La grande guerra. Di Mario Monicelli (Italia, 1959) (da 14 anni) Trama Prima guerra mondiale.
(18) L'influenza spagnola in Emilia Romagna. Spagnola, influenza in "Dizionario di Medicina" Cosa fu l'influenza spagnola. Durante la Prima guerra mondiale, i medici del grande ospedale militare di Étaples, nel nord della Francia, si imbatterono in una malattia respiratoria con un decorso particolarmente aggressivo.
I pazienti colpiti, per lo più giovani soldati, al mattino erano sani e alla sera erano collassati a letto, con le labbra blu per la mancanza di ossigeno. Nei casi più gravi i sintomi della malattia comprendevano febbre alta, tosse, emorragie da naso e bocca, polmoniti e pleuriti secondarie. I pazienti che non finivano uccisi dalle infezioni morivano soffocati nei loro letti.
Il Tempo e la Storia - S2016 - La Spagnola: La grande epidemia del 1918 - 26/09/2016 - Video. Oscar Wilde e l'Inghilterra vittoriana - 30/06/2017 24 min Oscar Wilde nasce nel 1856 a Dublino, da una buona famiglia protestante.
Il padre William è l'oculista ufficiale della Regina Vittoria, nonchè prolifico autore di opere scientifiche. La madre, Lady Wilde, è una poetessa che ama l'Italia tanto da dichiararsi discendente di Dante Alighieri. Nei suoi continui soggiorni a Parigi Oscar diventa scrittore e drammaturgo, ed entra in contatto con i maggiori artisti francesi, da Stéphane Mallarmé a Emile Zola.
1917: trama, trailer, cast e curiosità del film. Il 23 gennaio esce nelle sale italiane 1917 il film di Sam Mendes ambientato nell’anno di svolta della Prima guerra mondiale, già vincitore di due Golden Globe e candidato a dieci Premi Oscar. 1917, trama ufficiale Prima guerra mondiale: 1917.
Chirurgia plastica: le sue origini al tempo della Grande Guerra per ricostruire i volti dei soldati - La Stampa - Ultime notizie di cronaca e news dall'Italia e dal mondo. C’è una branca della chirurgia che è oggi largamente al nostro servizio soprattutto per curare inestetismi, correggere piccoli difetti o per rallentare segni del tempo.
Incuriosisce pensare che questo sapere, spesso al servizio del nostro desiderio di sembrare più belli o sexy, derivi invece da quanto di più drammatico e brutale si sia verificato nella storia recente. La chirurgia plastica, o più correttamente chirurgia ricostruttiva, conobbe il suo più grande sviluppo durante la Grande Guerra, quando doveva occuparsi di porre rimedio – per quanto possibile – alle devastanti ferite degli shrapnel, dei lanciafiamme, o delle schegge delle enormi granate che straziavano i soldati nelle trincee e che ne lasciavano i volti sfigurati. Un libro per riflettere sui luoghi della memoria dei conflitti mondiali. Intervista a Gaetano Dato Gaetano Dato è dottore di ricerca in storia, titolo che ha conseguito nel 2013 alla scuola dottorale in Scienze Umanistiche dell’Università di Trieste, indirizzo storico, con una tesi dal titolo “I luoghi della memoria dei conflitti mondiali nella Venezia Giulia 1946-65.
Un’analisi comparativa nel contesto europeo”. Dal 2006 ad oggi ha lavorato in numerosi progetti educativi per le scuole superiori del Friuli Venezia Giulia e ha continuato a svolgere attività di ricerca. Fa parte del comitato scientifico dell’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia e dell’Istituto Storico della resistenza e della società contemporanea nel novarese e nel VCO “Piero Fornara”. Il portale di RAI Cultura dedicato alla Grande Guerra. Storia. Home - 1418 Documenti e immagini della grande guerra. Tirare la cinghia: il cibo nella Prima guerra mondiale - Allacciati le storie. Negli ultimi mesi mi sono imbattuto più volte nella cucina.
Lezioni magistrali per le scuole 2017-2018. Nell’ambito del Progetto regionale "Grande Guerra Emilia-Romagna", in ogni capoluogo di provincia si terrà, nel corso dell’anno scolastico 2017-2018, una Lezione magistrale sulla Grande Guerra rivolta alle scuole del territorio.
Le 10 lezioni programmate, unitamente al convegno di studi in programma a Bologna il 6-7 dicembre 2017 (L’anno di svolta e il fronte interno: il 1917 tra orizzonte regionale e nazionale), costituiscono un Corso di aggiornamento per gli insegnanti, regolarmente inserito nel Sistema operativo S.O.F.I.A. del MIUR. Le lezioni, così come le relazioni del convegno, saranno registrate. I materiali audio e video verranno pubblicati su questo sito. Sarà così possibile ascoltare le lezioni, e frequentare il Corso di aggiornamento, anche senza presenziare ai singoli appuntamenti.
Rimini, 24 ottobre 2017 Luigi Tomassini (Università di Bologna) Fotografia e Grande Guerra Cineteca, Via Alessandro Gambalunga 27, ore 10.30 Registrazione della lezione Forlì, 3 novembre 2017. Home. L’Italia e la grande guerra senza la retorica nazionalista - Piero Purich. La Grande Guerra e i suoi detriti. Il 4 novembre 1918, l'armistizio di Villa Giusti, siglato il giorno prima da Italia e Austria-Ungheria, poneva fine alle ostilità fra i due Paesi.
Una settimana dopo, la Prima Guerra Mondiale era finita. Fotografi in trincea (Foto) In occasione dell’anniversario della fine della prima guerra mondiale, la galleria Spazio immagine di Campobasso presenta la mostra 14-18 La grande guerra a colori.
Curata da Reinhard Schultz e allestita da Massimo Di Nonno, ospita più di quaranta immagini realizzate con l’Autochrome, una delle prime tecniche per sviluppare foto a colori. Brevettata nel 1903 dai fratelli Lumière e commercializzata nel 1907, è stata l’antenata della Kodachrome e permetteva di ottenere delle immagini basate su tre colori: verde, blu e rosso-arancio. “Siamo abituati a vedere rappresentata la grande guerra con immagini in bianco e nero, ma il contributo cromatico che caratterizza questa narrazione storica permette di attivare un processo di ‘umanizzazione del ricordo’, di vivificarlo”, spiegano i curatori. Sebbene questa tecnica avesse dei costi molto alti, alcuni paesi inviarono sul fronte i loro fotografi muniti di placche Autochrome per realizzare foto a scopo di propaganda. ♪ Loverman (Traduzione e Video) - Nick Cave & The Bad Seeds - MTV Testi e canzoni.
I militi ignoti dimenticati della prima guerra mondiale - Carlo Greppi. C’è un cimitero a meno di tre chilometri da Ventimiglia, comune al confine con la Francia dove da tre anni sono incagliati centinaia di ragazzi che non riescono a passare la frontiera. Si chiama cimitero del Trabuquet (trabucco, la macchina d’assedio medievale) e si trova a Mentone. Vi sono seppelliti 1.137 combattenti della grande guerra.