Le 33 competenze digitali che ogni Insegnante dovrebbe avere nel 21° SECOLO
Ogni singolo docente è preoccupato per le sue pratiche di insegnamento e le competenze coinvolte in questo processo. Quante volte vi siete chiesti in merito a un modo migliore per insegnare la stessa lezione che hanno impartito ad una classe prima di voi? Quante volte avete utilizzato la tecnologia per coinvolgere gli studenti e migliorare il loro apprendimento? Queste sono alcune domande ricorrenti ogni volta che le nostre capacità di insegnamento sono messe alla prova. E 'incredibile come la tecnologia ha cambiato il mondo intero dando vita a nuove forme di educazione a cui non abbiamo mai pensato. I nostri studenti sono più concentrati in digitale che in qualunque altro momento. In realtà ci sono diversi vantaggi nell'utilizzo della tecnologia nella didattica e cercare di elencarli tutti qui è ben oltre lo scopo di questo breve post. Non c'è dubbio che gli studenti a cui si insegna oggi sono completamente diversi da quelli del secolo scorso. Free Audio Tools for Teachers
Pearltrees, la via più social per ordinare i tuoi siti preferiti | Cronache Anconetane
Quante volte abbiamo gettato la spugna nel tentativo onorevole -ma disarmante- di mettere ordine al nostro lungo elenco dei “preferiti”. Pearltrees.com è un interessante esperimento che propone un nuovo approccio, visual e social, alla gestione di bookmarks. Vuoi provarlo? Come aggiungere e ordinare le perle. Creare la tua collezione è facile. Fuori dal guscio: l’aspetto social di pearltrees. La drop zone e la pearltrees extension Funzioni utili che meritano di essere trattate a parte. Allo stesso modo tutte le volte che visiterai gli alberi di perle di un tuo amico o contatto su pearltrees potrai fare drag e drop e “rubare” le perle che ti interessano e intascarle nella tua drop zone. di Michela Sbaffo
byod
Il BYOD impone di andare oltre le peculiarità dei singoli device e dei relativi sistemi operativi, concentrandosi sulle funzionalità, sulla capacità dei diversi device di interagire sulle stesse basi di condivisione cloud. Cloud dal quale non si prescinde quando si lavora, com'è nel BYOD, con device mobili. Di BYOD molto si è parlato nell'ultimo anno su siti internazionali. Anche quando sono fonti italiane a proporlo, come qui Di esperienze italiane non ne sono state documentate molte. Molto si trova in forma di frammenti ed inserti soprattutto sui social network dei docenti. Allora se è Emilia-Romagna partiamo con ….Anna Rita Vizzari, che insegna a Sestu (CA) italiano e storia nella scuola secondaria di primo grado. Poi Gabriele Benassi, che insegna alla Scuola Media Pepoli di Bologna dividendo il suo impegno di servizio con la partecipazione al Servizio Marconi. il BYOD di Anna Rita Vizzari il BYOD di Gabriele Benassi
Il blog del Prof | Per chi spegne la TV e accende la Mente
Pedagogia dell'insegnamento capovolto. Alcuni presupposti teorici.
red - Si parla tanto in questo periodo di insegnamento capovolto, conosciuto con l'espressione "flipped classroom", ma spesso non si fa menzione a quelli che sono ritenuti i presupposti pedagogici che stanno alla base di questa moderna metodologia didattica. La maggior parte della letteratura sulle flipped classroom si concentra su come "capovolgere l'aula" nel senso strettamente tecnico, senza spiegare cosa dovrebbe essere programmato in quel tempo che si guadagna grazie alla natura di questa nuova metodologia. Capovolgere, non vuol dire soltanto propinare video e schede di lavoro, ma va effettuato un lavoro di programmazione a monte che sia orientato più verso la scoperta del curricolo, piuttosto che verso la trattazione sequenziale e sterile dello stesso. I docenti che iniziano l'anno scolastico senza pensare alla possibilità di attività di tipo flipped, programmano secondo le modalità tradizionali, facendo prevalentemente riferimento ai libri di testo. 1 . 2 . 3 . Robert J. Creare
amentia verna
Flipped classroom o classe rovesciata in action. | BLOGGISH
In un precedente post avevo teorizzato sulla Flipped Classroom o Classe Rovesciata e avevo chiesto ai miei studenti di quinta di leggere e commentare il post. Ho notato un certo interesse e curiosità per questa nuova metodologia didattica educativa. Ho deciso quindi di sperimentarla, sebbene in modo non estremo ma mediato con la tipologia di ambiente di apprendimento, (classe tradizionale anche nella tipologia dell’aula) di programma di studio ( classe finale di liceo scientifico Progetto Nazionale Informatica) e di metodi o di lavoro della classe anche nelle altre materie. In pratica un’esperienza di Blended Learning ma … rovesciato! Nella prima foto, ecco il quaderno ordinato di un studentessa. Gli appunti sono presi in modo tradizionale e gli studenti (tranne uno) non usano ancora Evernote o Notability. traditional notebook PLENARY FINAL ACTIVITY with a listening comprehension on Dandyism cui io mi sono ispirata. Thanks my darlings!
La didattica “capovolta”
Esiste una ricetta per una scuola più coinvolgente per gli studenti e meno frustrante per gli insegnanti? Un modo di fare lezione che sia più efficace per il raggiungimento degli obiettivi didattici e più efficiente nella gestione del carico cognitivo e delle energie di tutti? Una proposta arriva dagli Stati Uniti, patria del movimento per una scuola attiva e oggi culla di una nuova corrente che coinvolge migliaia di insegnanti di ogni ordine e grado e che mette in discussione la sacralità della lezione tradizionale come pilastro della didattica contemporanea. È in atto una discussione che coinvolge sempre più docenti e che si sta allargando dagli Stati Uniti agli altri Paesi, compresa l’Italia. Ma è ancora in fase embrionale in termini di riflessione pedagogica, al punto che non esiste neppure un nome definitivo per il movimento stesso: flip-teaching (capovolgi l’insegnamento), flip-learning (capovolgi l’apprendimento) o più semplicemente flip your classroom! Approfondimenti
Quali domande bisogna porsi prima di pensare a una didattica capovolta?
red - Leggendo in rete, a primo impatto, molti possono pensare che capovolgere l'insegnamento sia un gioco da ragazzi e realizzabile in pochissime batture. In realtà, è richiesto un lavoro di programmazione pensata e di ricerca/creazione di materiali ad hoc per attivare dei segmenti curricolari in modalità flipped. Di certo questo non deve scoraggiare, anche perché il lavoro svolto può essere tranquillamente riutilizzabile per gli anni successivi e, se si lavora in un clima di collaborazione, in breve tempo si può disporre di una serie di piani di lavoro per attività di tipo flipped. Ma prima di pensare a sessioni di insegnamento capovolto, è bene che il docente si ponga una serie di domande utili al fine di comprendere se sia realmente realizzabile questo nuovo tipo di intervento didattico. Di seguito vengono proposte alcune domande sulle quali è bene riflettere. Domande generali Qual è il miglior uso del tempo trascorso in classe? Pensi di cambiare l'assetto fisico della tua classe?
Insegnamento capovolto
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. In ambito educativo, con scuola capovolta[1] o insegnamento capovolto o classe ribaltata ci si riferisce a una forma di apprendimento ibrido che ribalta il sistema di apprendimento tradizionale fatto di lezioni frontali, studio individuale a casa e interrogazioni in classe, con un rapporto docente-allievo piuttosto rigido e gerarchico. L’insegnamento capovolto nasce dall’esigenza di rendere il tempo-scuola più produttivo e funzionale alle esigenze di un mondo della comunicazione radicalmente mutato in pochi anni. L’insegnamento rovesciato risponde a questo stato di cose con due strumenti: un lavoro a casa che sfrutta appieno tutte le potenzialità dei materiali culturali onlineun lavoro a scuola che consente di applicare, senza ristrettezze temporali, una didattica laboratoriale socializzante e personalizzata. Il metodo[modifica | modifica sorgente] Storia[modifica | modifica sorgente] Vantaggi e svantaggi[modifica | modifica sorgente] Vantaggi: Svantaggi: