15 Amazing Animated Short films We all love short animated films, but creating short film is very hard task. Putting whole story in 5 to 10 minutes is not easy. Can you imagine? Few films produced after working hard more than 6 years! Here we collected 15 dazzling animated short films for your inspiration. I bet you will love these short animated movies, do let us know your favorite one, also feel free to share your favorite short film if it’s not present in the list. Granny O’Grimm’s Sleeping Beauty Oscar-nominated film of ‘Granny O’Grimm’, directed by Nicky Phelan, produced by Brown Bag Films, and written/voiced by Kathleen O’Rourke. Oktapodi (2007) In Oktapodi, these two cuties help each other escape the clutches of a tyrannical restaurant cook. This Side Up – A Short Animation by Liron Topaz A naive music-lover’s patience is tested on his quest to download music online, as his perspective on technology completely changes. Oxygen Oxygen tries to make friends on the playground. Marcelino and Bartolomeo: Bye Bye! Alma
L’uso del colore al cinema: l’esempio di Brooklyn Scritto da Federica Polidoro | giovedì, 3 marzo 2016 · 0 Stati Uniti, seconda meta degli Anni ’50: Saoirse Ronan interpreta un’immigrata irlandese. Il film è Brooklyn di John Crowley. Brooklyn. L’USO DEL COLORE NEL FILM La prima parte è quella in cui Eilis, la protagonista, si trova in Irlanda: le inquadrature sono strette, vagamente claustrofobiche, e i toni danno sul verde. Brooklyn. - Federica Polidoro
50 film in bianco e nero tra passato e presente Per guardare al futuro, si deve osservare il passato (recente e remoto). Ecco qualche pellicola da rivedere Pubblicato Le Voyage Dans la Lune Il primo film di fantascienza della storia del cinema è questa opera di George Melies, realizzata nel 1902. Qualche anno fa, se capitava di vedere un film in bianco e nero, si pensava subito di essere di fronte ad un classico del cinema del passato, realizzato tra gli anni ’20 e gli anni ’50 in Italia e negli Stati Uniti, o nella Francia della Nouvelle Vague. Basti pensare al successo di The Artist nel 2011, la sfida del regista francese Michel Hazanavicius, che ha riportato sul grande schermo un film muto, conquistando ben cinque premi Oscar e il successo al botteghino.
La mostra su "Blow-Up" Dal 13 settembre fino al 30 novembre 2014 il museo di fotografia di Winterthur, in Svizzera, ospita una mostra dedicata al film Blow-up del regista Michelangelo Antonioni, uscito nel 1966 e interpretato tra gli altri da David Hemmings, Vanessa Redgrave e Jane Birkin. Il film, ispirato al racconto Le bave del diavolo dello scrittore argentino Julio Cortázar, è stato uno dei più premiati tra quelli di Antonioni (ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1967) e racconta la storia di un fotografo di moda londinese, Thomas, che crede di scoprire le prove di un omicidio ingrandendo una foto scattata per caso a due amanti in un parco.
Non essere cattivo – La fotografia di Maurizio Calvesi - BNL Presenta - We Love Cinema Di Gianni Canova Che colore ha la disperazione? Che luce illumina il destino? Se stai a Ostia, tra le baracche sulla spiaggia e le case popolari dell’estrema periferia, i giorni hanno il colore freddo di un sole pallido e smorto e le notti il nero torbido di un fondo di caffè. Così Maurizio Calvesi ha fotografato l’ultimo, intenso film di Claudio Caligari, presentato alla Mostra di Venezia come estremo omaggio al regista, scomparso lo scorso 26 maggio all’età di 67 anni. Autore di soli tre film (Amore tossico del 1983, L’odore della notte del 1998 e ora questo postumo Non essere cattivo), Caligari è uno dei “maledetti” del cinema italiano, l’ultimo autentico erede di Pasolini per la passione con cui racconta le vite perdute dei ragazzi di borgata, quelli che sbranano la vita con rabbia, e se ne fanno sbranare, fra sniffi, sballi, risse, violenze ed emarginazione. Siamo a Ostia nel 1995. Cesare e Vittorio si fanno. Vite allo sbando, vite che cercano un riscatto. (Foto: Matteo Graia)
Meduse, comete e piani sequenza: i significati e il finale di Birdman secondo il regista - BadTaste.it In occasione di una retrospettiva organizzata da Landmark Theater, Alejandro González Iñárritu e il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki hanno parlato degli aspetti più intriganti legati alla produzione di Birdman (o Le Imprevedibili Virtù dell’Ignoranza). I due, nello specifico, hanno parlato delle motivazioni dietro la decisione di optare per un piano sequenza unico (spezzato esclusivamente nel caso della cometa e delle meduse) e dell’ambiguo finale che ha diviso critica e spettatori. Vi proponiamo le loro dichiarazioni, grazie a Collider, qui di seguito. Sul piano sequenza unico: IÑÁRRITU: Ho avuto l’idea del piano sequenza non appena mi sono reso conto che il film parlava di ego. LUBEZKI: In tutta onestà, ero molto preoccupato. IÑÁRRITU: Nella vita siamo intrappolati in un continuum temporale. Sulle immagini della cometa che spezzano il piano sequenza: IÑÁRRITU: E’ stata un’idea che mi è venuta durante le riprese. Sul cinema di oggi: Sul finale:
James Dean, tra cinema e fotografia Ha debuttato in rete il trailer del film con protagonista la leggenda di Gioventù bruciata. James Dean torna al cinema, con una storia incentrata sull'incontro con un fotografo, alla ricerca dello scatto perfetto per il magazine 'Life'. Il leggendario attore divenuto icona indiscussa per generazioni di giovani torna sul grande schermo grazie a un biopic incentrato sull’incontro tra un James Dean sulla soglia della notorietà planetaria e Dennis Stock – fotografo dell’agenzia Magnum all’inseguimento di una copertina sul prestigioso magazine Life. E proprio Life è il titolo dell’ultima fatica cinematografica di Anton Corbijn, acclamato regista di A Most Wanted Man, interpretato nel 2014 da un superbo – e indimenticato – Philip Seymour Hoffman. Presentato al Festival del Cinema di Berlino all’inizio del 2015, la critica abbia riconosciuto al regista Corbijn un’invidiabile conoscenza del medium fotografico.
5 Annoying Trends That Make Every Movie Look the Same Hollywood: the dream factory, the place where joy is made and everybody craps rainbows and cocaine. But underneath the glitz is a bunch of working stiffs who are either just trying to get the job done, or hacks who get their original ideas by ripping off other hacks. That's why these days... #5. Movies are Color-Coded by Genre Have You Ever Noticed: There's some unwritten rule that horror movies should be blue: The Ring Saw The Nightmare on Elm Street reboot. Meanwhile, apocalyptic movies are gray and washed out: Then there are more subtle ones, for instance movies set in the desert tend to be yellow. Smokin' Aces (Las Vegas) The Hills Have Eyes (rural Nevada) Movies where reality is off-kilter will be green: Fight Club The Matrix films, aka The Greenest Movies Ever Made Honestly, half the time you can guess the genre of the film based on one still from the trailer. What's Going On? It's called digital color correction. Now? And while we're on color... #4. This is a color wheel: #3.
The 10 Most Visually Stunning Movies of the Last 10 Years Now that I’m about to be disappointed by every blockbuster coming out in May, I’m looking ahead to the next project that I’m truly excited about. That would be James Cameron’s Avatar coming in December which promises to completely change the way we view movies. I’m sure the movie is going to be visually unforgettable, and I decided to take a look back at other similarly jaw dropping films of recent memory. No worries about plot here, this is purely a beauty contest. Let me know what I forgot. 1) Sunshine Danny Boyle’s sci-fi masterpiece had an endless parade of solar glamor shots. 2) Speed Racer Everyone may have hated it, but you can’t honestly say you’d seen anything like it before. 3) The Fall Way, way out there, but way, way too good looking to not be included here. 4) Sin City More than just black and white, Sin City created a comic bookish visual style all its own. 5) The Matrix Reloaded What? 6) What Dreams May Come Love it or hate it, there’s no denying that it’s gorgeous. 8 ) Hero