David Harvey: Città ribelli, resistenza urbana e capitalismo. What time is this place? : Lynch, Kevin, 1918- : Free Download, Borrow, and Streaming. Dear Internet Archive Supporter, I ask only once a year: please help the Internet Archive today.
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Spazio e corpo nell’opera di Michel Foucault - laCOOLtura. Spazio, luogo, ambiente Occupare uno spazio in forma posizionale è la condanna degli uomini: essere lì, in piedi, sulla strada, a camminare o ad attendere; oppure in casa, a riposare, distesi a letto.
Quando uno sguardo osservi gli uomini “dall’alto”, come l’Erostrato dell’omonimo racconto di Sartre, allora i corpi paiono raggiungere la propria essenza. Essi sono nel mondo e lo completano, ne abitano le contingenze, il luogo dell’avvenimento. La più interessante dimostrazione di questo avvenire per vicissitudine viene da Kant, il quale nell’articolo “Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo?” Osserva il proprio tempo e ne fa una direttrice privilegiata per la speculazione filosofica. L’istituzione particolare Mettere in atto una genealogia dell’avvenimento, chiedere conto all’evento dei propri prodromi: non è forse questa una visione della storia che osserva il presente quale progresso? Si potrebbe forse dire che l’uomo ha preso possesso del genealogista? Lo spazio dei poteri. Michel Foucault. Alessandro Bellasio La ragione altrove.
Topologie d’eccezione in Michel Foucault Recensione di Michel Foucault, Eterotopia, a cura di S. Vaccaro, T. Villani e P. La questione dello spazio interseca i più svariati campi disciplinari, al punto che è divenuto opportuno parlarne non più al singolare, bensì al plurale. Nel volumetto Eterotopia, e in particolare nel primo scritto, Spazi altri, Michel Foucault affronta la questione tentando un approccio relativamente trasversale, isolando le parti costitutive del problema per lo meno entro i domini dello spazio architettonico, di quello urbanistico e di quello politico. Localizzazione, estensione e dislocazione formano quindi, almeno in queste pagine, una serie discreta di strutture di configurazione e di comprensione dello spazio che si avvicendano nel corso del tempo, secondo una cadenza cronologica entro la cui cornice ognuno dei termini appresta una griglia interpretativa per lo sguardo retrospettivo dello storico.
Ruins and Non-u-ments – In Focus. Alan Berger - Drosscape. Partendo da queste considerazioni, Alan Berger rivisita e amplia la teoria di Lerup.
Nel suo ultimo testo, Drosscape [1], focalizza l’attenzione sugli spazi vuoti della città contemporanea indagando innanzitutto le relazioni etimologiche tra le parole vast, waste, e dross. Il termine latino vastus, è radice etimologica sia del termine vast che waste. Il termine latino vastus (francese antico guaste, francese moderno vaste) è un aggettivo che ha innanzitutto l’accezione di vuoto, spopolato, deserto, ma anche reso deserto da devastazioni, desolato, devastato, saccheggiato; inoltre fa riferimento alla dimensione delle cose, nei significati di grandissimo, vasto, ampio, smisurato, enorme[2]. L’aggettivo vastus si riferisce quindi alle caratteristiche proprie di uno spazio, ma è anche radice di verbi quali devastare, distruggere, disertare (devastare), azioni esterne che agiscono sugli spazi, portandoli alla condizione di vastus.
Tour psicogeografico dell'Ultima Londra. L’ultima Londra è una Londra persa, città di frattura e sparizione.
Un mattino presto, armato di quaderno e macchina fotografica tascabile, uscii a mappare la favela di capanne in emersione. Intendo i posti segreti – baracche in riva al fiume, container, cassoni da imballaggio vuoti – dove i collettivi di esploratori urbani avevano installato le loro basi. Da subito due cose mi furono chiare. Questi alloggi Airbnbgratis alternativi erano molti più di quanto avessi immaginato. E non tutti erano gestiti da Bradley L. La mia mappa rozza e approssimativa, molto simile a quella che tanti anni prima avevo prodotto per visualizzare l’allineamento delle chiese dell’architetto Hawksmoor, era superata già prima di cominciare. Ovunque guardassi mi si rivelavano potenziali nascondigli. Sette croci nella City, tre a Bethnal Green, due a Shoreditch e undici a Hackney. Città in Rete: Tematiche >vuoti urbani. Alan Berger - Drosscape.