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Le 33 competenze digitali che ogni Insegnante dovrebbe avere nel 21° SECOLO

Le 33 competenze digitali che ogni Insegnante dovrebbe avere nel 21° SECOLO
Ogni singolo docente è preoccupato per le sue pratiche di insegnamento e le competenze coinvolte in questo processo. Quante volte vi siete chiesti in merito a un modo migliore per insegnare la stessa lezione che hanno impartito ad una classe prima di voi? Quante volte avete utilizzato la tecnologia per coinvolgere gli studenti e migliorare il loro apprendimento? Queste sono alcune domande ricorrenti ogni volta che le nostre capacità di insegnamento sono messe alla prova. E 'incredibile come la tecnologia ha cambiato il mondo intero dando vita a nuove forme di educazione a cui non abbiamo mai pensato. I nostri studenti sono più concentrati in digitale che in qualunque altro momento. In realtà ci sono diversi vantaggi nell'utilizzo della tecnologia nella didattica e cercare di elencarli tutti qui è ben oltre lo scopo di questo breve post. Non c'è dubbio che gli studenti a cui si insegna oggi sono completamente diversi da quelli del secolo scorso. Free Audio Tools for Teachers

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byod Il BYOD impone di andare oltre le peculiarità dei singoli device e dei relativi sistemi operativi, concentrandosi sulle funzionalità, sulla capacità dei diversi device di interagire sulle stesse basi di condivisione cloud. Cloud dal quale non si prescinde quando si lavora, com'è nel BYOD, con device mobili. Di BYOD molto si è parlato nell'ultimo anno su siti internazionali. Anche quando sono fonti italiane a proporlo, come qui Di esperienze italiane non ne sono state documentate molte. Indicazioni Nazionali: punti essenziali per una didattica in continuità – di Rosella Tirico Con l’avvicendarsi delle diverse Indicazioni Nazionali e degli Orientamenti programmatici europei e mondiali, pubblicati in questo ultimo decennio, si potrebbe avere l’impressione che il curricolo corra il rischio di appiattirsi su scelte predeterminate a livello nazionale/internazionale e comunque condizionate dai contesti sociali vicini e lontani e che tenda a perdere forza e consistenza l’autonomia dell’insegnamento e delle singole istituzioni scolastiche, la cui unica preoccupazione è raggiungere i Traguardi, le Competenze Chiave europee ed il successo formativo. Non dobbiamo dimenticare, però, che i Documenti nazionali costituiscono un punto di riferimento imprescindibile, ma sono un testo aperto nella realizzazione del processo educativo che vede assoluti protagonisti gli alunni, le famiglie ed i docenti. Elementi essenziali per un curricolo in continuità. Profilo e certificazione delle competenze.

CNR: Arriva il glutine digeribile Comunicato stampa - Ricercatori dell’Isa-Cnr e Ibp-Cnr hanno dimostrato che il piccolo farro contiene un glutine più digeribile rispetto al grano tenero e potrebbe essere adatto per soggetti sensibili a questa sostanza. Lo studio è pubblicato su Molecular Nutrition and Food Research e apre nuove prospettive di prevenzione della celiachia Roma, 26 giugno 2015 - Il grano monococco, ossia il Triticum monocccum, anche noto come piccolo farro, pur essendo un cereale che contiene glutine, cioè la sostanza proteica che in soggetti geneticamente predisposti scatena allergie e intolleranze, potrebbe essere un alimento adatto a prevenire la celiachia.

Competenze Chiave - Competenza digitale Competenza digitale La competenza digitale consiste nel saper usare con dimestichezza e in modo critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). Conoscenze

La scuola e le tecnologie al Social Media Week di Andrea Patassini Credo sia utile e interessante segnalare il confronto dedicato sul futuro della scuola che si è svolto qualche giorno fa durante la Social Media Week di Milano (17-21 febbraio). Le testimonianze di innovazione, di cambiamento nella didattica e le idee messe in circolo sono dei buoni spunti per approfondire alcuni aspetti, non solo teorici, ma anche operativi (qui il video completo dell’incontro). I contributi come quelli di Daniele Barca, Dianora Bardi, Maria Vittoria Alfieri e Caterina Policaro sono utili a comprendere le diverse sfaccettature di una didattica spinta sempre più a rivedere modalità e strategie. Aggiungerei anche il confronto di idee tra Roberto Maragliano e Dario Cillo durante l’hangout di venerdì 21 febbraio, dedicato alla scuola e all’e-learning, dove sono emerse, una volta ancora, le istanze di una scuola che cambia o dovrà cambiare.

Pedagogia dell'insegnamento capovolto. Alcuni presupposti teorici. red - Si parla tanto in questo periodo di insegnamento capovolto, conosciuto con l'espressione "flipped classroom", ma spesso non si fa menzione a quelli che sono ritenuti i presupposti pedagogici che stanno alla base di questa moderna metodologia didattica. La maggior parte della letteratura sulle flipped classroom si concentra su come "capovolgere l'aula" nel senso strettamente tecnico, senza spiegare cosa dovrebbe essere programmato in quel tempo che si guadagna grazie alla natura di questa nuova metodologia. Capovolgere, non vuol dire soltanto propinare video e schede di lavoro, ma va effettuato un lavoro di programmazione a monte che sia orientato più verso la scoperta del curricolo, piuttosto che verso la trattazione sequenziale e sterile dello stesso.

Scoperto solvente in grado di staccare i politici dalle poltrone Federico Graziani (foto: flick.com) Questi link sono raccomandati da LinkWeLove.it un nuovo servizio di content marketing che permette ai visitatori di scoprire solo contenuti interessanti e di trovare le informazioni che stanno cercando. LinkWeLove fornisce valore al tuo sito senza infastidire il flusso di navigazione dell'utente. Una mappa per la formazione digitale degli insegnanti – BRICKS scarica la versione PDF del lavoro La situazione delle tecnologie nella scuola italiana L’ultima legge sulla scuola (riguardo all’aggettivazione della quale credo debba essere almeno lasciata libertà di giudizio) stabilisce l’ingresso delle competenze digitali tra quelle irrinunciabili per gli studenti, in accordo col piano Scuola Digitale e richiamando quanto già stabilito – ma senza conferire ad esse autonoma dignità – nel profilo degli studenti in uscita dalla scuola dell’obbligo del ministro Fioroni del 2007 (1). Mettere l’accento su questo aspetto della formazione delle nuove generazioni altro non è che prendere coscienza di un problema già fortemente sentito dalla scuola: la necessità di trasformare le presunte abilità digitali degli studenti in vere e proprie competenze.

Laboratorio Formazione - Seminario: "Competenze digitali: ambienti, risorse, strumenti" - Milano, 16 maggio 2014 Ambienti 9.30 Accoglienza partecipanti 10.00 - “Le competenze digitali nella scuola primaria ”: Il percorso e i risultati: Patrizia Appari - Intervento e miglioramento: Adriana Zamarian, Manuela Benedetti - Documentazione e autovalutazione: Chiara Dicorato 12.00 - L’esperienza di una scuola primaria della provincia di Cremona - Monica Boccoli

Valido decalogo di competenze che delineano il nuovo docente, guida di alunni di una nuova società by monicamisuri Jan 16

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