Il mondo visto da un'altra prospettiva: l'arte dell'anamorfosi! - Didatticarte
Sembra una parola complicata, in realtà l’anamorfosi non è altro che un’immagine fortemente distorta che acquista la «vera forma» solo quando l’osservatore si dispone in una particolare posizione molto inclinata rispetto al suo piano. Ogni giorno vediamo delle anamorfosi attorno a noi: la segnaletica stradale orizzontale (come la scritta “stop“, il pittogramma della bicicletta, etc…) è sempre anamorfica affinché le scritte appaiano leggibili da un punto di vista molto radente. Gli appassionati di calcio, inoltre, possono osservare un tipico esempio di anamorfosi nelle pubblicità della TIM poste accanto alle porte di calcio: dal punto di vista delle telecamere appaiono due pannelli verticali con il logo dell’azienda, in realtà sono due tappetini stesi ai lati della porta. Proprio per i suoi effetti ottici sorprendenti, l’anamorfosi è stata sfruttata spesso nella pubblicità, anche negli spot video. Ed ecco svelati tutti i segreti del secondo spot con un dietro-le-quinte davvero istruttivo!
Giap - Il blog di Wu Ming, una comunità di lettori e non solo
Finalmente è stato tradotto e pubblicato in Italia uno dei saggi più importanti e più accessibili su Lo Hobbit. Pubblicato in inglese quasi vent’anni fa, Lo Hobbit: un viaggio verso la maturità, dell’americano William H. Green è una lettura critica e approfondita del primo romanzo di J.R.R. Tolkien (ed è anche il libro che ha ispirato il laboratorio tenuto da Wu Ming 4 a Bologna nella primavera scorsa). Il saggio dimostra quanto la previsione di C.S. “Lo Hobbit, d’altra parte, risulterà divertente ai lettori più piccoli, e solo anni dopo, alla decima o dodicesima lettura, essi cominceranno a capire quale abile maestria e profonda riflessione ne abbiano fatto un qualcosa di così compiuto, così accessibile e, a modo suo, così vero. Non solo Lo Hobbit è diventato un classico, ma soprattutto è proprio vero che ogni volta che lo si rilegge ci si accorge di qualcosa di nuovo.
Seven Tips From Ernest Hemingway on How to Write Fiction
Image by Lloyd Arnold via Wikimedia Commons Before he was a big game hunter, before he was a deep-sea fisherman, Ernest Hemingway was a craftsman who would rise very early in the morning and write. His best stories are masterpieces of the modern era, and his prose style is one of the most influential of the 20th century. Hemingway never wrote a treatise on the art of writing fiction. 1: To get started, write one true sentence. Hemingway had a simple trick for overcoming writer's block. Sometimes when I was starting a new story and I could not get it going, I would sit in front of the fire and squeeze the peel of the little oranges into the edge of the flame and watch the sputter of blue that they made. 2: Always stop for the day while you still know what will happen next. There is a difference between stopping and foundering. The best way is always to stop when you are going good and when you know what will happen next. 3: Never think about the story when you're not working. 7: Be Brief.
Meraviglie dell'architettura: dieci modelli di arco - Didatticarte
Secondo l’opinione comune i Romani sarebbero gli inventori dell’arco. In realtà questo era stato utilizzato in precedenza dagli Etruschi e persino dai Sumeri, solo che queste popolazioni non ne avevano colto le enormi potenzialità architettoniche e non lo avevano sfruttato in modo sistematico come poi faranno i Romani. Un po’ come la nascita della lampadina: generalmente attribuita ad Edison era stata in realtà inventata dall’inglese Swan, fu però Edison a comprenderne i punti di debolezza e ad apportarvi delle modifiche al filamento tali da farne un prodotto di consumo planetario legandola per sempre al suo nome. Ma torniamo all’arco. Più recenti sono, invece, gli archi etruschi di Volterra e Falerii Novi nei quali le dimensioni sono già piuttosto importanti anche perché si tratta di porte urbane lungo le mura di cinta. Ma perché l’arco diventerà presto così importante? Per comprenderne al meglio la straordinarietà confrontiamolo con la struttura ad esso alternativa: l’architrave. 1. 2.
Loescher Editore - Home
Italo Calvino's 'Invisible Cities', Illustrated
Italo Calvino's 'Invisible Cities', Illustrated Lima-based architect Karina Puente has a personal project: to illustrate each and every "invisible" city from Italo Calvino's 1972 novel. The book, which imagines imaginary conversations between the (real-life) Venetian explorer Marco Polo and the aged Mongol ruler Kublai Khan has been instrumental in framing approaches to urban discourse and the form of the city. They are not only drawn – I use different types of paper and draw on each one before cutting them out with exacto knives. Cities and Memories 1 Leaving there and proceeding for three days towards the east, you reach Diomira, a city with sixty silver domes, bronze statues of all the gods, streets paved with lead, a crystal theatre, a golden cock that crows each morning on a tower.
Didattica della storia | Bibliostoria
In questa pagina troverete delle interessanti risorse sulla didattica della storia1. Leggi i i post che pubblichiamo sull’argomento sul nostro blog (clicca sulla colonnina a destra “Categorie”, “Didattica della storia”). 2. Guarda la nostra sitografia che aggiorneremo in progress: ATLANTIDE: STORIE DI UOMINI E DI MONDI Sito della trasmissione di LA7 dedicata a uomini ed avvenimenti che hanno cambiato il corso della storia. BIGnomi Progetto curato da RAI.tv e ospitato sul sito medesimo. CORREVA L’ANNO Portale del programma televisivo in onda su Rai3 dedicato al XX secolo. HISTORY CHANNEL Sito del canale televisivo Sky tematico interamente dedicato alla storia. MELAstudio Web TV realizzata dall’Università degli Studi di Bologna. RAI SCUOLA Sito del canale tematico realizzato da Rai Educational in collaborazione con Rai Teche. RAI STORIA Sito del canale tematico di RAI EDUCATIONAL in onda sul digitale terrestre. AMERICAN HISTORICAL ASSOCIATION Sito dell’American Historical Association. 4.
Cronaca di un compito in classe di storia dell'arte
C’è chi prepara le fisarmoniche. C’è chi mette biglietti nel vocabolario. C’è chi scrive le risposte sul banco. Tutto inutile… io li frego tutti! Perché i miei compiti in classe non si possono copiare. Quello di oggi, ad esempio. Primo esercizio in ‘stile Marzullo‘: fatti una domanda e datti una risposta. A parte il fatto, evidente, che bisogna conoscere la risposta corretta, occorre avere una tale confidenza con l’argomento da riuscire ad immaginare dei distrattori (cioè le alternative non esatte) che siano possibilmente plausibili o parzialmente veri. La verità è che è più difficile fare le domande che dare le risposte! Il secondo esercizio è dedicato a Lorenzo Ghiberti e alle sue due porte per il Battistero di Firenze. In questo caso si tratta di un’operazione di sintesi. Un linguaggio familiare, per i ragazzi, ma non frequente in ambito scolastico. Non me lo sono inventato io. Terzo esercizio: la mappa sulla cupola di Brunelleschi. Ma il compito non finisce qui.