My Beebot | Just another WordPress.com weblog Bee Bots - Games in Education Bee Bots Bee-Bots are programmable floor robots that have been purpose-built for use with Early Phase and Primary students. They remember 40 instructions. The following diagram highlights the features of the Bee-Bot. curriculum links Number and Algebra -Counting Number and place value Sort and classifyMeasurement-direct and indirect comparisons, Length: Estimates, measures, compares and records lengths and distances using informal units, metres and centimetres Position: Represents the position of objects using models and drawings and describes using everyday languageWorking Mathematically (Applying Strategies): Uses objects, actions, imagery, technology and/or trial and error to explore mathematical problems. The Bee-Bot App is developed using the well known design and program features of the Bee-Bot.
¿Por qué nos negamos el derecho a estar tristes? | S Moda EL PAÍS La crisis en el cerebro de la joven protagonista de la película Del revés se desencadena con el estrés de una mudanza. Una suma de frustraciones hace que aflore una emoción que hasta ese momento no había tenido demasiado peso: la tristeza. La espídica y positiva alegría, hasta entonces capitana de las emociones de la niña, observa con horror cómo los recuerdos vitales de esta comienzan a volverse tristes y decide resolver el problema encerrando a la tristeza en un círculo de tiza. “En el mundo actual es bastante común negar la tristeza”, afirma la psicoterapeuta Gestalt Lola Sánchez Lebrato, "nuestra cultura del bienestar niega todo lo que tenga que ver con el dolor”. Ocurre todos los días, dentro y fuera de la consulta. ¿Qué puede ocurrir si no dejamos fluir la tristeza? El profesor Hervás responde que en ocasiones pueden generarse trastornos de ansiedad o de somatización, como problemas dermatológicos o del aparato digestivo. Beneficios de la tristeza (que los hay)
Bee-Bot Resources Ensenyar els menuts a programar en Scratch El servei de Biblioteques de la Generalitat, juntament amb Codeclubcat i les universitats UOC i UPC, impulsa una nova iniciativa educativa per ensenyar programació Scratch a nens i nenes de fins a dotze anys, en uns tallers que es porten a terme com a prova pilot en dues biblioteques de Sant Gregori i Lloret. L'Scratch és una eina que es caracteritza per la senzillesa de la seva composició gràfica i que permet la creació d'històries interactives, jocs i animacions i compartir-les en línia amb altres usuaris. Les sessions són d'una hora i mitja, i es realitzen en aquestes dues biblioteques gironines. El taller consta de dotze sessions i és totalment gratuït. Els voluntaris de la UOC obtenen 3 crèdits de lliure elecció en realitzar el voluntariat. “La creativitat és important.
Presentació BeeBot Communication 4 All Resources to Support Inclusion This has opened in a separate window - just exit to return to the ICT page. Programmable Robot Resource Page! Story Time BeeBot Mat for Little Red Riding Hood (more available soon):click the image to download 15cm x 15cm cards: Number Dots, 0-20, Number Cards, 0-20 and Farm 15cm x 15cm cards: Choose from Weather, Days of the Week, Signs of Spring and Colour Splats Large Antarctic Map marked with 15cm x15cm squares (prints over 24 sheets of A4): click the image to download Castles themed and Woodland Creatures 15cm x15 cm cards: click the images to download Make a Map Pack (clever 15cmx15cm squares you can print out and join together in a number of ways): click the image to download Also available: Make a Map Pack 2 (with coastal areas) World Map marked with 15cm x15cm squares (prints over 16 sheets of A4): click the image to download Fun Globe marked with 15cm x15cm squares - lots of things to travel between: click the image to download
Sabeu què és un Bee-Bot? « Escola Sant Martí BCN El Bee-bot és un robot que ens permet aprendre a dissenyar recorreguts i també aprendre a controlar-lo per tal que faci el que nosaltres vulguem. Durant el primer trimestre d’aquest curs a l’escola Sant Martí ens hem engrescat a fer servir els Bee-Bot que ens ha deixat en préstec el CEB. Després de conèixer l’existència d’aquest material a través del CEB vam trobar que ens podria ser útil i encaixaria bé en les nostres programacions d’aula. A partir d’aquí, les mestres de segon vam consultar els diferents materials penjats a la xarxa d’acompanyament de robòtica educativa, que ens van servir per dissenyar les nostres activitats i elaborar el material. El nostre plantejament va consistir en presentar primer el funcionament del Bee-Bot en mig grup a l’estona de ciència. L’alumnat, en petit grup, va anar investigant i descobrint lliurement el seu funcionament, sota la supervisió del mestre, que no va haver d’intervenir gaire. Provem com funciona. I ara fem el circuit entre tots. In "P5" In "Segon"
Coding alla scuola dell'infanzia - Scuola dell'Infanzia Hansel & Gretel Insegnante: “Benvenuti bambini, quest’anno faremo il laboratorio di informatica in un modo nuovo e speciale… e anche un po’ strano perchè useremo il computer molto poco. Per prima cosa vi racconterò una storia che ha, come protagonista, un’ape un po’ distratta, che alla fine incontra il topino Violino ed i tre gemelli Doc". Lettura della storia “L’ape che non poteva più volare” C’era una volta una piccola ape che amava volare fuori dal suo alveare alla ricerca di bellissimi fiori colorati sui quali posarsi per mangiare il nettare molto dolce che si trova dentro ai fiori. Questa piccola ape, qualche volta, non stava molto attenta a dove andava e così, senza accorgersene, un giorno finì contro un albero e si fece molto male a un’ala. Cominciò a passeggiare fra i fili d’erba che però, visti da sotto, sembravano veramente molto alti. Insegnante: "Vedete bambini che sul tappeto c’e’ un bel fiore? Proviamo bimbi! Quando tutti hanno avuto modo di provare, l’insegnante dirà
Che cos’è il coding e perché i vostri figli dovrebbero imparare a programmare (Dal 26 al 29 novembre a Milano c’è Codemotion: un’ottima occasione per far avvicinare i bambini al mondo del coding. Il servizio uscito oggi sul Corriere:) Corsi di nuoto e di sci, corsi di lingua, corsi di pianoforte e violino, corsi di teatro. Di danza, di yoga, di kung-fu, di equitazione. Anche se siete uno dei quei genitori che non vedono l’ora di riempire la settimana dei propri figli, «perché se non si impara da piccoli poi non si impara più», probabilmente non avete mai preso in considerazione l’idea di iscrivere i vostri bambini a un corso di coding. «Imparare a programmare non serve solo a creare futuri programmatori, di cui pure c’è bisogno» spiega Alessandro Bogliolo, docente all’università di Urbino e «ambasciatore» per l’Italia della «CodeWeek», andata in scena lo scorso ottobre. Il concetto chiave è il «pensiero computazionale», che ricorre anche nel documento del governo. Per fare tutto ciò servono strumenti adatti.
Coding a scuola, oltre le etichette di Andrea Patassini Uno dei vantaggi offerti da iniziative come quella de L’ora del codice, che si è conclusa qualche settimana fa, è la possibilità di portare tematiche (solitamente) nuove per la scuola. Per molti studenti e insegnanti rappresenta l’occasione di avvicinarsi a pratiche come quelle del coding. La possibilità di aprire le porte delle aule scolastiche a percorsi di apprendimento differenti credo sia un dato sul quale provare a costruire nuovi approcci alla didattica. La matrice tecnologica, sulla quale le attenzioni solitamente si concentrano soprattutto nella descrizione delle attività di coding a scuola, possiede certamente un suo valore. Comprendere attraverso attività pratiche proposte a scuola (e solitamente divertenti) i principi logici della programmazione è un’opportunità preziosa per costruirsi un proprio bagaglio di conoscenza in una società digitale. Non ci trovo niente di male nella semplificazione di concetti complessi attraverso l’uso di “etichette”.
CodyRoby – La corsa Descrizione La corsa è un gioco di velocità della serie CodyRoby. E’ concepito per essere giocato da due giocatori o da due squadre, ma se ne possono concepire delle varianti a più squadre. Nella descrizione parleremo di due giocatori. I due giocatori vengono posti di fronte ad un percorso e hanno a disposizione carte di tutti i tipi. Materiale Carte: servono cody-cards di ogni tipo, in numero almeno doppio rispetto a quelle necessarie a comporre la soluzione. Tutto il materiale necessario è disponibile anche nello starter kit. Regole del gioco Le due squadre disegnano un percorso sulla scacchiera segnando con una matita due caselle a testa a turno. Si pone (o si disegna) il tasto GO! Si dispongono sul tavolo pile di carte di ogni tipo a disposizione dei giocatori. Si dispongono le due pedine all’inizio del percorso (anche sovrapposte). Quando tutto è pronto si dà il via. Il giocatore che per primo pensa di aver composto la soluzione preme il tasto GO! Il giocatore che ha premuto GO!