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Internetopoli, alla scoperta della Rete

Internetopoli, alla scoperta della Rete
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Internet Day | TEDxYouth@Bologna “Il giorno in cui l’Italia scoprì Internet era il 30 aprile 1986”, così scrive su Facebook il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Sono passati 30 anni da quel giorno e, per celebrare questa importante svolta che ci ha introdotti nel mondo digitale, il 29-30 aprile 2016 si celebrerà l’Internet Day. Sarà una giornata dedicata ad attività volte ad approfondire il senso della rete e delle opportunità che il web ha creato. Una giornata in perfetta linea con la mission di TED di favorire nei giovani un uso costruttivo della rete per diffondere e condividere le loro idee di valore. La classe è per sua natura un palcoscenico pubblico; il 29 aprile sarà il giorno perfetto per trasformala in un palco TED ed insegnare ai tuoi studenti l’importanza dell’argomentazione e del public speaking. È importante far capire ai ragazzi che Internet, oltre a dare accesso a infinite informazioni, ci dà anche l’enorme opportunità di dare visibilità alle nostre idee.

MEDIA EDUCATION ED ESERCITAZIONI AUDIOVISIVE | Nuovi occhi per i media di Deborah Bandini Cos’è la media education? Come si può insegnare il linguaggio dei media nelle scuole? Con il termine media education si vuole indicare un’attività educativa e didattica che sia in grado non solo di accrescere negli alunni le competenze comunicative necessarie per capire e conoscere i diversi media e le loro caratteristiche, ma anche di sviluppare una padronanza delle tecniche che sono necessarie per la loro produzione. Questo tipo di conoscenza dei meccanismi che regolano la comunicazione mediatica è, inoltre, molto utile al fine di stimolare la comprensione critica dei mezzi di comunicazione e mettere gli studenti nella condizione di produrre testi utilizzando i linguaggi e le tecnologie dei media. I media sono dotati di un forte potere ideologico e dimostrano molto bene come la realtà possa essere manipolata. Come si attua in Italia la media education nelle scuole in particolare per quel che riguarda il linguaggio audiovisivo?

Generazioni Connesse iSchool- Perché il compito della scuola è insegnare la cittadinanza digitale Vi siete mai fermati a pensare quale sia il ruolo della scuola? Subito dopo l’unificazione, nel 1861, il tasso di analfabetismo era al 78%. Una cifra impressionante. Un obiettivo meraviglioso, che mi riempie d’orgoglio, se penso che anch’io, nel mio piccolo, metto tutti i giorni un mattoncino nelle mura che tengono in piedi il grande edificio della scuola italiana. Certo, Internet è entrato nelle nostre scuole (digital divide permettendo), ma è come se non ci fossimo accorti che stava cambiando le nostre vite, ed anche il profilo di quel cittadino del contemporaneo che, da insegnanti, cerchiamo di tracciare ogni giorno. Ma chi sono il cittadino o la cittadina di oggi? Un “cittadino digitale” che si è formato grazie all’educazione alla cittadinanza digitale. Come fare per attuare questo progetto? Non illudiamoci però. Non può che essere la scuola la protagonista di questo percorso. Si lascia anche questa volta la realtà e le sue urgenze fuori dalla porta dell’aula?

Media Education - Sicuri In ReteSicuri In Rete La Media Education è una prospettiva disciplinare impegnata nella riflessione sui media come oggetto, strumento e spazio del processo educativo, integrando i contributi delle Scienze dell’Educazione e delle Scienze della Comunicazione. La Media Education offre alla scuola l’opportunità di farsi carico dell’impegno pedagogico nei confronti delle nuove tecnologie e di tutti i media in generale. E si basa su un presupposto fondamentale: strumenti mediatici attuali non solo informano e amplificano i fatti, ma propongono valori e modelli di comportamento, nuove modalità di comunicazione, socializzazione e apprendimento. La Media Education viene messa in pratica sia utilizzando nuovi strumenti multimediali all’interno della didattica (Internet, telefonini, ecc..), che riflettendo su di essi. Educare ai mediaOvvero: considerare le tecnologie come tema della didattica, in un processo di alfabetizzazione reciproca tra docenti e studenti (che, tecnicamente, possono saperne più di noi).

Formez - Competenze digitali per i cittadini Linea di intervento 1 – Percorsi formativi all’interno delle Istituzioni Scolastiche Riconoscere alla scuola il ruolo cruciale, per il territorio e sul territorio, quale centro di produzione di cultura digitale e cittadinanza attiva e consapevole. Linea di intervento 2 – Percorsi formativi all’interno del circuito educativo non formale Valorizzare percorsi formativi orientati al lifelong learning, attraverso metodologie e in luoghi di formazione non formale, cioè contesti formativi fuori del sistema di istruzione formale, al fine supportare gli apprendimenti individuali di auto-formazione e auto-apprendimento. Linea di intervento 3 - Percorso della “strada” - Formazione di competenze digitali e informative sul territorio. Linea di intervento 4 – Percorsi di comunicazione – eventi, mass-media e alfabetizzazione di massa. I processi di alfabetizzazione e di sensibilizzazione necessitano di un’attività di comunicazione continua, molto intensa e particolarmente pervasiva.

Insegnantiduepuntozero - I 9 elementi della Cittadinanza Digitale La Cittadinanza Digitale può essere definita come l’insieme di norme per un comportamento appropriato e responsabile riguardo l’uso delle tecnologie. Questo documento/manifesto vuole essere di ausilio a tutti/e coloro che sono a vario titolo impegnati/e nella costruzione della Cittadinanza Digitale, e viene pertanto rilasciato in licenza CC-BY (vedi note al termine). 1. Accesso digitale Per una partecipazione digitale a pieno titolo di chiunque nella società Gli utenti devono essere consapevoli che non tutti hanno le stesse opportunità nell’uso delle tecnologie. 2. Acquisto e vendita online di beni Gli utenti devono avere ben presente che una larga fetta di economia di mercato è ormai di tipo elettronico. 3. Scambio elettronico di informazioni Uno dei cambiamenti più significativi nell’ambito della rivoluzione digitale è la capacità di una singola persona di comunicare con migliaia di altre persone. 4. Il processo di insegnamento e apprendimento delle tecnologie e il loro uso 5. 6. 7. 8. 9.

Home page del sito nazionale del MED Come educare cittadini digitali: necessario un framework nazionale Che l’implementazione del digitale nei contesti educativi viaggi ad una diversa velocità rispetto alle capacità e agli strumenti che la scuola ha a disposizione per farsi istituzionalmente carico di una seria e sistematica educazione alle competenze digitali, è questione non di poco conto. La scuola sa bene che, al di là delle categorie in cui sono stati variamente ascritti i propri utenti – nativi digitali, net generation, generazione app, ecc. – bambini e adolescenti si muovono con sufficiente destrezza tecnica tra i numerosi dispositivi, ma non certo con competenza. Ne sono testimonianza i molti episodi con cui la scuola si scontra sempre più spesso, atti di piccola o grande pirateria informatica, uso scorretto dei canali di comunicazione, flaming e cyberbulling nei social. Sappiamo che il tema delle competenze di cittadinanza digitale è previsto tra le azioni imminenti del PNSD e si prova in questa sede a formulare alcune proposte operative:

Med | Blog | DA CATFISH A HER Home » novembre Abstract italiano L’ampia diffusione che i social network e le tecnologie di rete stanno avendo anche nella costruzione di relazioni online pone una serie di interrogativi sulla natura dei nostri rapporti affettivi e romantici, su cosa ci aspettiamo da questi e su come si ripercuotono sulla nostra vita quotidiana. Per vedere l’articolo bisogna registrarsi!

Cittadini competenti digitali: il modello DIGCOMP La Carta della Cittadinanza Digitale [i] sancisce un cambiamento nel nostro modo di essere cittadini garantendo il diritto di accedere, in modalit à digitale, a tutti i dati, documenti e servizi della Pubblica Amministrazione. La qualità di questa virata dipenderà, oltre che dalla disponibilità di strumenti, risorse e connessione, da come i due protagonisti di questo nuovo corso digitale, cittadini e Pubblica Amministrazione, saranno in grado di rispondere alla necessità di innovazione . L’esito del passaggio sarà influenzato dalla disponibilità all’acquisizione, consolidamento e aggiornamento delle competenze digitali e dalla volontà di essere comunità. L’allargamento della cittadinanza al digitale richiede di mantenere viva la riflessione sul tema dell’ inclusione digitale intesa come possibilità concreta per tutti i cittadini di esercitare una cittadinanza attiva.

'Scelte di classe', la piattaforma gratuita con i film da vedere a scuola Un tempo durante il monte ore scolastico si sceglieva di vedere un film e nella sala cinematografica della città quando ancora la pellicola era conservata nella “pizza” e i cineplex erano solo nell’immaginario: si passava l’intera mattinata a discutere, a confrontarsi per poi continuare fuori dalla sala. A riportare i film a scuola sono la Fondazione Cinema per Roma che con “Alice nella città”, Mymovies e il ministero dell’Istruzione hanno lanciato “Scelte di classe”, la prima piattaforma web che proporrà alle classi di tutt’Italia un archivio di pellicole e un ambiente virtuale didattico per portare il cinema a scuola e le scuole al cinema. Film sottotitolati o con audioguide L’idea è delle più affascinanti e permetterà a migliaia di ragazzi di avvicinarsi a questo linguaggio che non può essere lasciato ai margini nel sistema d’istruzione italiano. Streaming e produzioni straniere Il cinema nel piano formativo

Scuola, il paradosso di tanta tecnologia che non fa vera innovazione Una carrozza senza cavalli. Utilizzo spesso questa immagine di una delle prime automobili, nelle conferenze alle quale ho occasione di partecipare, ma anche durante gli incontri di formazione relativi al PNSD che sto tenendo in giro per l’Italia. Rappresenta, appunto, una delle prime automobili, anche se a prima vista sembra una carrozza. In effetti, è proprio una carrozza. Una carrozza senza cavalli, ma con ancora tutte le caratteristiche del precedente modello tecnologico di mezzo di trasporto. È passato un po’ di tempo da allora, e ad un certo punto si è iniziato a capire che il motore, in pratica un “paradigma di propulsione” completamente diverso da quello precedente, consentiva soluzioni tecniche e creative ben diverse e innovative. Mi sono accorto di poter utilizzare questa metafora in molti ambiti, parlando di digitale, ma è una bella notizia solo per me, così non ho bisogno di inventarmi slide ad effetto! E a scuola, cosa troviamo? Appunto, carrozze senza cavalli!

Editore - Modelli pedagogici e pratiche didattiche - Acquista senza spese Il libro Il volume raccoglie gli atti, vale a dire le riflessioni, le relazioni e le comunicazioni che hanno percorso il convegno SIREM “L’educazione digitale. Modelli pedagogici e pratiche didattiche per la formazione iniziale e in servizio degli insegnanti”, che si è tenuto a Napoli nel marzo 2016.Il convegno ha rappresentato una occasione importante in cui studiosi, ricercatori e insegnanti, mossi da diversi interessi e specializzati in svariati campi, si sono incontrati per dialogare, leggere, costruire percorsi didattici digitali che diano senso alla relazione educativa, quella fra insegnante e alunno, messa alla prova e resa complessa dall’avvento delle tecnologie digitali. Talvolta il digitale viene interpretato e accolto come un ospite inatteso, persino inquieto che disturba la quotidianità scolastica. Clicca qui per scaricare il pdf gratuitamente Saggi di: M. Il curatore Al momento, non risultano recensioni.

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