamodì Scuola Leggi l’articolo completo su: Guamodì Scuola

login?gateway=true&service= Scuola secondaria di primo e di secondo grado I compiti autentici – trattati ampiamente in Folio.net anno 3 n. 5 – sono caratterizzati da questi atteggiamenti didattici assunti in modo sistematico dagli insegnanti: utilizzare la realtà degli studenti (eventi reali, problemi, situazioni sociali, economiche, culturali…) per lo svolgimento delle attività di apprendimento;proporre l’esplorazione dei meccanismi della vita quotidiana contemporanea nei suoi aspetti più rilevanti (per esempio: il linguaggio della pubblicità, la comunicazione dei media, la filiera alimentare…);valorizzare le risorse e gli interessi di ciascun allievo;assegnare quanta più responsabilità possibile allo studente nello svolgimento delle attività;stimolare un’azione flessibile, creativa e divergente;far fare esperienza diretta degli “oggetti” dell’apprendimento;far monitorare agli allievi stessi il processo di costruzione e apprendimento;favorire l’imparare a imparare. Valtare nei compiti autentici Le rubric

Didattica per competenze: Franca Da Re – Dirigente Tecnico MIUR – USR Veneto - Psicologa Valutazione autentica e rubrica | Didattica per competenze Il solo modo con il quale possiamo giudicare propriamente dove siamo, è legato a dove vogliamo essere (Wiggins G., 1998). Questa introduzione di uno degli autori più compromessi nella fondazione della valutazione di tipo autentico, riassume anche la finalità dell’uso degli oggetti denominati “rubriche”: esse mirano ad educare e migliorare le prestazioni degli studenti, divenendo altresì una guida nell’essenzialità dei saperi disciplinari. Tendono quindi a superare l’idea di una verifica meramente di controllo sulle attività svolte e sulle conoscenze. Lo sfondo pedagogico dell’utilizzo delle rubriche è di verificare quanto si è deliberatamente progettato di insegnare e di migliorare, non solo misurare: questa è anche l’essenza della valutazione educativa. Affondiamo qui le radici nell’argomento delle competenze di uno studente nell’eseguire un compito complesso. 1.1. McTighe e Wiggins (1999) definiscono una rubrica come uno strumento per valutare un prodotto oppure una prestazione. 1.2.

Guamodì Scuola: Modello di curricolo verticale per competenze, per ogni anno, per ogni classe Ci rifacciamo ad un preziosissimo lavoro realizzato e proposto da Franca Da Re sul suo blog. Dirigente del MIUR, esperta in modo particolare di didattica per competenze e autrice di molte pubblicazioni, Franca Da Re mette a disposizione, tra le altre cose, modelli e strumenti per la progettazione didattica. Rispetto al materiale proposto, scaricabile alla fine del post, l'autrice specifica: Si precisa, però, che questi curricoli rappresentano meri esempi di metodo e non costituiscono in alcun modo indicazioni d’obbligo. Le scuole potranno utilizzarli come ispirazione per i propri, apportando tutte le modifiche che riterranno opportune, specialmente nella scansione e nel contenuto delle micro-abilità e delle conoscenze. Ricordiamo, infatti, che le Indicazioni sono prescrittive solo nei Traguardi.

Guamodì Scuola: Tutto il materiale che serve per lavorare con le competenze e per capirci davvero qualcosa Di seguito vi propongo, "in fila", una serie di materiali per lavorare con le competenze. Facendo pochissime modifiche si ha la possibilità di avere il lavoro già pronto, dal curricolo generale dell'Istituto (a cui basta aggiungere la Scuola dell'Infanzia) al modello per strutturare UDA, sia disciplinari che trasversali.Per "già pronto" non intendiamo certo suggerire un "copia e incolla", ma un canovaccio, una struttura da personalizzare alle esigenze della propria scuola. Come leggere in sintesi il curricolo riportato al terzo punto? - Si parte dalle Competenze chiave riportate nelle Indicazioni Nazionali (competenza nella madrelingua, lingua straniera, imparare ad imparare etc etc. - Seguono le competenze specifiche/base: l'autrice le ha dedotte prendendo ad esempio diverse fonti normative (Indicazioni Nazionali 2012, D.M. 139/2007, Linee Guida per i Piani di Studio provinciali del primo ciclo della Provincia di Trento, OM n. 236 del 1993); Sezione B Sezione C N.B.

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