Il Tempo e la Storia - S2016 - La Spagnola: La grande epidemia del 1918 - 26/09/2016 - Video. Oscar Wilde e l'Inghilterra vittoriana - 30/06/2017 24 min Oscar Wilde nasce nel 1856 a Dublino, da una buona famiglia protestante.
Il padre William è l'oculista ufficiale della Regina Vittoria, nonchè prolifico autore di opere scientifiche. La madre, Lady Wilde, è una poetessa che ama l'Italia tanto da dichiararsi discendente di Dante Alighieri. Nei suoi continui soggiorni a Parigi Oscar diventa scrittore e drammaturgo, ed entra in contatto con i maggiori artisti francesi, da Stéphane Mallarmé a Emile Zola. La leggenda del Piave. Centenario della Grande Guerra - La Vittoria di Vittorio Veneto. □□□ Alessandro Barbero - La spagnola, la grande epidemia del 1918 - Il tempo e la storia 26.09.2016.
YouTube. Untitled. Untitled. Il Piave mormorava….un po’ di storia. - IlCuoreVeneto. Il Piave mormorava….un po’ di storia.
Tutti conoscono “La Leggenda del Piave” e non solo i veneti …. quel “ Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il 24 maggio”…. lo abbiamo cantato tutti almeno una volta nella vita con impeto e orgoglio. È senz’altro la canzone patriottica più nota ed amata del vasto repertorio esistente sulle canzoni di guerra. Sono quattro strofe in cui l’autore del brano, Giovanni Ermete Gaeta, compositore e poeta dialettale napoletano noto con lo pseudonimo di E.A.Mario, ripercorre alcuni momenti della Grande Guerra.
È una canzone scritta così bene che ogni volta che la cantiamo ci sembra di rivivere quei momenti storici. Una storia vissuta in modo tenace e cruento nello scenario del greto del nostro amato fiume Piave. Il Piave nasce a circa 2000 metri di altitudine dalle pendici del monte Peralba, nelle alpi Carniche e sfocia a Cortellazzo nel comune di Jesolo, presso la laguna del Mort. Alberta Bellussi dei primi fanti, il ventiquattro maggio: LA LEGGENDA DEL PIAVE PARAFRASI - Trento 2018. 05PRIMAGUERRAMONDIALE.pdf. Breve Riassunto della Grande Guerra - Prima Guerra Mondiale. La preparazione degli eserciti Italiano e Austro-Ungarico Sul piano strettamente militare, l'esercito italiano, guidato dal capo di stato maggiore Alberto Pollio dal giugno 1908 al luglio 1914, aveva rafforzato le linee di difesa soprattutto sul fronte nord-orientale, avviando la modernizzazione degli armamenti e riorganizzando le forze dopo la campagna di Libia del 1911-1912.
Luigi Cadorna, succeduto a Pollio, pur nell'incertezza della situazione politica interna ed estera, diede inizio alla mobilitazione e poco dopo lo scoppio delle ostilità si trovò ad avere a disposizione 4 armate, suddivise in 14 corpi d'armata e 40 divisioni per un totale di 1.090.000 uomini, 216.000 quadrupedi, 3.300 automezzi, 930.000 fucili, 620 mitragliatrici e oltre 2.150 pezzi d'artiglieria. Gli austriaci misero in campo 221 battaglioni divisi fra comando del Tirolo, gruppo d'armata della Carinzia e 5a armata sul fronte isontino. L'impegno bellico. Alberto Angela Raitre PRIMA GUERRA MONDIALE CAPORETTO. La storia siamo noi - La Grande Guerra - Eserciti di massa 3. La storia siamo noi - La Grande Guerra - Eserciti di massa 2. La storia siamo noi - La Grande Guerra - Eserciti di massa 1.
Storia d'Italia - Dal disastro coloniale alla I guerra mondiale (1866-1918)_Istituto Luce.mp4. Grande Guerra 1914 - 1918 Sarajevo 28 giugno 1914. Da vedere !!LA GRANDE GUERRA La Rai. La Grande Guerra (da Il viaggio della storia) Parole, suoni, disegni. Come rende coinvolgente il racconto della grande guerra?
PRIMA GUERRA MONDIALE: LE DONNE. Donne nella Prima Guerra Mondiale. PRIMA%20GUERRA%20MONDIALE%20SINTESI%20E%20CARTINE. Donne nella Grande Guerra. La Leggenda del Piave: le truppe austriache respinte nella Battaglia del Solstizio. Nelle prime ore del 15 giugno del 1918 cominciò la massiccia offensiva austrica, nonché l’ultima, mirata a risolvere definitivamente il conflitto con l’Italia, ma le truppe italiane non si fecero trovare impreparate come successo alla fine di ottobre a Caporetto e diedero vita alla “Battaglia del Solstizio”, così rinominata da Gabriele D’Annunzio, che si concluse con la ritirata oltre il Piave degli austriaci.
Da questa battaglia nacque la “Leggenda del Piave”. … E ritornò il nemico / per l’orgoglio e per la fame, / voleva sfogare tutte le sue brame… / Vedeva il piano aprico, di lassù, / voleva ancora sfamarsi e tripudiare come allora. Il protrarsi del conflitto, la crisi interna e la difficoltà di approvv-igionamento spinsero l’impero asburgico a dirottare tutte le risorse per sfondare il fronte italiano e affrontare in seguito il fronte franco-tedesco. “No!” Disse il Piave, / “No!”