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Weglint fa scuola COS’È WEGLINT E COME FUNZIONA Weglint è l’applicazione che geolocalizza contenuti multimediali in ogni parte del mondo. Un glint è un breve video che racconta storie di persone e luoghi ben localizzati su una mappa. Percorsi di Digital Storytelling: dalla teoria alla pratica La narrazione digitale puó ampliare gli scenari di apprendimento, poiché consente ai ragazzi di usare la propria esperienza e creativitá per creare prodotti multimediali all’interno del curriculum di studio. StoryMap JS – narrare con le mappe StoryMapJS è una web-app gratuita per raccontare storie a partire da luoghi. Atavist: piattaforma free per il Web Publishing 1. Scrittura creativa e collettiva nel cloud Trovare nuovi stimoli alla scrittura creativa e riuscire a far sì che un “compito d’italiano” non venga percepito esclusivamente come un noioso e obbligatorio momento di verifica. Digital Storytelling: Cos’è, come utilizzarlo nella didattica, con quali strumenti si realizza Related:  Digital Storytellinggiovlor

Digital storytelling | Rizzoli Education La prima tipologia è quella dello storytelling lineare, la tradizionale forma di narrazione in cui l’autore predispone la trama attraverso una sequenza di eventi 1concatenati tra loro e che si susseguono l’un l’altro. In questa modalità il lettore/ascoltatore viene condotto all’interno della narrazione attraverso un percorso lineare che prevede un inizio, un centro e una fine.Seconda tipologia è quella dello storytelling non lineare, cioè una forma narrativa costituita da un corpus di contenuti strutturato in modo che le potenziali strade da percorrere per il lettore/ascoltatore siano multiple e variabili. Il concetto stesso di “non linearità” fa sì che la narrazione non necessariamente si sviluppi attraverso una sequenza di tipo cronologico, consentendo in questo modo una notevole flessibilità alla trama. Tuttavia, in alcuni contesti, una rappresentazione di dati efficace potrebbe avere bisogno di essere accompagnata da informazioni testuali o visive.

Le 12 Barriere della Comunicazione di Gordon - Sacha Bonetto Partiamo dalla definizione di Sbarramento, le parole hanno la loro importanza. Per sbarramento si intende uno steccato e ogni altra cosa atta a indicare un limite o un confine. Potrebbe anche essere intesa come una divisione culturale, ideologica o di pensiero. Nello sport potresti trovare uno schieramento difensivo di giocatori in una partita di calcio o due uomini muniti di armatura che vogliono scaraventarti a terra se fosse una partita di football americano. Quindi cosa intendeva Thomas Gordon con “barriere della comunicazione”? Gordon voleva semplicemente mettere in luce quelle frasi e quei comportamenti che generano allontanamento e chiusura nell’altro quando c’è un iterazione tra persone. Vediamo le 12 Barriere Comunicative individuate da questo Psicologo Americano tre volte candidato al Premio Nobel per la Pace: 1 Essere imperativi, ordinare e esigere smettila di perdere tempo devi fare di più, non ti pago per dormire in piedi. 2 Avvertire o minacciare 3 Fare la morale e predicare

Esempi di Digital Storytelling per la Scuola Primaria - narrare-digitale Questa pagina raccoglie alcuni dei lavori digitali realizzati dai docenti di scuola primaria che hanno seguito i corsi di Digital Storytelling con la prof. Laghigna nell'a.s. 2016/17 TIPO DI PRODOTTO: eBook realizzato con Storyjumper OBIETTIVI/ARGOMENTI: Breve libro sull'inizio della vita e introduzione del "personaggio guida" MODALITA' DI IMPLEMENTAZIONE: alcuni bambini verranno coinvolti e daranno voce al libro Materie d'insegnamento: ogni disciplina. Scuola primaria "E. TIPO DI PRODOTTO REALIZZATO: Adobe Spark Video OBIETTIVI/ARGOMENTI: I suoni GN e GLI MODALITA' D'IMPLEMENTAZIONE: Ho realizzato questo prodotto con l'aiuto della bambina da me seguita in seguito ad un lavoro orale e scritto con l'utilizzo di flashcards per fissare i suoni appena imparati. TIPO DI PRODOTTO: fumetto realizzato con Storyboard That OBIETTIVI/ARGOMENTO: Adventures on a Treasure Island MODALITA' di IMPLEMENTAZIONE: questolavoro introduce i bambini al fumetto come modalità di racconto in lingua inglese

Concorso scuola Infanzia e Primaria, tutti gli argomenti da studiare per posti comuni Concorso ordinario infanzia e primaria: il Ministero dell’Economia ha dato il via ai 16.959 posti per le assunzioni. A breve il Miur pubblicherà il bando con l’indicazione del numero di posti per regione e le date di scadenza per la presentazione della domanda. A.I Parte generale I candidati ai concorsi per posti di insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria, nonché per i posti di sostegno agli alunni con disabilità, devono essere in possesso dei seguenti requisiti culturali e professionali correlati al posto specifico: 2. conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo, della psicologia dell’apprendimento scolastico e della psicologia dell’educazione; 4. conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica individualizzata e personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione all’ obiettivo dell’inclusione scolastica; 7. conoscenza della legislazione e della normativa scolastica, con riguardo a: a. l. N.

Video show ★★VideoShow - editor video: Caratterizzato da Google Play in 161 Paesi★★★Classifica No.1 editor video & video maker app in tanti paesi. La scelta di 400 milioni di utenti! ★Tutto in unoStiamo impegnandoci di stabilire un editor video compreso tutto per chi ha bisogno dello strumento buono per fare i video su loro cellulare. Offriamo i temi squisiti, sottotitoli, musica, fltri, emoji...tutti di cui hai bisogno per fare un video splendido. E questa app contiene gli strumenti utili come video decorazione,compressione, MP3 convertito...come vuole. ★Sono ORA disponibili migliaia di canzoni scaricabili gratuitamentePiù di 10000 brani musicali, selezionati con cura, a disposizione di tutti gli utenti VideoShow per esigenze di video editing. ★Esclusiva innovazione- Video doppiaggio. ★Condividere videoCondividi i tuoi video su Facebook, Instagram, YouTube, WhatsApp, Google+, Twitter, Line, Wechat, ecc.

Educazione Assistita con Animali. L'I.S. P. Novelli sperimenta un progetto di inclusione con i cani (VIDEO E FOTO) - FiloDiretto Monreale, 5 aprile 2018 – “I bambini di oggi sono gli adulti di domani, aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi, aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi, aiutiamoli a diventare più sensibili, un bambino creativo è un bambino più felice.” Questo pensiero non è di un accademico, di uno studioso che si occupa esclusivamente di didattica, e non è neppure tratto dal solito manuale, magari un po’ obsoleto, di Pedagogia Generale. Questa frase è di Bruno Munari, Artista eclettico e Designer raffinato. La didattica laboratoriale, lo studio come esperienza diretta e concreta, l’uso integrato e reale dei cinque sensi, “l’apprendere facendo” erano per Munari la condizione essenziale per una corretta formazione umana, a partire dall’età infantile. Nell’Ottobre scorso, visitando i vari spazi di questa scuola, ho pensato che sarebbe stato interessante sperimentare anche alla Novelli un percorso alternativo di scienze, magari attraverso l’osservazione diretta del comportamento animale.

Narrativa, narrazione e storytelling Cosa c’entra un genere letterario, la narrativa, con la campagna presidenziale americana? Nulla: le frasi nell’immagine, prese da alcuni media italiani, sono il risultato di traduzioni superficiali dall’inglese che non hanno riconosciuto i falsi amici narrative ≠ narrativa. In inglese narrative nella sua accezione più recente indica una modalità di comunicazione con un’esposizione argomentata che riflette coerentemente una visione, dei valori e degli obiettivi. È un concetto relativamente nuovo che da qualche anno in italiano viene reso con una risemantizzazione di narrazione* (ad es. narrazione berlusconiana e narrazione renziana) e a volte con racconto. Non è una soluzione del tutto soddisfacente perché crea ambiguità. Nell’accezione 2 storytelling è una metodologia, basata su dinamiche di influenzamento sociale, che crea identificazione e coinvolgimento emotivo attraverso storie. Differenze tra narrative (narrazione) e storytelling Storytelling Narrative Narrazione negativa Vedi anche:

DIFFERENZE TRA: INDIVIDUALIZZAZIONE, PERSONALIZZAZIONE, INTEGRAZIONE Già da diversi anni ormai, le nostre scuole sono frequentate da disabili. L’inserimento però non è sinonimo di integrazione: in molti casi gli sforzi compiuti per individualizzare e personalizzare l’insegnamento si sono rivelati controproducenti sul piano della socializzazione, in altri, dove è stata privilegiata la dimensione della socializzazione, gli esiti si sono rivelati deludenti sul piano dello sviluppo delle abilità cognitive. INDIVIDUALIZZAZIONE, PERSONALIZZAZIONE, INTEGRAZIONE Il problema fondamentale da risolvere, dunque, è come conciliare il principio della socializzazione con quello didattico dell’individualizzazione e della personalizzazione per realizzare un efficace processo di integrazione del disabile nel gruppo classe. Al fine di utilizzare un linguaggio comune, cominciamo a far chiarezza sulle “parole chiave”: “L’istruzione individualizzata non è una istruzione individuale, realizzata semplicemente in un rapporto uno a uno. Leonardo Povia

Storytelling step by step (Contributo originale di Anna Rita Vizzari) Le sezioni in cui si articola il presente contributo sono le seguenti (cliccando si approda alle singole sezioni): A) Che cos’è e a che cosa serve lo Storytelling. B) Tipologie di “prodotto” di Storytelling. C) Fasi e step dello Storytelling. D) Strumenti utili per lo Storytelling. Lo Storytelling è il procedimento del narrare una storia con obiettivi precisi: Qua ci interessa particolarmente il Digital Storytelling, ossia la narrazione che viene effettuata con strumenti digitali: questa categoria a volte viene considerata di per sé stante e altre volte viene considerata comprensiva di altre fra quelle sotto riportate, il cui nome fa riferimento al medium o allo strumento al quale si ricorre per la narrazione. Quali tipologie di “prodotto” si possono realizzare con il Digital Storytelling? In genere, quando si parla di prodotti legati allo Storytelling si individuano 3 fasi: 1) Pre-produzione, 2) Produzione, 3) Post-produzione. In Inglese AA.VV.

E tu sei inclusivo? | Strategie Inclusive | Blog | Lattes Editori Essere docenti oggi significa essere consapevoli di entrare a fare parte di una grande e complessa comunità educativa, in cui si è chiamati a svolgere un articolato percorso formativo, un percorso di acquisizione di competenze specifiche mirate all’insegnamento e non solo. I docenti sono chiamati a leggere la realtà della società per individuarne le tendenze di sviluppo e poter meglio identificare gli obiettivi educativi e formativi in comunità scolastiche sempre più eterogenee. Infatti, stiamo vivendo in uno scenario in continua evoluzione, in cui si assiste ... ad un rapido cambiamento di competenze culturali di base e trasversali (conoscenza delle lingue, del digitale....) Uno scenario che richiede di essere inclusivi “L'inclusione scolastica è impegno fondamentale di tutte le componenti della comunità scolastica le quali, nell'ambito degli specifici ruoli e responsabilità, concorrono ad assicurare il successo formativo degli alunni e degli studenti. Cosa deve fare la scuola? “I. II.

Learning with digital storytelling | Petrucco | Italian Journal of Educational Technology Abrahamson C. (1998), Storytelling as a pedagogical tool in higher education. Education, 118(3) pp.440-452. Barrett H. Bruner J. (1993), La mente a più dimensioni, Laterza. Caine G., Caine R. Campbell J. (1984), L’eroe dai mille volti, Feltrinelli, Milano. Dettori G., Giannetti T. (2006), Ambienti narrativi per l’apprendimento, TD-Tecnologie Didattiche, pp.39-42. Dillingham B. (2005), Performance literacy, The Reading Teacher, 59(1), pp.72–75. Egan K. (1989), Memory, imagination, and learning: Connected by the story, in “Phi Delta Kappan”, 70, pp.455-459. Jonassen D. (2000), Learning as Activity, The Meaning of Learning Project, Learning Development Institute, Presidential Session at AECT, Denver, October 25-28 Ottobre25-28, Denver. Jonassen D.H., Hernandez-Serrano J. (2002), Case based reasoning and instructional design: using stories to support problemsolving, in Educational technology: research and development, vol. 50, no. 2, pp.65–77. Salmon C. (2008), Storytelling, Fazi editore, Roma.

alla scelta - WEBSITE - www.icpadreisaia.edu.it Progetto Orientamento della Scuola dell'Infanzia A.S. 2018/2019 Il progetto “Educare alla scelta” nasce dalla necessità di colmare l’inesistenza di attività relative all’orientamento nella scuola dell’infanzia. Ci siamo quindi rifatti alla normativa vigente che ha già affermato la necessità, per ogni individuo di “orientarsi" nel mondo in cui vive per costruire, rafforzando autonomia e consapevolezza, il proprio progetto di vita. Abbiamo quindi progettato un’attività che consenta ai bambini, attraverso il racconto di una storia, di acquisire il concetto di scelta e di indicare le conseguenze che ogni scelta implica per aiutarli ad organizzarsi e organizzare la realtà che gli sta intorno. Documentazione del progetto ed esperienza maturata nelle varie sezioni della Scuola dell'Infanzia dell'Istituto Comprensivo "Padre Isaia Columbro". Scuola dell'Infanzia di Tocco Caudio Sezione: alunni di 3-4-5 anni Insegnanti: Caterina Orlacchio, Pina Possemato, Maria Rosaria Ciotta, M.

22 forme di narrazione per scrittori e storyteller Quanti modi esistono per raccontare una storia? O, meglio, quante forme di racconto possiamo usare per la nostra storia? In ogni progetto narrativo va decisa anche la struttura del racconto – romanzo, racconto propriamente detto, dramma teatrale, storytelling, fino ai progetti transmediali – e le sue caratteristiche. In questo post ho elencato 22 forme narrative che possono essere utili a chi scrive, a chi deve raccontare per lavoro o per puro piacere personale. Libro-gioco o librogame (Gamebook) Un gamebook è un libro a lettura dinamica, potremmo dire, un libro in cui il lettore partecipa alla storia compiendo scelte in modo autonomo e non secondo le consuete regole impostate dall’autore. A differenza di un libro comune, quindi, il lettore non si limita a seguire la traccia delineata dall’autore, ma può far compiere ai personaggi altre azioni. Possiamo oggi parlare di due tipi di libro-gioco: i librogame cartacei e i gamebook digitali. Narrazione ipertestuale (Hypertext fiction) Spin-off

BULLISMO SCUOLA INFANZIA | Troppo spesso sottovalutato Bullismo scuola infanzia |Troppo spesso sottovalutato Bullismo scuola infanziaTroppo spesso sottovalutato A dispetto di quanto si possa pensare, il bullismo incomincia già nella scuola dell’infanzia. Eppure, proprio nella scuola dell’infanzia, basterebbero pochi accorgimenti, che, se anche apparentemente potrebbero sembrare inutili, possono invece dimostrarsi molto rilevanti per la prevenzione nella scuola primaria e in quelle successive. Non va dimenticato che correggere i comportamenti negativi di un preadolescente è un’impresa ardua, a differenza degli interventi che si possono effettuare con i bambini della scuola dell’infanzia. Il bullismo nella scuola dell’infanzia è sostanzialmente diverso rispetto alle classi di grado superiore. Naturalmente questo non significa che le femminucce non possano essere violente o i maschi non possano fare gruppo ed escludere gli altri bambini. Vai all’articolo successivo Vai all’articolo precedente Torna al libro bullismo online

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