Le 33 competenze digitali che ogni Insegnante dovrebbe avere nel 21° SECOLO
Ogni singolo docente è preoccupato per le sue pratiche di insegnamento e le competenze coinvolte in questo processo. Quante volte vi siete chiesti in merito a un modo migliore per insegnare la stessa lezione che hanno impartito ad una classe prima di voi? Quante volte avete utilizzato la tecnologia per coinvolgere gli studenti e migliorare il loro apprendimento? Queste sono alcune domande ricorrenti ogni volta che le nostre capacità di insegnamento sono messe alla prova. E 'incredibile come la tecnologia ha cambiato il mondo intero dando vita a nuove forme di educazione a cui non abbiamo mai pensato. I nostri studenti sono più concentrati in digitale che in qualunque altro momento. In realtà ci sono diversi vantaggi nell'utilizzo della tecnologia nella didattica e cercare di elencarli tutti qui è ben oltre lo scopo di questo breve post. Non c'è dubbio che gli studenti a cui si insegna oggi sono completamente diversi da quelli del secolo scorso. Free Audio Tools for Teachers
IL TEMPO E LO SPAZIO NELLA CLASSE ROVESCIATA by Laura Cimetta on Prezi
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byod
Il BYOD impone di andare oltre le peculiarità dei singoli device e dei relativi sistemi operativi, concentrandosi sulle funzionalità, sulla capacità dei diversi device di interagire sulle stesse basi di condivisione cloud. Cloud dal quale non si prescinde quando si lavora, com'è nel BYOD, con device mobili. Di BYOD molto si è parlato nell'ultimo anno su siti internazionali. Anche quando sono fonti italiane a proporlo, come qui Di esperienze italiane non ne sono state documentate molte. Molto si trova in forma di frammenti ed inserti soprattutto sui social network dei docenti. Allora se è Emilia-Romagna partiamo con ….Anna Rita Vizzari, che insegna a Sestu (CA) italiano e storia nella scuola secondaria di primo grado. Poi Gabriele Benassi, che insegna alla Scuola Media Pepoli di Bologna dividendo il suo impegno di servizio con la partecipazione al Servizio Marconi. il BYOD di Anna Rita Vizzari il BYOD di Gabriele Benassi
Medialog
Pedagogia dell'insegnamento capovolto. Alcuni presupposti teorici.
red - Si parla tanto in questo periodo di insegnamento capovolto, conosciuto con l'espressione "flipped classroom", ma spesso non si fa menzione a quelli che sono ritenuti i presupposti pedagogici che stanno alla base di questa moderna metodologia didattica. La maggior parte della letteratura sulle flipped classroom si concentra su come "capovolgere l'aula" nel senso strettamente tecnico, senza spiegare cosa dovrebbe essere programmato in quel tempo che si guadagna grazie alla natura di questa nuova metodologia. Capovolgere, non vuol dire soltanto propinare video e schede di lavoro, ma va effettuato un lavoro di programmazione a monte che sia orientato più verso la scoperta del curricolo, piuttosto che verso la trattazione sequenziale e sterile dello stesso. I docenti che iniziano l'anno scolastico senza pensare alla possibilità di attività di tipo flipped, programmano secondo le modalità tradizionali, facendo prevalentemente riferimento ai libri di testo. 1 . 2 . 3 . Robert J. Creare
EAS: Episodi di Apprendimento Situato - LIMparo
A partire dal giugno dello scorso anno sono entrata a fare parte del gruppo di ricerca “Fare didattica con gli EAS” attivato dal prof. Pier Cesare Rivoltella presso il CREMIT (Centro di ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia) dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. In qualità di ricercatore ho sviluppato una sperimentazione che ha coinvolto la classe seconda della Scuola Primaria in cui lavoro.Inutile dire che la strada percorsa fino a questo momento ha dato innumerevoli soddisfazioni sia sul piano professionale che didattico.Confrontarsi, sperimentare, lavorare a fianco di docenti di stimata e provata esperienza provenienti da varie regioni d'Italia mi ha permesso di allargare le mie conoscenze e competenze e soprattutto di imparare da chi, come me, si misura sul campo tutti i giorni, tra mille difficoltà, resistenze nella sfida educativa.Gli stimoli, i preziosi consigli del prof.
Flipped classroom o classe rovesciata in action. | BLOGGISH
In un precedente post avevo teorizzato sulla Flipped Classroom o Classe Rovesciata e avevo chiesto ai miei studenti di quinta di leggere e commentare il post. Ho notato un certo interesse e curiosità per questa nuova metodologia didattica educativa. Ho deciso quindi di sperimentarla, sebbene in modo non estremo ma mediato con la tipologia di ambiente di apprendimento, (classe tradizionale anche nella tipologia dell’aula) di programma di studio ( classe finale di liceo scientifico Progetto Nazionale Informatica) e di metodi o di lavoro della classe anche nelle altre materie. In pratica un’esperienza di Blended Learning ma … rovesciato! Nella prima foto, ecco il quaderno ordinato di un studentessa. Gli appunti sono presi in modo tradizionale e gli studenti (tranne uno) non usano ancora Evernote o Notability. traditional notebook PLENARY FINAL ACTIVITY with a listening comprehension on Dandyism cui io mi sono ispirata. Thanks my darlings!
Teacher's Guide to the Flipped Classroom
At one time, education was a passive experience in which students sat in class listening to lectures or reading books. While lectures and textbooks are still part of the educational system, they have taken a backseat to flipped learning. In this educational method, internet technology is incorporated into the classroom, freeing up teachers to help students instead of only lecturing them. Flipped teaching shows a lot of promise so far and is likely to become the prominent teaching model in the future. How Does The Flipped Classroom Work? Technological pre-learning: In the flipped classroom, the class is not organized around the teacher’s lectures. What Are The Advantages Of The Flipped Classroom? The biggest advantage of the flipped classroom approach is the element of active participation. The other advantage of the flipped classroom is its incorporation of new technology.
La didattica “capovolta”
Esiste una ricetta per una scuola più coinvolgente per gli studenti e meno frustrante per gli insegnanti? Un modo di fare lezione che sia più efficace per il raggiungimento degli obiettivi didattici e più efficiente nella gestione del carico cognitivo e delle energie di tutti? Una proposta arriva dagli Stati Uniti, patria del movimento per una scuola attiva e oggi culla di una nuova corrente che coinvolge migliaia di insegnanti di ogni ordine e grado e che mette in discussione la sacralità della lezione tradizionale come pilastro della didattica contemporanea. È in atto una discussione che coinvolge sempre più docenti e che si sta allargando dagli Stati Uniti agli altri Paesi, compresa l’Italia. Ma è ancora in fase embrionale in termini di riflessione pedagogica, al punto che non esiste neppure un nome definitivo per il movimento stesso: flip-teaching (capovolgi l’insegnamento), flip-learning (capovolgi l’apprendimento) o più semplicemente flip your classroom! Approfondimenti