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Il Giornale dell'Arte

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Il Giornale delle Fondazioni Sono dati positivi quelli che emergono dalla rilevazione del Centro Nazionale per il Volontariato e della Fondazione Volontariato e Partecipazione sulle OdV. La ricerca è stata svolta nei primi mesi del 2014 su un campione di 1900 presidenti di OdV intervistati tramite un articolato questionario. Riceviamo e con piacere pubblichiamo le ragioni della denuncia di Graziano Del Rio, Sottosegretario con delega alla Coesione territoriale Un chiaro esempio di Paese schizofrenico. Prendiamo in esame due elementi. Il primo. Firenze Analogie inaspettate tra Michelangelo e Pollock Firenze. Stati Generali del Terzo Settore a Lucca con il «Festival nazionale del volontariato», conclusosi domenica 13. Lucca. A Fondazione Morra Greco, Progetto XXI parla al femminileNapoli. Nasce un tavolo permanente Stato-Comuni per delineare e integrare politiche nazionali e locali di tutela e promozione del patrimonio culturale, nonché di rilancio turistico Milano. Pordenone. Bologna. Bologna. Polignano a Mare (BA).

Progetto Polymath - Matematica e... Tassellature - Il mondo di Escher Matematica e...Tassellature Il mondo di Escher “Il matematico, come il pittore o il poeta, è un creatore di forme. E se le forme che crea sono più durature delle loro è perché le sue sono fatte di idee." Godfrey H. Hardy Pesci, ranocchi, granchi, lucertole, farfalle, draghi e leoni: sono quaranta le “specie” inventate da Escher, usate come tasselli, per ricoprire il piano e realizzare disegni periodici, secondo le regole delle trasformazioni geometriche, con rotazioni, riflessioni, traslazioni e simmetrie. Maurits Cornelius Escher, artista e matematico olandese, morto nel 1972, a 73 anni, era nato in Olanda a Leeuwarden nel 1898. “Il gioco diventa difficile – osserva Escher - quando si vuol trasformare questo flusso di pensieri in immagini. La rivelazione furono le stupende decorazioni dell’Alhambra di Granada, che visitò nell’autunno del 1922, scoprendo la bellezza dei disegni astratti che ornavano le pareti del palazzo. In realtà, dietro i suoi lavori c’è un grande studio matematico. M.

The Art Tribune Policleto e la misura del bello - WeSchool Per i Greci ciò che è bello è ciò che ha ordine, proporzione, simmetria ed armonia; il primo a formulare una vera e propria teoria del bello è lo scultore Policleto attraverso uno scritto e una statua, oggi perduta, denominati il Canone in cui si espongono i principi per realizzare la figura umana perfetta e, quindi, giungere alla “costruzione” del bello. Il bello come proporzione tra le parti Fin dall’inizio della loro storia i Greci hanno un’intuizione: il mondo è un kósmos, ossia un “ordine bello”. L’idea che la bellezza scaturisce dal meraviglioso accordarsi, in un progetto razionale riconoscibile, di tutto ciò che esperiamo coi sensi, trova in seguito una compiuta formulazione filosofica in Pitagora il quale, avendo individuato nel numero l’essenza del reale, dà fondamento ontologico alla bellezza: il bello è insito nell’ordine, l’ordine deriva dalla corretta proporzione tra le parti, la proporzione dalla misura e la misura dal numero. Symmetria e harmonia

LabforCulture Significato dei Solidi Platonici - Introduzione - Storia dell'Arte Introduzione al Significato dei Solidi Platonici Le nozioni relative al significato dei Solidi Platonici ci pervengono dalla cultura greca. I Solidi Platonici devono il loro nome alla descrizione che nel dialogo “Timeo” ne fa Platone (vissuto tra il 428 e il 327 a.C.). Caposaldo della cultura occidentale di ogni epoca, l’opera di Platone diviene paradigmatica anche in questo caso determinando la fortuna di queste particolari figure geometriche che assumono il nome del loro “divulgatore”. Platone infatti non fu il primo a occuparsi di queste figure geometriche, benché ne abbia dato un’interpretazione speciale. I loro primi studiosi furono i Pitagorici e, in seguito e in maniera più sistematica, Teeteto, contemporaneo dello stesso Platone. I Solidi Platonici vengono chiamati anche Poliedri Regolari, soprattutto in ambito matematico, oppure, specialmente quando gli autori si rifanno all’antichità, Figure Cosmiche. Essi sono soltanto cinque, ovvero: Il Tetraedro L’Esaedro L’Ottaedro Il Dodecaedro

Art Agenda La Giuditta di Artemisia Gentileschi: una rilettura del tema nel contesto storico-artistico d'inizio Seicento Le opere di Artemisia Gentileschi sono state lette spesso secondo un'interpretazione di stampo femminista, ma gli studi più recenti tendono a rileggere i suoi capolavori ponendoli nel contesto del tempo. Nell’immaginario collettivo la rappresentazione cruenta di determinate scene nelle opere di Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 – Napoli, 1653) è riconducibile a un episodio della vita dell’artista: l’aggressione e lo stupro da parte di Agostino Tassi (Roma, 1578 – 1644). Questi era un pittore, collega del padre di Artemisia, Orazio Gentileschi (Pisa, 1563 – Londra, 1639), che frequentava abitualmente la casa degli artisti e che, in un giorno di maggio del 1611, si era introdotto con la forza nella camera di Artemisia, approfittando dell’assenza di Orazio, e mentre lei era intenta a dipingere al suo cavalletto, l’aveva violentata. Ne seguirono vari processi. Caravaggio aveva rappresentato nel suo celebre dipinto una scena in movimento, il momento stesso dell’uccisione. Chiara Bertoglio

Classe capovolta: metodologie, esempi concreti e istruzioni pratiche per promuovere l’apprendimento attivo e favorire l’inclusione Corso pratico di formazione on line, costituito da 4 lezioni (inviate via e-mail a cadenza settimanale), per supportare i docenti ad attuare concretamente nella quotidianità scolastica il metodo didattico della classe capovolta. Messaggio sponsorizzato – Quante volte in aula capita che uno studente sia disattento, non provi interesse nei confronti della lezione e della spiegazione e addirittura distragga i compagni? Catturare e mantenere alta l’attenzione degli alunni con la tradizionale lezione frontale è un’impresa ogni giorno più ardua: le distrazioni sono sempre dietro l’angolo, alcuni argomenti possono risultare noiosi e i docenti devono continuamente ingegnarsi per tenere vivo l’interesse della classe. Passare dalla lezione statica alla lezione dinamica, attraverso i metodi e gli spunti didattici della cosiddetta “Classe Capovolta”, è certamente un’efficace strategia per favorire l’apprendimento attivo e coinvolgere anche gli studenti più distratti e annoiati. Chi siamo Via Spinelli 4

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