(57) Fibre. It’s how we internet now. Carrozze senza cavalli: breve nota su media digitali e formazione - LTAonline - Università Roma Tre. In: QTimes web magazine, 01-10-2010 Autore: Mario Pireddu.
Il nuovo Annual Internet Report di Cisco: entro il 2023 il 10% delle connessioni mobili del mondo sarà su 5G - Cisco News The EMEAR Network. Entro il 2023… A livello mondiale, la velocità di connessione in 5G sarà 3 volte superiore alla velocità media delle connessioni mobile; le connessioni 5G saranno il 10% nel mondo e il 14,8% in Italia il 73% degli italiani e il 66% della popolazione mondiale (5,3 miliardi di persone) saranno utenti di internet in Italia ci saranno 511 milioni di oggetti connessi e connessioni, 8,5 per persona; nel mondo ne conteremo 30 miliardi, 45% dei quali connessi su reti mobili la velocità media delle connessioni in banda larga salirà da 46 Mbps a 110 Mbps.
I invented the web. Here are three things we need to change to save it. Today marks 28 years since I submitted my original proposal for the worldwide web.
I imagined the web as an open platform that would allow everyone, everywhere to share information, access opportunities, and collaborate across geographic and cultural boundaries. In many ways, the web has lived up to this vision, though it has been a recurring battle to keep it open. But over the past 12 months, I’ve become increasingly worried about three new trends, which I believe we must tackle in order for the web to fulfill its true potential as a tool that serves all of humanity. 1) We’ve lost control of our personal data The current business model for many websites offers free content in exchange for personal data.
This widespread data collection by companies also has other impacts. 2) It’s too easy for misinformation to spread on the web Today, most people find news and information on the web through just a handful of social media sites and search engines. Click here to make a donation. "The Game" di Baricco e i limiti dello storytelling sulla rivoluzione digitale. Con "The Game" Alessandro Baricco scrive un saggio che si pone come una storia, una mappa della rivoluzione digitale, dei suoi presupposti, delle modifiche mentali e culturali che ha comportato.
Ed è anche la storia dei suoi protagonisti, di ciò che volevano e quello che hanno ottenuto, la realtà in cui viviamo, il Game. Nel nuovo libro dell'autore de "I Barbari" la rivoluzione digitale è inquadrata dentro una cornice precisa: il tentativo di fuga dagli orrori del Novecento. Il digitale, la velocità e il problema della responsabilità: questioni di natura “non tecnica” …come sempre, non sono previsti “tempi di lettura” Velocità vs. riflessione/ responsabilità La “nuova” velocità del digitale, nell’interazione complessa con il fattore umano e il sistema delle relazioni sociali, conserva l’ambivalenza originaria di qualsiasi “fattore” di mutamento e di qualsiasi processo sociale e culturale; un’ambivalenza che, oltre ad essere straordinaria opportunità, mette anche in evidenza i nostri limiti e le nostre inefficienze – a livello personale, organizzativo e sociale – ma, soprattutto, ci lascia poco tempo per la riflessione e l’analisi critica su ciò che accade e, più in generale, su una (iper)complessità che mette a nudo la radicale inadeguatezza dei paradigmi, dei modelli interpretativi, delle culture tradizionali e, ancor di più, dei moderni strumenti di controllo e gestione.
Di conseguenza, per le domande, l’analisi critica e la ricerca (incessante), c’è poco spazio (tempo), e non soltanto a livello di discorso pubblico e di narrazioni dominanti. N.B. L'impatto della rivoluzione digitale e delle nuove tecnologie della comunicazione - Novecento.org. Dossier @storia: la storia nell’era digitale, pubblicato sul numero 1, dicembre 2013.
Relazione sull’intervento di Paolo Ferri “L’impatto della rivoluzione digitale e delle nuove tecnologie della comunicazione sui paradigmi epistemologici e sulle pratiche della didattica e della formazione”. Abastract Gli studenti italiani di oggi, in maggioranza “nativi digitali”, attraversano ogni giorno i confini di due mondi temporalmente diversi: da un lato ambienti di vita ad alta interattività e connessione che utilizzano correntemente il codice digitale; dall’altra ambienti di apprendimento ancora legati in maniera preponderante al codice alfabetico.
Paolo Ferri riporta l’attenzione sulla centralità della didattica e dei suoi nuovi contenuti come rivalutazione dell’”apprendere attraverso il fare” che può finalmente diventare alla portata di tutti. Lo stato della “rivoluzione digitale” nella scuola italiana. Ripensare l'educazione nella civiltà iperconnessa, che cosa significa. Il che cosa dell’istruzione elettronica: riflessioni sull’infosfera #3. 2029, l’anno in cui i computer eguaglieranno gli umani. Nella leggenda del Golem alcune lettere scritte sulla fronte danno vita al gigante d’argilla, nei laboratori della Silicon Valley un algoritmo farà di un computer una macchina intelligente.
I cervelli elettronici sono fatti di miliardi di transistor e permettono calcoli complessi a velocità inimmaginabili solo qualche anno fa, ma il sogno degli scienziati è insegnare loro a pensare. Come gli esseri umani, o meglio. La rivoluzione digitale.